Il Giardino dei Lecci di Villa Bertelli, a Forte dei Marmi, si trasformerà in un angolo fiorito di Giappone per ospitare Madama Butterfly, uno dei più struggenti capolavori di Giacomo Puccini. L’evento, già sold out, è promosso dal Festival Internazionale Itinerante di Belcanto Italiano, è in programma sabato 30 agosto alle 21 e rientra tra le celebrazioni del Centenario Pucciniano, in onore del grande compositore lucchese a cento anni dalla sua scomparsa.
Opera che Puccini stesso definì “la mia perla”, Butterfly racchiude tutta la maturità stilistica del maestro toscano. Già dal primo atto, ricco di sonorità e ritmi giapponesi, lo spettatore viene trasportato nell’atmosfera delicata e intensa di Nagasaki, dove prende vita il dramma della giovane geisha Cio-Cio-San, simbolo eterno di amore, attesa e tradimento.
Nel ruolo della protagonista salirà sul palco il soprano Astrea Amaduzzi, interprete dal forte impatto scenico ed emotivo, affiancata dal tenore Eero Lasorla nel ruolo del tenente Pinkerton. A completare il cast tra gli altri: il mezzosoprano Nadia Pirazzini (Suzuki), il baritono Pier Zordan (Sharpless), il tenore Kalil Silva (Goro), il baritono Davide Spantigati (Bonzo), il tenore Alessandro Barbano (Yamadori) e il soprano Diana Corradini (Kate Pinkerton). A dare voce ai cori sarà la Corale “Giacomo Puccini” di Torre del Lago, diretta dal Maestro Marco Trasatti, pronta a regalare intensità e pathos alla serata attraverso una tessitura musicale coinvolgente. La direzione musicale è affidata al Maestro Mattia Peli, mentre regia e costumi portano la firma di Mauro Pardini. Le scenografie, curate da Roberto Bernini e dallo stesso Pardini, saranno essenziali ma raffinate, dominate dal colore rosso, filo conduttore simbolico della narrazione e delle passioni che attraversano la vicenda.

L’allestimento sarà un vero “viaggio nel tempo”. Un ritorno all’ “epoca d’oro” dell’opera, non solo per la scelta della direzione musicale del Maestro Mattia Peli, ma anche per i preziosi costumi che si potranno ammirare: raffinati kimono tradizionali giapponese, con una selezione di esemplari in seta pregiata, interamente cuciti a mano e dipinti a mano con tecniche antiche, alcuni dei quali appartenuti al celebre soprano Toti dal Monte.
La messa in scena che porta la firma di Mauro Pardini e del marchio Belcanto Italiano, sarà dunque una vera e propria “opera d’altri tempi”.
Nel primo atto saranno indossati kimono furisode, caratterizzati dalle lunghe maniche fluide, simbolo di giovinezza e eleganza. Tra questi, spicca un raro kimono in seta avorio decorato con dalie rosa e fucsia, risalente agli anni ’40 del Novecento. L’equilibrio cromatico e la delicatezza del motivo floreale lo rendono uno dei pezzi più preziosi della collezione.
Nel secondo atto, protagonista tra i costumi sarà un kimono degli anni ’30, realizzato in una seta finemente decorata con peonie in piena fioritura e corsi d’acqua stilizzati che si rincorrono in un paesaggio onirico. Il disegno richiama l’estetica rinpa, con la sua armonia tra natura e movimento, evocando la bellezza effimera del mondo fluttuante.

A chiudere la serata, nel dramma incalzante del terzo atto, si potrà ammirare un kimono tomesode in seta chirimen, tessuto tipico della seconda metà dell’Ottocento, noto per la sua texture increspata e la capacità di assorbire i pigmenti con intensità. Il kimono “vola” – così definito per la leggerezza del drappeggio e la fluidità del disegno – rappresenta l’apice della maestria artigianale dell’epoca Meiji, quando la produzione tessile giapponese raggiunse livelli di eccellenza riconosciuti anche in Occidente.
Il soprano Astrea Amaduzzi darà voce a Madama Butterfly nell’incanto di un suono vellutato, cesellato da un legato raro, e rappresenta la volontà di tutto la Compagnia Lirica internazionale di Belcanto Italiano, la direzione del Maestro Mattia Peli conduce l’esecuzione oltre le mode momentanee spesso non condivise dal pubblico. La Compagnia Lirica Internazionale di Belcanto Italiano, rappresentando le opere in modo squisitamente tradizionale, trova sempre più consenso di pubblico.
Tessuti da sogno, antichi, per rendere omaggio non solo alla musica di Puccini, ma anche al pubblico che, affidando la propria anima agli interpreti, rinnova l’antica magia, nella catarsi di un teatro dell’opera fatto di sogno e meraviglia.

Sarà una notte di fine estate immersa nella bellezza del canto e del sentimento, in cui Oriente e Occidente si incontrano nel nome della musica e della memoria.