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venerdì, Novembre 22, 2024

Fibromialgia, la malattia invisibile. Una serata per informare sorridendo con uno spettacolo teatrale ed esperti

Forte dei Marmi riaccende la luce sulla fibromialgia, ospitando a Villa Bertelli il secondo atto dello spettacolo “Fibro-mia… Ma te la regalerei!”. Dopo il successo ottenuto nei giorni scorsi a Palermo, venerdì 5 agosto alle ore 21 andrà in scena nel Teatro dei Lecci a Villa Bertelli l’evento rinnovato ed arricchito con nuovi sketch. Vanno in scena Lora Santini, Antonio Meccheri, Giusy Fabio e Francesca Lucacchini; lo spettacolo è stato ideato dalla dottoressa Laura Bazzichi. Per l’ingresso è prevista una donazione di 15 euro, e il ricavato verrà devoluto ad Aisf (Associazioni italiana Sindrome Fibromialgia). Per prenotare occorre contattare Villa Bertelli (tel. 0584 – 787251).

Come si legge sulla pagina Facebook del Comune di Forte dei Marmi, l’assessorato al Sociale prosegue così l’impegno nella conoscenza della sindrome fibromialgica, in collaborazione con l’associazione Aisf Odv, l’associazione “Versiglia in bocca” e Villa Bertelli.

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“Come amministrazione comunale – afferma Simona Seveso, assessore alle Politiche Sociali – abbiamo accolto e patrocinato anche quest’anno il progetto con grande interesse. Si tratta infatti di una serata che attraverso lo spettacolo intende spiegare la sindrome fibromialgica in chiave ironica, ‘istruire sorridendo’, attraverso consigli terapeutici ed istruzioni su come gestire la malattia. Alleggerire temi seri e dolorosi a volte può servire ad accogliere il proprio stato di salute con più positività e maggiore volontà ad affrontare il percorso. Ricordo che presso la Croce Verde è aperto un sportello dedicato alla Fibriomialgia grazie alla sezione fortemarmina dell’Aisf, seguito dalla dottoressa remautologa Laura Bazzichi, dove ci si può rivolgere anche per un primo approccio informativo. Invito caldamente a partecipare allo spettacolo il cui incasso sarà devoluto all’Aisf, portando parenti, amici e conoscenti perché è fondamentale far conoscere la malattia anche sorridendo”.

Lo spettacolo sarà composto da scenette ironiche sui sintomi della sindrome, per dimostrare il “male di vivere” di tutti i giorni del paziente fibromialgico. Protagonisti: una coppia, eterosessuale, dove la donna è affetta da fibromialgia, la amica del cuore, la personal trainer, il reumatologo fuori scena che commenta in maniera scientifica i sintomi delle scenette.

Alla fine della commedia gli specialisti che curano la malattia saranno disponibili per le domande del pubblico: Mery Paroli psicologa, Antonio Ciapparelli psichiatra, Marco Gambacciani ginecologo, Laura Bazzichi reumatologa, Giusy Fabio vice presidente Aisf, Alessandra Rossi nutrizionista, Francesca Lucacchini personal trainer, Antonio Viti fisioterapista osteopata, Annalisa Cenderelli referente Aisf Forte dei Marmi.

“La sindrome fibromialgica – spiega l’amministrazione comunale di Forte dei Marmi – ha un peso sociale importante, colpisce circa il 3% della popolazione, è una sindrome cronica che comporta una disabilità anche maggiore della artrite reumatoide, ma non è conosciuta ed è ignorata, tanto da essere etichettata dai malati ‘la malattia invisibile’. Si tratta di una forma di dolore muscolo scheletrico diffuso e di affaticamento maggiormente al femminile, ma negli ultimi anni c’è stato un incremento della malattia anche nel genere maschile. Ha un picco di incidenza tra i 20 e i 50 anni, ma può interessare tutte l’età anche i bambini. Il dolore è il sintomo predominante della fibromialgia, ma altri sintomi rilevanti sono la fatica, disturbi del sonno, la rigidità, la difficoltà di concentrazione i disturbi gastrointestinali, i disturbi dell’umore, quelli genitourinari e sessuali. Non è una malattia palesemente infiammatoria, nella maggior parte dei casi, gli esami ematochimici e strumentali sono negativi. La diagnosi è di esclusione, soprattutto verso altre malattie reumatiche. Il SSN non prevede, al momento, alcuna forma di riconoscimento della Fibromialgia, non è prevista alcuna esenzione”.

Per affrontare la fibromialgia “non c’è una cura univoca, bisogna agire su più fronti, innanzitutto rassicurando ed educando i pazienti, aiutandoli a cambiare atteggiamento e intervenire sullo stile di vita incrementando l’attività fisica e migliorando la alimentazione. Non ci sono farmaci specifici per la fibromialgia. Importante e far comprendere, la malattia nel vissuto quotidiano all’interno della famiglia sul lavoro, alle istituzioni, in tutti i modi efficaci come fa Aisf”.

L’Associazione italiana Sindrome Fibromialgica è un’associazione “di malattia” senza finalità di lucro che riunisce pazienti, medici, familiari, amici, professionisti e volontari, con esclusive finalità di solidarietà sociale, proponendosi di promuovere e sviluppare progetti che rispondano, nell’ambito dell’assistenza sanitaria, ai bisogni del malato fibromialgico. È nata nel 2005 e lotta per fare riconoscere la fibromialgia come malattia cronica e invalidante e dare dignità ai pazienti. “In questo momento storico, decisivo per il riconoscimento istituzionale della fibromialgia, riteniamo sia di fondamentale aiuto accendere sempre più i riflettori sulla patologia”, conclude l’amministrazione.

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