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venerdì, Novembre 22, 2024

Tra economia di guerra e capitalismo finanziario: conferenza di Alessandro Volpi su analisi e strategie

Tra economia di guerra e capitalismo finanziario: analisi e strategie” è il titolo dell’incontro in programma lunedì 25 marzo alle 17,30, nella sala Tobino di Palazzo Ducale, a Lucca, che vedrà come relatore il professor Alessandro Volpi, docente di Storia contemporanea Università di Pisa.

L’appuntamento è promosso dalla Scuola per la Pace della Provincia di Lucca e dal Forum per la Pace di Lucca “Ripudiamo la guerra” che rappresenta diverse associazioni territoriali e singoli cittadini. I coordinatori della Scuola per la Pace e i promotori del Forum intendono, attraverso questi incontri, mantenere alta l’attenzione sul processo in atto di militarizzazione del linguaggio informativo, della politica e dell’economia che sta rendendo, agli occhi dell’opinione pubblica, la scelta bellica come necessaria ed inevitabile. Altre scelte, altre parole e altre politiche sono invece possibili e praticabili a patto che si producano coordinamenti, comitati, e reti di cittadini consapevoli che si assumano personalmente la responsabilità di pratiche di pace.

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“Contro una narrazione sempre più estesa e generalizzata che considera la guerra come una specie di male minore o addirittura come l’unica strategia difensiva – affermano i coordinatori della Scuola per la Pace – occorre ribadire che il male esiste e la guerra è il male. Ed è verso la guerra che ci stiamo incamminando. Lo dice l’assuefazione alle immagini di guerra che fanno ormai parte della nostra vita quotidiana. Lo afferma il responsabile della Nato che programma un impegno militare per almeno dieci anni. Lo dicono le manovre e le esercitazioni di guerra che si svolgono ormai a ritmi serrati su tutti i fronti critici. Lo dice l’economia che si sta trasformando sempre di più in una economia di guerra. Lo dicono, inoltre, i mercati che premiano le aziende produttrici di armi. Lo dicono gli emendamenti alla legge 185/90 che mettono al sicuro l’esportazione di armi dal controllo parlamentare e le banche, che finanziano queste operazioni, da una pubblica informazione. Lo dicono i grandi speculatori finanziari che, dalla turbolenza e inaffidabilità dei mercati, riescono a ottenere profitti incalcolabili. Ma noi continuiamo a credere che ancora ci si possa svegliare. Continuiamo a credere che ancora si possano pronunciare parole di speranza e di opposizione alla guerra. Con l’incrollabile e ,forse, impossibile speranza che una mobilitazione generale di tante forze diverse possa spezzare questo avvilente fatalismo bellico”.

Alessandro Volpi è docente di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Pisa dove si è laureato. Ha completato il suo perfezionamento, tra l’altro, al Gabinetto Vieusseux di Firenze e al Museo di Storia della Scienza di Firenze. Ha anche la cattedra di Storia contemporanea del Mediterraneo presso il Corso di laurea in Scienze del turismo, ed è stato docente presso il Corso di Laurea in mediazione linguistica di Pisa. Ha insegnato alla Scuola superiore S. Anna di Pisa, all’Accademia Navale di Livorno e presso il Corso di Logistica e legislazione. E’ stato membro del Comitato scientifico dell’Istituzione Nord-Sud della Provincia di Pisa, della Società toscana di Storia del Risorgimento e dell’Istituto di Storia della Resistenza di Lucca. Scrive per “Altreconomia” e altre riviste. Dal 2008 al 2013 è stato assessore al bilancio e poi dal 2013 al 2018 sindaco del Comune di Massa.

L’ingresso all’incontro è libero.

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