Si è tenuta oggi a Pisa, presso l’Auditorium “Rino Ricci” della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, la presentazione del Rapporto Economia 2025. L’evento ha offerto una fotografia dell’andamento economico e delle prospettive future delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa. Il Rapporto Economia 2025, frutto della collaborazione fra la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e l’Istituto Studi e Ricerche (ISR) si colloca in un contesto ancora instabile, segnato da turbolenze, tensioni e nuove pressioni sui mercati.
ClimaImpresa 2025: il sentiment economico del territorio e le prospettive
Tra i contenuti di maggiore rilievo vi è stata la presentazione dei risultati di ClimaImpresa, l’indagine realizzata presso le aziende del territorio che consente di cogliere non solo i dati quantitativi ma anche gli orientamenti, le aspettative e le percezioni degli imprenditori. Il sondaggio, condotto tra aprile e maggio 2025, ha dipinto un quadro in rallentamento per le province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa nel 2024. Nonostante questa incertezza, alcuni settori si sono distinti per la loro resilienza, come il Turismo e i Servizi, che hanno registrato le migliori performance mentre il Commercio si è confermato il settore più in difficoltà. A livello territoriale, la provincia di Massa-Carrara ha mostrato gli andamenti più favorevoli per il fatturato nel 2024 con un saldo di +18 punti percentuali (42% delle imprese con fatturato in aumento, 24% in diminuzione), seguita da Lucca con un saldo di +12 punti percentuali (37% aumento, 25% diminuzione). La provincia di Pisa ha registrato lo scenario più critico, con un saldo negativo di -11 punti percentuali (26% aumento, 37% diminuzione).
Le attese per il 2025 mostrano forti differenziazioni territoriali: Massa-Carrara si mantiene ottimista con un saldo positivo di +14 punti percentuali per le previsioni sul fatturato 2025, Lucca è più incerta con un saldo di -6 punti percentuali, e Pisa è decisamente pessimista con un saldo di -20 punti percentuali. Le imprese si trovano ad affrontare criticità come la perdita del potere d’acquisto delle famiglie e l’aumento dei costi energetici, oltre ai cambiamenti nei comportamenti di consumo e le misure protezionistiche. Per fronteggiare tali sfide, le strategie si concentrano sulla pianificazione economico-finanziaria, la digitalizzazione, ma anche la collaborazione tra imprese, sottolineando la capacità di adattamento del tessuto imprenditoriale.
“Il 2024 è stato un anno complesso per la nostra economia, ma ancora una volta il tessuto imprenditoriale ha saputo dimostrare resilienza e capacità di adattamento – dichiara Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – . La vera sfida, ora, è fare del 2025 un anno di rilancio, trasformando la prudenza in leva per nuove opportunità di crescita. Le nostre imprese si stanno già muovendo in questa direzione, attraverso una pianificazione economico-finanziaria attenta, un’accelerazione decisa sul fronte della digitalizzazione e, soprattutto, una crescente collaborazione tra aziende. In questo percorso, i Distretti Tecnologici Regionali, assieme al sostegno camerale alle piccole e medie imprese, possono giocare un ruolo chiave: valorizzarli pienamente significa puntare su un modello capace di guidare la transizione verso un’economia più moderna e sostenibile”.
Provincia di Lucca
La provincia ha mostrato nel 2024 una lieve crescita del valore aggiunto (+0,1% rispetto al 2023), posizionandosi al di sotto della media regionale (+0,6%) e nazionale (+0,5%). Le costruzioni sono cresciute dell’1%, rallentando rispetto al 2023 e 2022. Anche i servizi hanno registrato un moderato aumento (+0,5%). Al contrario, il settore industriale ha continuato il trend negativo (-1,3%), peggiorando rispetto al 2023. L’agricoltura, pur con valori contenuti, ha segnato un +3,4%. Le esportazioni hanno raggiunto un nuovo record superando i 5,5 miliardi di euro (+7,5% rispetto al 2023), grazie soprattutto alla cantieristica nautica (+23,2%). Il credito alle imprese è aumentato del +11,2% nel 2024, trainato soprattutto dalle imprese di maggiori dimensioni (+16,1%). Il mercato del lavoro ha mostrato un netto miglioramento nel 2024, con il tasso di disoccupazione sceso al 4,7% dal 6,4%. Tuttavia, il 49% delle assunzioni programmate ha presentato criticità di reperimento. Il turismo, considerando anche il fenomeno delle locazioni turistiche, ha registrato una crescita del 3,5% con 4,8 milioni di presenze totali nel 2024, con una spinta significativa dai turisti stranieri (+13,7%). Nel 2024 le vendite al dettaglio in provincia di Lucca sono cresciute solo dello 0,5% in termini nominali, rallentando rispetto agli anni precedenti. Depurando l’effetto dell’inflazione, si stima un calo reale dei volumi di vendita dello 0,6%. I consumi si sono spostati verso beni essenziali, penalizzando quelli discrezionali e le piccole superfici.
