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venerdì, Novembre 22, 2024

Il Festival Puccini guarda al futuro celebrando l’anno della gioventù e Pasolini. Una Bohème ucraina

Il Festival dedicato a Giacomo Puccini nel 2022 affigge una proposta artistica che guarda al futuro, celebrando con l’Europa l’anno della gioventù  e un italiano, Pasolini, che ai giovani ha parlato e a cui ha dedicato tanta della sua arte.

“Il Festival Puccini si conferma anche quest’anno momento di apertura al contemporaneo e al futuro, in piena sintonia con la figura, il pensiero e l’ispirazione visionarie di Giacomo Puccini, artista di grande modernità. Un compositore che ha intuito fra i primi la nuova necessità del pubblico del Novecento di spettacolarità e al tempo stesso l’importanza della tradizione, l’unico ponte possibile con l’innovazione”. Lo ha detto stamattina il presidente della Regione Toscana  Eugenio Giani, in occasione della presentazione a Palazzo Strozzi Sacrati di Firenze della 68esima edizione del Festival Puccini in programma dal 15 luglio a Torre del Lago. All’incontro hanno partecipato anche il vice sindaco del Comune di  Viareggio Valter Alberici, la presidente della Fondazione Festival Pucciniano Maria Laura Simonetti e il direttore artistico Giorgio Battistelli.

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Il Festival, che torna a svolgersi in presenza e si appresta a diventare fulcro e motore del grande progetto delle Celebrazioni Pucciniane 2024-2026 per il centenario della morte del grande compositore toscano, ha in questa edizione due temi guida: la “meglio gioventù”, nell’anno europeo dei Giovani, e la figura di Pier Paolo Pasolini, di cui ricorre il centenario della nascita. Quattro nuove commissioni, come già accaduto in precedenti edizioni, affidate ad altrettanti giovani compositori, si affiancano a 4 titoli del repertorio pucciniano, 2 opere contemporanee, 3 concerti sinfonici e numerose proposte di spettacolo diffuse sul territorio. In programma anche una speciale Bohème del Teatro di Leopoli (nel gran teatro all’aperto di torre del Lago, con 140 tra tecnici e artisti accolti a Torre del Lago) e un omaggio al grande soprano ucraino Solomija Krusceniski cittadina di Viareggio,  nell’anniversario dei 150 anni dalla nascita celebrato anche dall’Unesco.

“La scelta di presentare in cartellone quattro opere affidate ad altrettanti giovani compositori italiani sul tema dei giovani con l’anno europeo dei giovani e a Pier Paolo Pasolini in occasione del centenario della sua nascita – ha aggiunto Giani – è una felice interpretazione dei nostri tempi complessi che hanno bisogno di riflessione e speranza, di coraggio e di fiducia nel futuro, e da Torre del Lago questa estate il messaggio arriverà forte e chiaro”.

La Madama Butterfly aprirà il Festival

“Il Festival rappresenta un fiore all’occhiello della proposta culturale della città di Viareggio – ha dichiarato il vicesindaco Valter Alberici – e l’impegno dell’Amministrazione in questi anni con il grande supporto della governance della Fondazione è stato quello di elevarne la qualità artistica. Ci attende un grande impegno, quello delle Celebrazioni Pucciniane e insieme alla Regione faremo quanto di meglio perché questa ricorrenza lasci il segno a Viareggio, in Toscana e nel mondo”.

“Un Festival che guarda al futuro – ha sottolineato la presidente Maria Laura Simonetti – per  interrogarsi dove sta andando il mondo della musica e della cultura in un momento di rivoluzioni e cambiamenti epocali; senza trascurare la storia, il passato e il presente.  Questa in sintesi la filosofia che guida la nuova progettualità della Fondazione Festival Pucciniano che riconoscendo in Torre del Lago Puccini un catalizzatore di energie creative nonché un centro culturale depositario di un rilevante patrimonio, oltre che di  produzione e formazione, si prepara a favorire per questo luogo, per i suoi spazi e per il suo Festival uno sviluppo, sostenibile che abbia nel futuro prossimo,  ritorni positivi ambientali, sociali, economici e culturali.  Grazie anche alla perfetta sintonia di obiettivi con l’Amministrazione Comunale, Torre del Lago Puccini sarà al centro di importanti progetti che daranno del nostro Festival, al Teatro e agli spazi del Parco della Musica Giacomo Puccini la possibilità di esprimere tutte le sue potenzialità e di accogliere nel migliore dei modi le nuove energie creative e proporsi, così come è stato per Giacomo Puccini, come spazio di ispirazione. Ci attende un impegno importante, quello delle Celebrazioni Pucciniane 2024 e 2026 durante le quali vogliamo consolidare per  Viareggio e Torre del Lago e per il Festival Puccini  il ruolo di attrattore culturale in ambito internazionale”.

La Tosca è la seconda opera nel cartellone

“E’ un Festival che crea relazioni, guarda ai giovani e alla creatività – ha aggiunto Giorgio Battistelli, direttore artistico – . Lo spunto iniziale è arrivato dalla designazione, da parte dell’Unione Europea, del 2022 come ‘Anno europeo dei giovani’, che sono stati i più colpiti dalle conseguenze del Covid: dunque sarà un Festival incentrato sui giovani, compositori, musicisti e interpreti. Ma dal momento che quest’anno ricordiamo anche i cento anni della nascita di Pier Paolo Pasolini, importante figura di intellettuale della cultura italiana, abbiamo scelto di unire le due ricorrenze. Il Festival Puccini, per il terzo anno di seguito, ha commissionato quattro nuove partiture a quattro diversi compositori di oggi: l’argomento da mettere in musica è per tutti loro lo stesso testo poetico tratto dalla nota raccolta di Pasolini, La meglio gioventù, che è diventato così anche il titolo del Festival di quest’anno”.

Inaugura il Festival “Madama Butterfly” (15 e 30 luglio, 6 agosto) nel nuovo allestimento green di Manu Lalli che prevede un bosco di alberi veri in scena. Sul podio alla testa dell’Orchestra e del Coro del Festival Puccini Alberto Veronesi. Secondo titolo “Tosca” (16 e 29 luglio; 13 e 26 agosto) che riporta a Torre del Lago Pier Luigi Pizzi, cui si deve lo spostamento storico dell’azione alla Roma di fine anni Trenta: “momento storico di cui ho sfruttato le tensioni politiche, l’arroganza del potere”, con le guardie papaline in divise fasciste. Sul podio Enrico Calesso.

Pier Luigi Pizzi

Segue, con il debutto nel festival del direttore Michele Gamba “Turandot” (23 luglio; 5, 12 e 20 agosto). Lo spettacolo è di Daniele Abbado,: un impianto scenico “contemporaneo” simbolico e minimale, ma col deciso approccio tecnologico delle scene di Angelo Linzalata e i costumi di Giovanna Buzzi. Dal Maggio musicale Fiorentino vien poi l’allestimento di Denis Krief della “Rondine” (19 e 27 agosto) con la direzione di Robert Trevino , anche lui per la prima volta al festival.

Accanto ai titoli di repertorio due irrinunciabili incontri col teatro musicale di oggi: il 20 luglio ci sarà “Jakob Lenz” di Wolfgang Rihm, in collaborazione con Accademia Teatro alla Scala, diretto da Marco Angius e la regia Cesare Scarton. E il 25 agosto “Satyricon” di Bruno Maderna diretto da Tonino Battista e regia, scene e costumi di Manu Lalli.

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