Torna per la quarta edizione il festival “Quassù su questa terra che racconta”, rassegna di teatro civile e musica che si svolge nella suggestiva piazza della chiesa di Sant’Anna di Stazzema, nel cuore del Parco nazionale della Pace. Quattro appuntamenti, due per giorno venerdì 8 agosto e sabato 9 agosto, tra narrazione e musica d’autore, che intrecciano memoria, impegno civile e riflessione collettiva. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito e promossi dall’Istituzione Parco nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema.
La direzione artistica è affidata al collettivo Narratori Erranti – formato da Luca Barsottelli, Elisabetta Salvatori, Fabrizio Brandi e Marco Azzurrini – che ancora una volta porta sul palcoscenico storie potenti, in dialogo con i temi della giustizia, della memoria e della responsabilità individuale.
Venerdì 8 agosto: doppio appuntamento
Alle ore 19 si apre con lo spettacolo “Sola contro la mafia”, interpretato da Arianna Gambaccini con adattamento e regia di Vito D’Ingeo. Una storia vera e drammatica: quella di Maria, una giovane donna che, intrappolata in una relazione tossica con un boss mafioso, riesce a ribellarsi e a diventare testimone di giustizia, contribuendo allo smantellamento di un clan della cosiddetta “quarta mafia” pugliese. Un racconto di forza e coraggio, ma anche di solitudine e abbandono da parte delle istituzioni.
Alle 21:15, sul palco arriva Roberto Anglisani con “Giobbe, storia di un uomo semplice”, ispirato al romanzo di Joseph Roth. Una narrazione intensa che segue la vita di Mendel Singer, un uomo qualunque in una Russia di inizio Novecento, tra fede, guerra e dolore. Anglisani dà voce a un’epopea familiare e spirituale che attraversa oceani e generazioni.

Sabato 9 agosto: teatro e musica
Alle 18 va in scena “Lungs”, con Alex Lorenzin e Blu Yoshimi, per la regia di Gemma Costa. Una giovane coppia si interroga sull’idea di mettere al mondo un figlio in un’epoca di crisi ambientale, sociale e politica. Un dialogo serrato e ironico, che fotografa con realismo le ansie e i dilemmi dell’amore contemporaneo.
Gran finale alle 21:15 con il concerto di Ginevra Di Marco, accompagnata da Francesco Magnelli e Andrea Salvadori: “Memoria parla, consolante – Dedica a Beppe Fenoglio”. Un omaggio alla scrittura intensa dello scrittore partigiano, che si ispira al celebre concerto “Un giorno di fuoco” dei Csi del 1996. Un viaggio nella memoria collettiva, tra brani che hanno segnato la storia del Consorzio Suonatori Indipendenti, tributi alla canzone d’autore e alla tradizione popolare italiana, fino alle esperienze condivise con personalità come Margherita Hack.