L’inizio del 2025 non mostra segnali di ripresa per il commercio: nei primi due mesi le vendite sono scese dello 0,4%. Nel 2024 la popolazione della provincia di Lucca è diminuita dello 0,3%; il calo è dovuto al saldo naturale fortemente negativo, solo in parte compensato dall’immigrazione: +4% la popolazione straniera. Le previsioni indicano un progressivo invecchiamento e una riduzione della forza lavoro, con l’età media che salirà a 50 anni entro il 2034. Per il 2025, le previsioni indicano una crescita del valore aggiunto dello 0,4%, trainato principalmente dai servizi (+0,8%). Tutti gli altri settori, invece, sono previsti in flessione: le costruzioni (-1,9%); l’industria segnerà una leggera contrazione (-0,2%); l’agricoltura (-2,3%). Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea rappresentano un fattore di rischio per l’export lucchese, in particolare per i settori della meccanica e dell’agroalimentare. Nei primi quattro mesi del 2025, la domanda di lavoro ha registrato un calo del 17% rispetto allo stesso periodo del 2024, e la difficoltà nel reperire personale è salita al 52%. La produzione industriale lucchese, dopo una lieve contrazione nel 2024 (-0,9%), ha evidenziato un andamento incerto nel primo trimestre 2025 (+0,3%).
Provincia di Massa-Carrara
Nel 2024, il valore aggiunto apuano è aumentato dello 0,4%, leggermente inferiore alle medie regionale (+0,6%) e nazionale (+0,5%), sostenuto dalle costruzioni (+3,7%). Al contrario, l’industria ha subito una marcata contrazione (-3,9%), peggiorando rispetto all’anno precedente. I servizi hanno mantenuto una crescita moderata (+1,1%) mentre l’agricoltura ha mostrato un incremento significativo (+4,4%). Le esportazioni 2024 hanno registrato una decisa contrazione in valore (-20,6%), fermandosi a 2,12 miliardi di euro, a causa del calo della meccanica. Al netto di questo settore, influenzato dai cicli di lavorazione di una grande impresa, l’export è cresciuto del 19,5% grazie a lapideo e cantieristica. Il mercato del lavoro è in recupero, con un tasso di disoccupazione al 6,2%. Tuttavia, il 50% delle imprese lo scorso anno ha incontrato difficoltà a trovare figure professionali. La produzione industriale, in controtendenza rispetto ai dati regionali e nazionali, ha mostrato una lieve crescita nel 2024 (+0,8%), trainata dalla cantieristica nautica. Stabili a quasi 5 milioni le tonnellate di merci movimentate dal Porto di Carrara nel 2024 mentre il traffico crocieristico ha sensibilmente risalito la china dopo la flessione del 2023. Nel 2024 le vendite al dettaglio a Massa-Carrara sono cresciute solo dello 0,6% nominale, con un calo reale stimato dello 0,5%, segno di consumi ancora deboli. Tra i comparti cresce l’alimentare, cala il non alimentare, la grande distribuzione guadagna terreno, mentre le piccole superfici restano in difficoltà.
L’inizio del 2025 conferma la stagnazione, con vendite sostanzialmente ferme (-0,1%). Nel 2024 la popolazione di Massa-Carrara è calata dello 0,1%, con saldo naturale negativo e immigrazione in crescita. Gli stranieri sono in forte aumento e concentrati nelle fasce lavorative. Entro il 2043 si prevede un calo del 9,5% e un forte invecchiamento. Per il 2025, si prevede una crescita contenuta del valore aggiunto (+0,5%), inferiore a quella nazionale e regionale (+0,6%), guidata dai servizi che continueranno a compensare il rallentamento atteso nelle costruzioni (-1%). L’industria dovrebbe registrare un calo (-1,6%) così come l’agricoltura (-1,8%). Nei primi mesi del 2025, i dati sulle previsioni di assunzione registrano una crescita, ma le difficoltà nel reperire candidati permangono, con il 54% delle assunzioni potenziali che risultano problematiche. Nel primo trimestre 2025, la produzione industriale ha registrato un +0,7% grazie soprattutto alla nautica e al lapideo, in netto contrasto con il dato nazionale, che resta negativo (-1,8%).
