“Custodi delle conoscenze” è il progetto a cura dell’Associazione Pangea Project, con il patrocinio del Comune e della Fondazione Terre Medicee, che proporrà venerdì 17 giugno alle ore 18.30 nel Cortile di Palazzo Mediceo, l’incontro dal titolo “Una vasta necropoli: nella valle delle Piagge (Arezzo)” di Giovanni Nocentini. Si parlerà dell’importanza per gli etruschi del rito funebre, accompagnando il defunto dalla Città dei Vivi – Arezzo – alla Città dei Morti, oltre il fiume Arno.
Il progetto, a cura di Natalia Tarabella e Silvia Gori, intende offrire una serie di incontri con ricercatori e studiosi che accompagneranno nel mondo misterioso dei popoli del passato più remoto.
“Il passaggio dalla vita terrena a quella ultraterrena è, per i popoli antichi, un evento di fondamentale importanza per il ciclo della vita – scrive Giovanni Nocentini – . La morte è l’evento sacro per eccellenza, in quanto rappresenta il culmine di una vita, capace di restituire all’essere tutte le potenzialità che occorrono per la rinascita, naturalmente in un’altra dimensione. Morire è come attraversare un ‘portale’ e rinascere in un’altra dimensione di vita. Il passaggio dalla Città dei Vivi alla Città dei Morti rappresenta l’ingresso in un microcosmo (la necropoli), da dove l’anima passerà successivamente al macrocosmo, alla vita ‘vera’, quella ultraterrena”.
Il nome del progetto – Custodi della conoscenza – intende riferirsi a tutti coloro che, a diverso titolo, si impegnano affinché le testimonianze di antichi saperi non vadano perdute o dimenticate.
“Il custodire è un concetto complesso – si spiega – è un insieme di vigilanza, di assistenza e di protezione. Il custode ha cura, difende dai pericoli, provvede alle necessità. In questo caso si tratta di preservare e riconoscere le tracce del passato che continuano a trasmetterci messaggi di valori senza tempo. La conoscenza del territorio e della storia, anche quella più arcaica, è un sapere vivo, che ci rimette in contatto con le nostre radici più profonde”.
Info e prenotazioni al numero 389-5330167 (anche tramite WhatsApp), oppure sul sito www.pangea-project.org e sulla pagina Facebook di Pangea Project.