“Transumanza Gotica – fisarmoniche verdi e papaveri rossi” è il nuovo viaggio e il nuovo tour in bicicletta di Andrea Satta, a 80 anni dalla Liberazione e dal ritorno a casa dei prigionieri italiani nei lager nazisti. Si terrà dal 15 al 25 luglio dal Tirreno all’Adriatico, lungo la Linea Gotica, everrà presentata in anteprima, stasera, 14 luglio al Castello Sforzesco di Milano, in occasione dell’evento dell’Anpi “Bella Milano!”. Mercoledì 16 luglio, alle ore 21, la “Transumanza Gotica” farà tappa a Stazzema: lo spettacolo andrà in scena nel borgo martire di Sant’Anna sulla piazza della chiesa.
La migrazione poetica di un gruppo di “ciclisti-scalatori”, attraverso scenari di lotta e coraggio, omaggio a tre forme di Resistenza: quella partigiana nello scenario più eroico, l’Appennino Tosco-Emiliano-Romagnolo fino all’Adriatico e le aree limitrofe alla Linea Gotica, quella delle centinaia di migliaia di soldati italiani, gli Imi (Internati Militari Italiani), che dopo l’8 settembre 1943 finirono nei lager per aver detto “no” al nazifascismo, e quella della popolazione civile che ha vissuto e subìto gli orrori della guerra.
Dieci giorni per affrontare oltre 700 chilometri, scalando in compagnia passi e cime sullo spartiacque fra Alpi Apuane, Lunigiana, Garfagnana, quindi la Toscana, l’Emilia, la Romagna e le Marche: dalla provincia di Carrara alla Romagna, sul crinale dell’Appennino, dal Mar Ligure all’Adriatico, alla provincia di Pesaro e Urbino, dove la linea Gotica ebbe, per così dire, l’altro capolinea. Salire, scendere, cantare, pensare. Anche un percorso felice fra le bellezze di paesaggi meravigliosi.
Racconta Andrea Satta: “Niente di nuovo tranne te, Amore Resistente. In questa epocale ricorrenza che segna il passaggio della Seconda Guerra Mondiale dalla cronaca alla storia, con la scomparsa pressoché totale di tutti coloro che l’hanno combattuta, vogliamo tenere insieme le Resistenze che hanno reso possibile il mondo libero dove, pur fra mille compromessi e contraddizioni, oggi viviamo”.
Durante il giorno si pedala, la sera si ascoltano storie: Andrea Satta porterà in scena ogni sera parti di “La Fisarmonica Verde”, l’intensa narrazione ispirata alla vita del padre, Gavino, IMI sopravvissuto al campo di concentramento tedesco di Lengenfeld, e frammenti del suo album solista, “Niente di nuovo tranne te”, canzoni che parlano dell’Italia di oggi, un attraversamento nella quotidianità dove le vite delle persone sono viste e raccontate con una lente particolare, quella di un musicista ma anche pediatra nell’hinterland di una grande città.
Con lui, di tappa in tappa, ospiti come Giorgio Van Straten, Marco Rovelli, Antonio Lombardi, Antonello Mura, Carlo Greppi, Pierpaolo Capovilla, Alessandro D’Alessandro, Roberto Martinelli, Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti), Maria Grazia Calandrone, Angelo Melone, Archivio Zeta, Angelo Melone, Lorenzo Pavolini, Andrea Cortellessa, Morena Tartagni, Paolo Hendel, David Riondino, Maurizio Silvestri, Rhada Salameh (del progetto Mamme Narranti) e Marco Scarponi.
Ma ci saranno anche letture di storie locali, pagine di ideali da tenere nel cuore e un coro popolare del posto, che eseguirà due brani, fra echi di impegno civile e politico da rinnovare più che da commemorare.
Le serate coinvolgeranno anche i più piccoli, che disegneranno fisarmoniche verdi e papaveri rossi, con le loro opere proiettate sullo schermo nel finale. Un progetto tra arte, memoria e futuro, con il patrocinio dell’Associazione Culturale Pediatri.
Nella tappa conclusiva a Pergola (PU), prima del concerto finale a Rebel House, la transumanza a pedali raggiungerà l’“ultimo cielo”, metaforicamente quello della Palestina: “Oltre l’ultimo cielo” è la mostra collettiva ospitata a Casa Sponge, titolo ispirato a un verso del poeta palestinese Maḥmūd Darwīsh.
Un nuovo viaggio, la Transumanza Gotica, che si inserisce nel solco delle precedenti avventure ciclistiche firmate da Andrea Satta e dai suoi ciclisti-scalatori, che negli anni scorsi hanno attraversato l’Italia e l’Europa con itinerari sempre carichi di significato. L’ultima impresa, nel 2024, “La bellezza in bicicletta”. Cento anni e 1000 chilometri con Alfonsina Strada”, omaggio ai diritti irrinunciabili delle donne, nel centenario del Giro d’Italia che vide la prima e unica donna nella storia a correre la gara insieme agli atleti uomini.
Ogni tour, un gesto concreto per celebrare, attraverso l’arte e lo sport, il valore della comunità, della memoria e della condivisione. Percorsi che lasciano tracce: testi, canzoni, cortometraggi. Così il viaggio in bicicletta diventa metafora di un’Italia che si rinnova, spinta dal desiderio di riscoprirsi e ripartire. Proprio come si fa in sella a una bici.