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venerdì, Novembre 22, 2024

“Barbara”, cento anni senza dimostrarli. Lo yawl di Roberto Oliviero festeggia percorrendo 3.200 miglia in sei mesi

3200 miglia percorse in 6 mesi18 tappe con eventi e regate in quattro nazioni, più di 150 appassionati amici velisti alternatisi a bordo, lo Yawl di 15 metri del fiorentino Roberto Olivieri ha festeggiato così i 100 anni dal varo

“Con Barbara è stato un colpo di fulmine, da subito è diventata la location perfetta dove condividere momenti di gioia in vacanza e in regata, con familiari e amici – ha commentato l’armatore Roberto Olivieri – . Non mi sento proprietario, bensì custode consapevole del privilegio, ma anche della responsabilità di curare e conservare al meglio per le future generazioni questo gioiello di marineria e cultura dello scorso secolo, ancora navigante e capace di regalare emozioni uniche. Accolgo con piacere giovani velisti dei circoli locali, come abbiamo fatto ad Alassio, e studenti di scuole di formazione e universitari.” Supporter della vincente e intensa stagione è stato il fornitore per consumatori domestici e PMI di elettricità solo rinnovabile Frisbi Società Benefit (www.frisbienergia.it), impegnata nella difesa dell’ambiente per un futuro sostenibile.

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L’armatore Roberto Olivieri Vele Epoca Imperia (foto M. Ventimiglia)

Costruita a Gosport con fasciame in teak e pitch-pine su ossatura di quercia bianca su disegno di Charles Ernest Nicholson, tra i più grandi progettisti navali della storia, Barbara è uno dei primi esempi di easy sailing, con armo bermudiano a vele triangolari e con due alberi, che consente la navigazione con equipaggio ridotto.

Commissionata da Herbert Hines, dopo i primi anni in Inghilterra col velista londinese Harold Francis Edwards, alla fine degli anni venti è nel nord della Francia col nuovo armatore, il barone Amaury de la Grange, senatore e importante aviatore a cui si deve la nascita dell’Istituto Aeronautico Francese (IAAG) e successivamente in Costa Azzurra con il comandante Jean de Vogue, della famiglia proprietaria di Moët & Chandon, che creò in quegli anni il marchio Dom Pérignon. Ormeggiata fra Cannes e Monaco per diverse decadi, Barbara ospitò così il jet set internazionale per navigazioni memorabili e feste indimenticabili all’insegna del glamour. Nel 1982 è la barca appoggio per la traversata dell’oceano Atlantico in windsurf in 24 giorni che entra nel Guinness dei Primati. Abbandonata a fine secolo in Spagna, viene trasferita al Cantiere Navale Francesco del Carlo di Viareggio, dove è riportata agli antichi splendori con un lungo restauro basato sui disegni originali del 1923 ritrovati al National Maritime Museum di Greenwich, guidato da una equipe di esperti professionisti e con il prezioso supporto dell’associazione Vele Storiche Viareggio, della quale è ora portabandiera. Dal suo arrivo in Italia, il comando di Barbara è affidato allo skipper fiorentino Vincenzo Zaccagni.

Il “Barbara ad Alassio

Queste le tappe del tour centenario di Barbara: San VincenzoPunta AlaGenovaLe GrazieCapraia/ElbaArgentarioGaetaNapoliBarcelonaPalmaPollençaMahonImperiaMonacoAlassioCannesSaint TropezViareggio. In ogni tappa Barbara è sempre stata oggetto di apprezzamenti e riconoscimenti, tra i quali il primo posto alla regata itinerante dell’Isola di Capraia, il Trofeo Tirrenia II per la più interessante navigazione d’altura, la Coppa AIVE del Tirreno e il Premio Speciale AIVE per l’avventurosa stagione, la mostra al Cantiere della Memoria, la Coppa Memorial Roberta Talamoni per l’equipaggio femminile e festeggiamenti con la fanfara dei bersaglieri insieme a tutta la cittadinanza alle Grazie. Alla competizione culinaria della Monaco Classic Week si è aggiudicata la medaglia d’argento per il piatto di aragosta e rombo preparato da Giuliano Tommasini, chef del ristorante Cadò a Cosio d’Arroscia, Imperia. D’origine toscana, Tommasini ha fatto parte dell’equipaggio anche a Imperia, cucinando piatti della tradizione dell’entroterra ligure come le turle, tipica pasta ripiena. Omaggio al centenario anche dalla Maison DAPHNÉ Sanremo con un foulard, esemplare unico, che la immortala su seta sostenibile.

“Barbara” in Capraia (foto Maccione)

Alle Voiles de Saint Tropez Barbara ha avuto l’onore di partecipare, insieme ad altre 22 imbarcazioni, alla dodicesima edizione dello Gstaad Yacht Club Centenary Trophy, regata riservata esclusivamente agli yacht centenari. Scelta da importanti stilisti per favolosi set fotografici e articolo di copertina di settembre della prestigiosa rivista Classic Boat, dopo Napoli e Imperia anche il raduno di Viareggio le ha conferito il Premio per l’Eleganza,con l’inconfondibile equipaggio nella stilosa divisa con maglia a righe bianca e blu, pantaloni lunghi e paglietta. In occasione delle regate viareggine per Barbara doppio compleanno con l’amico velista Marco Damonte Prioli, direttore generale dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, centro all’avanguardia con anch’esso un secolo di gloriosa storia alle spalle. 

Roberto e Edoardo Olivieri con Barbara Borsotto di Maison Daphnè Sanremo

Storicamente luogo di villeggiatura di aristocratici e artisti inglesi e sede del centenario Hanbury Tennis Club, inaugurato proprio nel 1923 dal grande tennista Henry Lacoste, il 22 settembre Alassio ha ospitato una indimenticabile cerimonia per i 100 anni di Barbara al porto Luca Ferrari, presieduto da Rinaldo Agostini e diretto da Marino Agnese. Ai festeggiamenti anche Pilgrim, un Laurent Giles in legno del 1971 di 14 metri, storica portabandiera del Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli, oggi condotta dal giovanissimo armatore Emmanuele Dalla Vecchia, figlio del leggendario Pippo, per decadi presidente di uno dei circoli più prestigiosi e affascinanti del Mediterraneo. “Accogliere barche di così grande prestigio è stato un onore per Alassio e per la sua Marina”, ha commentato il Sindaco Marco Melgrati, augurando alla sua città un prossimo roseo futuro in questo settore sportivo.

Siti Internet: www.barbarayacht.com www.frisbienergia.it

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