I partiti di maggioranza nel Consiglio Comunale di Montignoso – Partito Democratico, Sinistra Civica Ecologista, Rifondazione Comunista, PSI, Azione, Italia Viva – insieme a Sinistra Italiana, esprimono forte preoccupazione per il futuro della Casa Rossa di via Aurelia. Con l’avvicinarsi dell’ultima data utile per evitare lo sgombero dello stabile ANAS, i gruppi politici “ritengono fondamentale che si lavori per sospendere la procedura di sgombero ed evitare fughe in avanti e che si trovino soluzioni capaci di portare a una risoluzione pacifica della questione, scongiurando uno scontro sociale che non gioverebbe a nessuno”.
“Da tempo il sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti, supportato da tutta l’Amministrazione, sostiene l’idea di avviare un dialogo con ANAS per esplorare soluzioni condivise, tuttavia, fino ad ora, non sono giunti segnali concreti da parte dell’ente proprietario. In questo momento, più che mai, è cruciale evitare scontri sociali – proseguono i partiti di maggioranza – . L’obiettivo comune dei partiti coinvolti è lavorare insieme per trovare una soluzione politico-amministrativa che permetta di contenere le tensioni e rispondere in maniera costruttiva ai bisogni della comunità. A tal fine, rinnoviamo la richiesta ad ANAS di aprire un tavolo di confronto”.
“Le proposte sul tavolo includono l’uso gratuito dell’immobile da parte dell’amministrazione comunale, oppure la possibilità di concordare un canone di affitto che renda possibile la gestione pubblica della struttura – sottolinea la coalizione – . Qualora l’immobile venisse affidato all’amministrazione comunale, sarebbero valutati i metodi e le forme d’uso dello stabile per garantire la legalità della gestione e un utilizzo pubblico e regolamentato dello spazio”.
Infine i partiti ribadiscono che “solo con il dialogo, la collaborazione tra enti e la fattiva disponibilità degli occupanti al ripristino della legalità è possibile giungere a soluzioni che tengano conto delle esigenze di tutti. L’uso della forza e degli sgomberi coatti non rappresentano mai una strada auspicabile per una comunità democratica e inclusiva. La speranza condivisa è che ANAS accolga l’invito a sedersi al tavolo di confronto, dimostrando una volontà concreta di evitare scontri sociali e di sostenere un percorso di risoluzione pacifica e condivisa della questione”.