Provincia di Pisa
Nel 2024, la crescita del valore aggiunto pisano è risultato modesto (+0,1%), frenato dall’industria (-0,6%) e soprattutto dalle costruzioni (-4,9%). I servizi sono cresciuti dello 0,8%. L’export ha registrato un calo significativo nel 2024 (-8,5%), dopo la contrazione già avvenuta nel 2023, con crisi in settori cardine come cicli e motocicli, meccanica e abbigliamento. Il credito alle imprese ha subito una contrazione (-6,3%) a causa del calo degli investimenti. Il mercato del lavoro ha mostrato stabilità nel numero complessivo degli occupati nel 2024, ma un dato preoccupante è il raddoppio delle ore di cassa integrazione guadagni, passate da 2,4 a 4,6 milioni, soprattutto nel comparto pelli, cuoio e calzature. A determinarlo la flessione della produzione industriale che nel 2024 ha registrato una contrazione di circa l’8%. Il turismo, considerando il fenomeno degli affitti brevi, ha mostrato segnali di ripresa nel 2024, trainato soprattutto dai flussi internazionali: presenze +4,8%. L’aeroporto di Pisa ha superato i 5,5 milioni di passeggeri nel 2024 (+8,6% sul 2023). Nel 2024 le vendite al dettaglio a Pisa sono cresciute dello 0,5% nominale, con un calo reale stimato al -0,6%. I consumi restano deboli, trainati dall’alimentare, mentre il non alimentare arretra. La grande distribuzione cresce, le piccole superfici restano in difficoltà.
L’inizio del 2025 conferma il rallentamento, con vendite in calo (-0,2%). La popolazione, nel 2024, cresce (+0,2%) grazie ai cittadini stranieri (+3%) che hanno una struttura giovane e attiva. Le previsioni Istat al 2043 indicano però un calo complessivo (-2,3%) e un forte invecchiamento, con una perdita stimata di oltre 1.300 persone in età lavorativa già tra il 2024 e il 2028. Per il 2025, si prevede un miglioramento del quadro complessivo (+0,5% il valore aggiunto), sostenuto ancora dai servizi (+0,9%) e dal recupero del manifatturiero (+0,5%), mentre proseguirà il calo delle costruzioni e dell’agricoltura (-3,8% per entrambi). Nei primi tre mesi del 2025 più che raddoppia la Cassa Integrazione Guadagni e anche la produzione industriale flette di quasi l’8% a causa di una domanda ancora debole. Il primo trimestre 2025 dell’aeroporto di Pisa conferma il trend positivo: passeggeri (+12,1%) e merci (+3,6%).
La tavola rotonda: Il modello dei Distretti Tecnologici Regionali
La presentazione del Rapporto ha rappresentato un’occasione per approfondire il tema dei distretti tecnologici. L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del Presidente della Camera di Commercio, Valter Tamburini, e dei sindaci di Pisa, Michele Conti, di Lucca, Mario Pardini, di Massa, Francesco Persiani, di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, oltre che dell’assessore all’urbanistica e ai progetti speciali del Comune di Carrara, Moreno Lorenzini. Dopo la presentazione dei dati, curata da Alberto Susini, Coordinatore dell’Istituto di Studi e Ricerche, è stato il momento della tavola rotonda “Il modello dei Distretti Tecnologici Regionali”, introdotta da Leonardo Marras, Assessore alle Attività Produttive della Regione Toscana, moderata dal giornalista Francesco Ippolito, che ha visto il confronto tra alcuni presidenti dei distretti tecnologici delle specializzazioni locali: Massimo Basta (Cartario), Giuliano D’Angiolo (Marmo e delle Pietre Ornamentali), Andrea Giannecchini (Nautica e Portualità), Emiliano Maratea (Energia), Giovanni Masotti (Scienze della Vita), oltre allo stesso Presidente Tamburini.