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domenica, Novembre 24, 2024

“Barsanti e Matteucci”, trasferite sei classi dopo il crollo del tetto. Le Rsu: “Occorre una revisione generale”

Riceviamo e pubblichiamo un intervento delle Rsu Eleonora Prayer (Cisl) e Irene Cinquini (Cgil) del liceo scientifico “Barsanti e Matteucci” di Viareggio in merito al cedimento di una porzione del tetto dell’edificio avvenuta ieri mattina.

Le famiglie affidano i loro figli alla scuola, certi di lasciarli al sicuro e invece crollano i tetti e con loro crolla anche la fiducia nel sistema. Siamo scioccate per quanto accaduto alla nostra scuola nei giorni scorsi, è stata letteralmente una tragedia sfiorata: se il controsoffitto non avesse retto ne avrebbero fatto le spese 28 studenti e un’insegnante.

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Queste cose non devono accadere e soprattutto non si devono ripetere. Chiediamo da parte di chi di dovere una revisione accurata di tutta la struttura, anche della sede principale, sebbene più nuova. La manutenzione ordinaria e straordinaria nelle scuole dovrebbe essere continua e scrupolosa. La sicurezza sul lavoro è un diritto, ma soprattutto è doveroso tenere al sicuro i nostri studenti.

Attualmente le sei classi evacuate sono state trasferite nei laboratori e nella palestra, causando comunque disagi allo svolgimento della didattica per alcune materie.

Insegnanti e alunni seguono ogni anno i vari corsi obbligatori sulla sicurezza e poi crollano i tetti, senza scosse sismiche, solo per la mancata manutenzione. E quanto dichiarato dalla Provincia, sul fatto che non ci siano state avvisaglie riguardo il cedimento della trave, appare ancora più grave: dobbiamo aspettarci che da un momento all’altro crolli tutto il tetto?

Sono tanti, troppi, i problemi al “Barsanti e Matteucci”, più o meno gravi, che la Provincia ha assicurato che risolverà, ma temiamo le tempistiche bibliche della pubblica amministrazione: dagli infissi all’ascensore ormai quasi ultimato e alla carenza di servizi igienici per studenti e personale. Segreteria e presidenza sono state trasferite nelle aule al piano terra perché la vecchia ubicazione era obsoleta, umida e piena di infiltrazioni.

Altro problema riguarda le cosiddette “classi pollaio”: l’ufficio scolastico non ha concesso la quinta prima della sezione ordinaria e dunque il prossimo anno, per la terza volta consecutiva, avremo classi da 30 studenti ed aule troppo piccole per ospitarli. Siamo stanche e pretendiamo per tutti i docenti la dignità lavorativa che ci spetta.

Le Rsu Eleonora Prayer (Cisl) e Irene Cinquini (Cgil)

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