E’ in corso tra Seravezza e la frazione di Minazzana il “Camp giovane Cai Apuane 2022”. L’iniziativa, organizzata dal Club alpino italiano (sede centrale) e dal gruppo regionale Cai Toscana, è iniziata sabato scorso e terminerà domani. Vi partecipano 97 giovani del Club alpino italiano, spinti da parole chiave come “socializzazione e politiche sociali, ambiente, cultura, innovazione e scuole”.
Come si legge sulla newsletter del Cai “Lo Scarpone”, si tratta di “quattro giorni dedicati al ruolo e al potenziale delle donne e degli uomini dai 16 ai 40 anni, all’interno del Club alpino italiano, che vedranno riunioni, discussioni e attività in ambiente”. Vi partecipano presidenti e presidentesse di Sezione under 40, titolate e titolati nazionali e regionali under 30 e qualificati e qualificate sezionali under 25, ma la partecipazione è aperta a soci e socie tra i 16 e i 40 anni. I partecipanti alloggiano presso il campo sportivo di Minazzana messo a disposizione dalla locale Società Sportiva, in tende d’alta quota messo a disposizione da Ferrino, che ha fornito in prestito il materiale costituito da 37 tende per un totale di 103 posti letto.
“Solo il 5% della nostra classe dirigente territoriale ha meno di quarant’anni e solo il 14% dei tesserati ne ha meno di venticinque – afferma su ‘Lo Scarpone’ il presidente generale del Cai Antonio Montani – . Ritengo che i membri under 30 già attivi nel Sodalizio vadano portati ai livelli dirigenziali: non è possibile pensare che una classe dirigente anziana possa essere in grado di attuare politiche giovanili, con linguaggi, iniziative e idee adatte. Da qui l’idea di convocare questi soci di giovane età e farli discutere tra loro, in autogestione, su cosa il Cai può fare per essere più attrattivo”.
Proposte e dibattiti
“Al centro di tutto – spiega l’associazione – , ci sono i tavoli tematici, che saranno le fondamenta dei workshop, focalizzati sulle azioni per promuovere la partecipazione giovanile nel Cai e sugli scenari per un Sodalizio a misura di giovane. I partecipanti dovranno portare con loro una proposta progettuale”.
Le proposte dovranno rispondere a tre domande: “un’idea per i giovani e il loro ruolo nel Cai”, “Cosa dobbiamo migliorare o cambiare nel Sodalizio”, “le buone pratiche già attive nel Cai”.
“I tavoli saranno intesi come dei contenitori di idee e proposte declinate attraverso diversi argomenti – si legge ancora su ‘Lo Scarpone’ – : dalla socializzazione (scambio tra i giovani dentro e fuori dal Cai), all’ambiente, passando per le attività, la vita di sezione e le politiche sociali, la comunicazione, la cultura e l’informatizzazione, intesa come innovazione tecnologica e le scuole”.
Queste le tematiche al centro del dibattito:
- Ambiente: idee e iniziative per una politica ambientale del sodalizio.
- Attività: attività outdoor e indoor del Club alpino italiano.
- Vita di sezione/politiche sociali: il ruolo del giovane.
- Comunicazione: New media, contenuti e content creator.
- Cultura: giornalismo, editoria, cinematografia e teatro. L’interesse del giovane e l’apporto costruttivo delle proprie competenze.
- Informatizzazione: innovazione tecnologica.
- Scuole: attività del sodalizio all’interno dei poli scolastici, la figura del giovane attira giovani?
- Socializzazione: scambio tra i giovani dentro e fuori dal Cai.
“L’intenzione – annuncia l’associazione – è quella di mantenere i tavoli attivi anche dopo l’incontro, permettendo anche ad altre ragazze e ragazzi di portare il loro contributo nel tempo. Infatti, non sarà il primo appuntamento per i giovani del Cai. L’idea è quella di organizzare un camp invernale in cui riunire i tavoli di lavoro”.
Il programma e le attività in ambiente
Il raduno è iniziato sabato con l’incontro plenario sul tema “Il ruolo ed il potenziale dei giovani nel Club alpino italiano”, con i saluti istituzionali e un’esperienza di condivisione sul tema “essere giovani nel Club alpino italiano”. Domenica si sono svolti due workshop: al mattino “Azioni per Promuovere la Partecipazione Giovanile nel Club Alpino Italiano” e nel pomeriggio “Scenari per un Club Alpino Italiano a Misura di Giovane”.
Oggi e domani spazio alle attività, libere e organizzate, nell’ambiente montano delle Alpi Apuane, tra escursioni e arrampicate in falesia. “Particolare attenzione – si legge su ‘Lo Scarpone’ – sarà dedicata alla conoscenza di questo delicato ecosistema montano e dell’impatto dell’attività di estrazione del marmo. In particolare, il tema della montagna e della preservazione delle terre alte, verrà esplorato anche dalle serate cinema, che prevedono la proiezione dei film e dei documentari prodotti o sostenuti dal Club alpino italiano”.
Il ruolo delle associazioni e delle istituzioni locali
“Il Camp Giovane Cai Apuane 2022 non sarebbe stato possibile senza il supporto della Sezione di Pisa e delle realtà e istituzioni presenti sul territorio – afferma l’associazione – . A partire dalla Città di Seravezza e dall’associazione pubblica assistenza di Minazzana. Si tratta di realtà che stanno cercando di avviare un’economia basata sul turismo lento, consapevole e sostenibile”.
“E’ un evento che gratifica e onora la nostra associazione – afferma sul sito del Comune di Seravezza il presidente della Pubblica Assistenza di Minazzana, Roberto Boccelli – . Sono stati anni di intenso lavoro ma siamo riusciti a caratterizzare la nostra associazione. Infatti oltre ai valori statutari perseguiamo obiettivi eco-solidali nel consumo dei prodotti alimentari, crediamo in una economia alternativa e circolare e per questo abbiamo coinvolto altre realtà commerciali del territorio nella gestione di questo evento come il Ristorante Michelangelo e la Bottega di Alimentari della Lina. Le nostre volontarie ed i nostri volontari, insieme al consiglio direttivo, sono impegnati da tempo nell’organizzazione per rendere il soggiorno dei nostri ospiti proficuo e accogliente. Non mancheranno le degustazioni di prodotti locali che il nostro chef provvederà, insieme al suo staff, a cucinare nel migliore dei modi. Ringraziamo il Comune di Seravezza ed il S.A.V. (Sentieri Alta Versilia – Unione dei Comuni- Pro Loco) che ci hanno supportato nella gestione dell’evento”.