Con il 31 agosto la stagione estivo-balneare si può ritenere pressoché conclusa, anche perché tutto ciò che può verificarsi dopo, è tutto di guadagnato. Così è per Viareggio come per tutte le altre zone balneari.
Non sappiamo altrove, ma per questa città settembre coincide con l’inizio dei lavori rimasti in sospeso – per esempio vedi la riasfaltatura delle strade – ma soprattutto con l’inizio di altri, come il “restyling” completo della centralissima via Mazzini che dalla piazza omonima sul mare conduce alla stazione ferroviaria. Un’arteria dal traffico intensissimo e sulla quale aprono le proprie insegne moltissimi esercizi commerciali. E’ ovvio che i lavori andranno avanti a lotti successivi, iniziando da quello riguardante il tratto compreso fra l’incrocio con via Puccini fino a Piazza Dante, cioè quella della stazione, appunto.
In sostanza si tratta più o meno di quanto fatto a suo tempo per via Garibaldi, cioè con la riduzione della sede stradale in modo da ampliare i marciapiede laterali e di creare parcheggi auto su ambo i lati. Ma in via Mazzini si andrà oltre perché i parcheggi a pettine verranno realizzati sul lato destro (mare-monti) mentre a sinistra verrà stesa una via pedonale fra la carreggiata ed il nuovo marciapiede. Quindi un lavoro complesso e di non certo breve durata che non potrà non portare gravi disagi alla circolazione urbana, dato che si tratta di uno snodo automobilistico di primaria importanza.
Affidati alla ditta “Del Debbio Spa” per un importo di circa due milioni di euro, questi lavori riguarderanno principalmente ambo i marciapiedi e la la pista ciclabile. I primi infatti saranno realizzati in bardiglio, cipollino e bianco di Carrara, oltre che in pietra arenaria. Mentre la pista ciclabile sarà in calcestruzzo architettonico blu-azzurro e inerti bianchi. Inoltre fra fra gli incroci con via Fratti e via Battisti verrà realizzata una piazza pedonale allungata che farà il paio con la piazza del mercato. Un progetto, per essere chiari, che non ci sembra particolarmente accettabile perché destinato ad interrompere il traffico automobilistico per la stazione ferroviaria.
Il secondo lavoro di particolare importanza riguarda il “Piazzone”, ovvero la piazza del mercato, per la cui esecuzione definitiva è caduto l’ultimo ostacolo. Finirà così lo sconcio della situazione attuale proprio nel centro della città, dopo l’abbandono di quasi tutte le attività commerciali, sia fisse che nei banchetti che lo circondavano nei quattro lati.
Il terzo intervento, soprattutto di interesse ambientale, riguarda il rifacimento totale del “Belvedere Puccini” sul lago di Massaciuccoli. Rifacimento che rispetto a quello originale vedrà lo spostamento del monumento al Maestro davanti alla Villa Mausoleo, ed il mantenimento delle vecchie colonnine sul fronte lago. Questo per indicazione di Vittorio Sbarbi che è intervenuto anche su questo caso, e che nella veste di sottosegretario ai beni culturali ne ha imposto il mantenimento. E questo nonostante il proclamato ambiente pucciniano, perché al tempo in cui vi viveva il Maestro le acque del lago lambivano il giardino della sua villa. Ma come sentenziò il gran padre Dante “vuolsi così colà ciò che si vuole e si puote e più non dimandare”.
Così, mentre si attende la fine dei lavori che sono in corso sia all’esterno che all’interno del “Palazzo delle Muse” in piazza Mazzini, oggi sede della “GAMC” – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea – della Biblioteca Comunale “Guglielmo Marconi” e del Centro Documentario Storico, non si può dimenticare la completa ristrutturazione della Terrazza della Repubblica, a mare della così detta “città giardino”, e il recupero dello spazio già occupato dalla ex-casa del fascio. Comunque hanno ancora da iniziare quelli relativi al completo “restyling” di piazza Piave, della cosiddetta “esedra” all’ingresso principale della Pineta di Ponente da via Vespucci e, soprattutto, del sottoferrovia pedonale che da via San Francesco deve portare nei quartieri periferici Migliarina e Terminetto. Senza contare, infine, che sono in atto i lavori di ricostruzione del vecchio Stadio de Pini.
A questo punto è inutile sottolineare che nella gestione dell’Amministrazione Del Ghingaro – una legislatura e mezzo – sono stati effettuati più interventi pubblici a Viareggio di quanti ne abbiano fatto quelle precedenti.
Mario Pellegrini