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martedì, Luglio 22, 2025

Insieme sulle Apuane a bordo di una e-Joëlette: il Premio Nardini 2025 al gruppo “Sulle ali dell’amicizia”

Si è svolta ieri, domenica 20 luglio, la 14ª edizione del Premio Nardini, evento patrocinato dal Comune di Forte dei Marmi e dedicato alla memoria di Giuseppe Nardini, presidente del Parco delle Alpi Apuane.

L’edizione 2025 ha avuto luogo nel suggestivo borgo di Casoli, frazione del Comune di Camaiore, scelta dagli organizzatori in linea con lo spirito itinerante del Premio, che ogni anno coinvolge i Comuni del Parco.

La famiglia Nardini, promotrice dell’iniziativa insieme alla Contrada Il Ponte e alla sua commissione dedicata, ha scelto quest’anno di assegnare il premio non a un singolo individuo, ma a un gruppo di amici: “SULLE ALI DELL’AMICIZIA”. Uniti da un legame profondo, hanno compiuto un’impresa dal grande valore umano, spinti da un sentimento autentico: portare Michele e Tommaso in vetta alle meravigliose Alpi Apuane, a bordo di una e-Joëlette, speciale carrozzina da escursionismo assistito.

A loro è stato conferito il Premio Nardini 2025: per la forza di volontà, la determinazione e, soprattutto, per aver dato forma concreta al significato più profondo dell’amicizia, capace di affrontare e superare insieme le sfide della vita, condividendone le gioie, ma anche le difficoltà.

Oltre alla visita del borgo e alla cerimonia dello scambio della Bandiera Blu, i partecipanti hanno potuto vivere un’esperienza unica lungo i sentieri che circondano Casoli. In questo scenario naturale straordinario, è stato possibile vedere in azione le e-Joëlette, che oltre a Michele e Tommaso hanno offerto la stessa emozionante opportunità anche a Giada e Letizia.

“La giornata del Premio Nardini è da sempre un momento coinvolgente, ma in questa occasione ha saputo toccare corde ancora più profonde – evidenziano il presidente del Consiglio Comunale Michele Pellegrini e l’assessore Elisa Galleni, presenti all’evento – . Crediamo che Beppe ne sarebbe stato entusiasta perché rendere le montagne accessibili a tutti era nel suo spirito. Speriamo che questa esperienza possa sensibilizzare quante più organizzazioni possibile a dotarsi di questi strumenti, in grado di regalare, come è stato per questi ragazzi, non solo un’opportunità, ma forse un sogno che si realizza. Attenzione però, accessibile non significa, come ha avuto modo dire anche Michele Corfini, snaturare una montagna o un sentiero solo per rendere più facile il passaggio. Altrimenti, si perderebbe il senso più profondo di queste esperienze.”

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