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mercoledì, Febbraio 26, 2025

David Landini tra i cento migliori enologi al “Master Winemaker 100” 2025 di “The Drinks Business”

David Landini, riconosciuto per il suo contributo al sangiovese toscano, è tra i vincitori del prestigiosoMaster Winemaker 100” 2025, riconoscimento annuale di The Drinks Business che premia i migliori enologi a livello globale, celebrando l’eccellenza professionale di coloro che si sono distinti per il loro lavoro innovativo e la cura del dettaglio. 

Landini, direttore tecnico e CEO dell’azienda toscana Villa Saletta, si è aggiudicato questo riconoscimento grazie alla capacità di coniugare tradizione e innovazione nella gestione dei vigneti e della produzione vinicola, distinguendosi per il suo sangiovese.

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“Il suo lavoro – afferma l’azienda – , che si sviluppa all’interno di Villa Saletta a Palaia, in provincia di Pisa, non solo valorizza la qualità dei vini ma anche la bellezza e la storicità della Toscana, rendendo l’azienda una meta unica per i gli appassionati di vino e di esperienze immersive nel cuore del Chianti e delle colline pisane”.

David Landini si unisce ad altri talentuosi enologi italiani che sono stati premiati in questa edizione: Antonio Massucco di Banfi Piemonte, riconosciuto per il suo contributo alla spumantistica, e Gianfranco Gallo di Vie di Romans, simbolo dell’eccellenza nella produzione di vini bianchi, e Mirco Balliana di Andreola, per il suo lavoro con il Prosecco. L’inclusione di Landini in questo elenco esclusivo, al fianco di questi grandi nomi, è un segno della crescente affermazione di Villa Saletta nel panorama vinicolo internazionale.

“Villa Saletta – spiega l’azienda – è una fattoria nel cuore della campagna toscana, un luogo dove la storia e la tradizione incontrano la modernità. Di proprietà della famiglia inglese Hands, la tenuta si estende su oltre 1500 ettari, tra vigneti, uliveti, boschi, tartufaie, pioppete e antichi borghi. Nel corso degli anni, Villa Saletta ha intrapreso un ambizioso progetto di rilancio, rendendo il vino il filo conduttore di una proposta che comprende un’ospitalità d’eccellenza, con tre ville per l’accoglienza, ed agricoltura. La tenuta ospita infatti non soltanto vigneti, ma anche coltivazioni di ortaggi, erbe aromatiche, grani, tartufi, pioppete ed ulivi per la produzione di olio extravergine”.

I vigneti di Villa Saletta (foto di Alessandro Ghedina)

I vigneti sono dislocati in terreni che offrono diverse esposizioni e composizioni, ottimizzando il microclima per ogni tipo di vitigno. I 40 ettari attualmente vitati sono dedicati principalmente ai vitigni storici della Toscana come il Sangiovese, ma anche a varietà internazionali che si sono rivelate particolarmente adatte al territorio, come il Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot. 

La produzione annuale di bottiglie di Villa Saletta si aggira tra le 100.000 e le 120.000 unità. Le etichette prodotte sono 980AD, Cabernet Franc in purezza, Saletta Riccardi, 100% sangiovese, Saletta Giulia Toscana, blend di Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, Chianti Superiore DOCG 2018, espressione di Sangiovese e Chiave di Saletta, Sangiovese per il 50% ed il restante a base di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot, Il Rosato mix di Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon e Franc, e lo Spumante Rosato Metodo Classico, ottenuto da uve Sangiovese. 

Il borgo di Villa Saletta (foto di Alessandro Ghedina)

“Fulcro di Villa saletta è l’antico Borgo Villa Saletta – conclude l’azienda – , un luogo ricco di storia e set di film famosi come La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani. Il borgo, che sta vedendo un’importante ristrutturazione, diventerà un resort a “sette stelle” dove i visitatori potranno vivere un’esperienza immersiva tra passato e presente e tra natura e vino; un progetto di rinnovamento ambizioso che punta a rendere Villa Saletta una delle destinazioni più affascinanti, ed ai massimi livelli, per gli appassionati di vino e di turismo”.

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