Doppio appuntamento questo fine settimana al CRO di Pietrasanta. Venerdì 17 febbraio alle ore 17,30, nel 423° anniversario della morte di Giordano Bruno avvenuta sul rogo in Piazza Campo dei Fiori a Roma, è in programma un incontro dedicato al filosofo con Ulrike Stoltz, scrittrice ed artista, Alice Rugai, scrittrice, e Lisa Ghilarducci, attrice.
Ulrike Stoltz, autrice del libro “Caro Giordano”, terrà un’introduzione con una panoramica della vita del filosofo che in 16 anni ha attraversato l’Europa. Stoltz studia da molti anni Giordano Bruno, ed ha ottenuto con il suo libro, un caleidoscopio di ricerche biografiche, scientifiche, scene fantastiche, poesie ed anagrammi, il premio Bibliotek Herzog August di Wolfenbüttel, una delle più importanti biblioteche storiche della Germania centro di ricerca per studi medioevali.
Durante l’incontro saranno letti da Lisa Ghilarducci alcuni brani del libro, nella traduzione in italiano curata da Alice Rugai. Sarà presentato inoltre un monologo originale ispirato a Giordano Bruno scritto da Alice Rugai. Seguirà un dibattito per cogliere la freschezza delle intuizioni di Giordano Bruno a distanza di oltre quattro secoli dalla sua morte, ritenendo la sua filosofia e i suoi pensieri molto stimolanti per la nostra società.
Invece domenica 19 alle 21,30, per la rassegna “Teatro al CRO”, va in scena lo spettacolo “Ivo, monta!”, la storia cantata di Yves Montand tra Monsummano e Parigi (passando da Ollivud) di e con Igor Vazzaz, complici in scena Jacopo Crezzini (contrabbasso) e Luca Giovacchini (chitarra); collaborazione al testo Debora Pioli, rielaborazioni musicali Luca Giovacchini, traduzioni e rielaborazioni testuali Igor Vazzaz, produzione La Serpe d’Oro – Mimesis.
A poco più di 100 anni dalla nascita di Yves Montand, Ivo Livi per l’anagrafe, nato nella toscana Monsummano, una divertente ricognizione di parole e musica intorno alla figura d’un artista che ha incarnato l’esempio dell’out-sider in grado di conquistare le grandi platee d’Oltralpe e non solo, sino all’America.
Una carriera incredibile, che ha spaziato dalla canzone al cinema d’autore e che racchiude in sé tutti i temi portanti del Novecento appena trascorso, eppure mai così distante: Montand, figlio di comunisti rifugiati in Francia, parte dal nulla e arriva Parigi, diventando, prima, cantante leggero, poi “impegnato”, poi provetto interprete di cinema d’autore e uomo di spettacolo tout-court, affiancato da artiste del calibro di Edith Piaf, Simone Signoret, sua moglie, e Marylin Monroe.
Uno spettacolo di teatro canzone sull’impossibilità di raccontare e la possibilità di cantare.
Info e prenotazioni al 329-8496801.