La chiesa della SS. Annunziata da quando è stata proclamata “Oasi di preghiera” è diventata punto focale della vita religiosa di Viareggio. Questo non solo perché fa parte integrante della storia della città, in quanto è il primo edificio sacro sorto quando la città era un piccolo borgo marino, ma anche perché è sede di quei riti religiosi che solo qui vengono tramandati da quel tempo in cui la SS Annunziata era l’unica chiesa in cui si officiava la messa ed a cui partecipavano tutti gli abitanti.
Questa volta però, per la ricorrenza della festa di Maria SS. Addolorata, che cade giovedì 15 settembre, questa storica tradizione sarà accomunata ai calorosi saluti per suor Anita Pizzinato della Comunità “Apostole del Sacro Cuore” che ha sede nei locali messi a disposizione nell’attigua sede dall’Arciconfraternita della SS. Annunziata, appunto. Nell’occasione, infatti, alla fine dei riti religiosi, questa benemerita suora, con quattordici anni di attività apostolica in città, ma destinata – purtroppo per Viareggio – alla sede della comunità di San Cassiano di Puglia in provincia di Bari, verrà salutata dai confratelli dell’Arciconfraternita della SS. Annunziata, dalle consorelle e dalla parrocchia di S. Antonio con i suoi sacerdoti, nonché dal rettore del Santuario mons. Antonio Tigli e dai suoi collaboratori mons. Franco Raffaelli e don Luigi Sonnenfeld.
Ecco comunque gli orari delle funzioni religiose: alle ore 17,15 recita della “Corona dei 7 dolori”, dello Stabat Mater e dei Vespri; alle 18 celebrazione della messa solenne all’altare di “Gesù morto” con l’animazione della corale “Ave Maria” che si esibirà nelle Laudi proprie della processione di Gesù morto, una tradizione che appunto risale al 1860 quando Viareggio, come si è detto in altro modo, non esisteva sulle carte geografiche.