Per gli appassionati di musica d’organo e in genere di musica classica – barocca in particolare – il 41° “Corsanico Festival” è già in pista di lancio. Con il quasi ritorno alla normalità, infatti, il monumentale seicentesco organo della Pieve di San Michele Arcangelo tornerà a suonare per un pubblico non più ridotto all’osso a causa della pandemia.
“Sarà un’edizione di grande spessore artistico-musicale che vuole essere segno di volontà e rinascita culturale, auspicando la definitiva sconfitta del ‘Covid 19′ e ritornando alla normalità civile”: così Graziano Barsotti che, in qualità di presidente dell’ “Associazione Musicale amici della musica d’organo Vincenzo Colonna”.
Il “Paese della musica”, come indica la cartellonistica lungo la strada che vi conduce, sta quindi tornando alla ribalta estiva di una Versilia che, se non ci fosse il comune di Massarosa, sotto il profilo artistico-musicale-culturale, latiterebbe senza possibilità di appello. Con il patrocinio di Regione Toscana e Provincia di Lucca, il riconoscimento del Senato della Repubblica e il determinante contributo della stessa Regione Toscana, delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Lucca e Banca del Monte di Lucca, il “Corsanico Festival” di quest’anno partirà, con quattro concerti nel mese di luglio e quattro in agosto, la sera di sabato 9 luglio con il concerto dei “Corni del Boccherini” di Lucca, diretti dal Maestro Gian Franco Dini, supportati ovviamente dall’organo “Vincenzo Colonna”.
Domenica 17, poi, ci sarà una serata dedicata esclusivamente alle musiche di Johan S. Bach con Davide Pozzi alla consolle del “Colonna” e Sandro Lanfranchini primo cellista dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Sabato 30 luglio sarà protagonista del concerto l’organista e cembalista di fama internazionale Francesco Cera, mentre sabato 13 agosto il richiesto concerto lirico per soprano, contralto, tenore e basso con organo e pianoforte. Sabato 20 sarà a Corsanico il trio d’ottoni e organo formato da Aldo Caterina (trombone), Antonio Carretta (tromba barocca e trombetta) e Giovanni Petrone (organo) con un programma completamente dedicato a musiche rinascimentali e barocche. Infine domenica 28 agosto l’ORT (Orchestra Regionale Toscana) concluderà la stagione presentando una serata dedicate a musiche da film con celebri colonne sonore. Ancora da definire i concerti di domenica 24 luglio (organo e violino) e di sabato 6 agosto (organo) in attesa della conferma definitiva dei concertisti.
La chiesa di San Michele Arcangelo risale alla prima metà del XII secolo, anche se dell’edificio originale – in stile romanico – rimane soltanto il muro perimetrale posto a settentrione ed il campanile, oggi monumento nazionale. Una lapide datata 1331 e collocata nell’adiacente sacrestia ricorda di una prima ricostruzione dopo l’incendio che la distrusse negli ultimi anni del secolo precedente. Nel 1661 la chiese venne poi elevata a rango di Pieve perchè l’allora vescovo di Lucca le concesse il fonte battesimale. Ma l’aspetto attuale la chiesa lo assunse fra il 1841 e il 1844 in seguito ad un notevole, con ovvio sacrificio dell’architettura romanica. Comunque sia la Pieve di San Michele Arcangelo è oggi nota in tutto il mondo musicale per il monumentale organo di cui è dotata. Costruito fra il 1602 e il 1606 dall’organista veneziano Vincenzo Colonna per la chiesa di San Francesco in Lucca venne a costare la bellezza di 380 scudi d’oro. Ma a causa della requisizione dei beni ecclesiastici da parte dello Stato Italiano di allora, venne acquistato all’asta per ben 1.015,10 lire dal corsanichese Annibale Ceragioli per arricchire la chiesa del paese. Alla sua consolle, infatti, nel corso degli anni si sono avvicendati tutti i maggiori organisti di organo classico, come Tagliavini e Lehonarht, essendo ormai considerato fra i migliori strumenti esistenti in Toscana, e non solo.
Mario Pellegrini