Sono giovani e sono donne. E donano sangue e plasma, più dei loro coetanei. La componente femminile rappresenta infatti il 54% dei soci donatori di Avis Toscana nella fascia d’età 18-25 anni, che nel 2024 ha registrato complessivamente 67.050 soci donatori, di cui 7.698 nuovi (dati aggiornati ad oggi).
Sono alcuni degli aspetti emersi in occasione della 19ª edizione del Forum Donne, appuntamento annuale promosso da Avis Toscana per sensibilizzare sulla solidarietà e sulla donazione di sangue e plasma attraverso una prospettiva al femminile. L’edizione 2025, “Essere Donne, che Impresa! Lavoro e solidarietà al femminile”, tenutasi al Teatro Sala Banti di Montemurlo in provincia di Prato, ha affrontato il tema della disparità di genere nei luoghi di lavoro. Prima con uno spettacolo teatrale, poi con uno spazio di confronto e dialogo, aperto al pubblico, con rappresentanti del mondo sindacale e datoriale.
Lo spettacolo teatrale “Per soli uomini. Bugiardino per maschi inconsapevoli” di Anna Meacci, Daniela Morozzi e Chiara Riondino, con la regia di Matteo Marsan, prodotto dall’Associazione teatrale “Lo Stanzone delle Apparizioni”, ha affrontato con ironia il tema delle discriminazioni di genere nel contesto lavorativo, offrendo spunti di riflessione per un cambiamento culturale.
A seguire, la conversazione con Giacomo Buonomini, Cna Toscana Centro, Francesco Gadaleta, Confindustria Toscana Nord, Alessandro Giorgetti, Fp Cgil Toscana, Laura Menconi, Uil Toscana. Le conclusioni sono state affidate all’assessora regionale alle Pari Opportunità Alessandra Nardini.
Hanno portato i propri saluti Gianpietro Briola, presidente di Avis Nazionale, Agostino Genduso, presidente di Avis Montemurlo, Luigi Paccosi, presidente di Cesvot, Alessandra Campagnano, presidente Admo Toscana, Simona Carli, direttrice del Centro regionale sangue, Simone Calamai, sindaco del Comune di Montemurlo e Presidente della Provincia di Prato, oltre che esponenti delle istituzioni e del mondo sanitario e del terzo settore.
“Il mondo dell’associazionismo resti inclusivo – è l’appello della presidente di Avis Toscana, Claudia Firenze -. La donazione è un gesto gratuito di vera solidarietà e generosità. E’ un’esperienza che richiama l’essenza del valore civico ed etico, che risiede dentro tutti noi. Inoltre, dedicare questa edizione del Forum donne di Avis al mondo del lavoro al femminile è stata una cosa naturale, vista la necessità di mettere in pratica azioni concrete per affrontare le problematiche emerse”.

Invece, di fronte al Centro trasfusionale dell’ospedale Versilia, le associazioni di volontariato del dono del sangue oggi hanno offerto alle donatrici un piccolo omaggio floreale, per celebrare in maniera adeguata la Giornata internazionale della donna e promuovere la donazione di sangue e plasma. L’iniziativa era promossa da AVIS in collaborazione con Fratres e Fidas, con il sostegno di Coldiretti, che tra l’altro ha offerto un bel ricordo floreale anche a tutte le operatrici del Centro trasfusionale.
La direttrice del servizio di Immunoematologia e medicina trasfusionale dell’ospedale Versilia Maria Silvia Raffaelli ha parlato dell’ “altra metà del cielo delle donazioni” e ha ribadito che “l’8 marzo è tutti i giorni”. “Le donatrici e i donatori tutti insieme – ha detto, tra le altre cose, la dottoressa Raffaelli – sono sempre presenti e nei momenti di difficoltà, come è accaduto all’inizio di gennaio quando mancava il sangue di gruppo zero, sono stati formidabili ed hanno permesso di risolvere il problema. Infatti non ci sono i donatori la sanità non può andare avanti e questo lo sappiamo bene perché in carenza di sangue non si opera e non si possono fare certe terapie. E’ dunque fondamentale far capire anche ai più giovani l’importanza di questo nobile gesto, che può salvare una vita. La donazione periodica è inoltre anche un’efficace forma di medicina preventiva, perché i controlli a cui viene sottoposto il sangue raccolto permettono di individuare la presenza di virus o di valori ematochimici, che possono rivelare eventuali malattie della persona. Tra l’altro la stessa azione di donare comporta una presa di coscienza dell’individuo, che è stimolato a mantenere un corretto stile di vita. La donazione di sangue, quindi, vale il doppio: salva la vita a chi lo riceve e mantiene sano il donatore”.
All’evento di oggi era presente anche la direttrice sanitaria dell’ospedale Versilia Lisanna Baroncelli, che ha evidenziato l’importanza del gesto di donare e della diffusione tra la popolazione, grazie anche a eventi come quello odierno, della cultura della donazione. “Grazie alle associazioni di volontariato – ha anche detto là dottoressa Baroncelli – che concorrono a creare tutto il patrimonio di sangue reale che il nostro ospedale valorizza grazie al lavoro del Centro trasfusionale, contribuendo anche alle esigenze aziendali e regionali. Il buon funzionamento di servizi trasversali come questo, che rappresentano un punto di riferimento fondamentale ad esempio per strutture come l’oncoematologia, consente di dare un’impronta a tutto l’ospedale. Da qui anche decisioni come quella di installare proprio al Versilia la piattaforma robotica Da Vinci. Le associazioni contribuiscono fortemente alla qualità del nostro lavoro e le ringrazio per la loro costante presenza, con l’auspicio che questa partnership si possa rafforzare ulteriormente”.
Per qualsiasi informazione sulla donazione, chiunque può rivolgersi alle associazioni di donatori di sangue o chiamare il centro trasfusionale del Versilia al numero 0584 6055275.

CHI PUO’ DONARE. Donatore può essere chiunque, uomo o donna, di età compresa tra i 18 e i 65 anni in condizioni di buona salute e con un peso superiore ai 50 chilogrammi. Tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto alla giornata di riposo retribuita. Chi dona per la prima volta (aspirante donatore) può farlo esclusivamente dopo aver effettuato un colloquio preventivo con i medici ed esami di controllo pre-donazione. La cosiddetta “donazione differita” ha lo scopo di aumentare la sicurezza trasfusionale per i pazienti e tutelare la salute del cittadino.
Sul sito della Azienda USL Toscana nord ovest nella sezione “Come fare per” sono riportate le risposte alle domande più frequenti sull’argomento, indicazioni sul centro trasfusionale più vicino e come poter prenotare la propria donazione.