“A che punto è l’iter per l’inserimento delle province di Lucca e Massa Carrara nell’elenco delle aree soggette allo stato di emergenza nazionale, per l’ondata di maltempo di inizio mese?”. A chiederlo sono il presidente provinciale di Confcommercio Massa Carrara Bruno Ciuffi e il presidente di Confcommercio Viareggio Versilia Piero Bertolani.
“Nelle ore e nei giorni immediatamente successivi al disastro – affermano i due presidenti – la politica aveva spiegato come questo passaggio dovesse essere accompagnato dalla presentazione di un elenco puntuale e dettagliato, con relativa documentazione, dei danni subiti dalle imprese dei nostri territori. E questo è avvenuto: negli ultimi giorni gli organi di informazione hanno fornito al riguardo dati precisi, che certificano in modo chiaro una situazione che investe soprattutto il settore dei balneari, ma non solo”.
“Per fare due esempi – proseguono Ciuffi e Bertolani -, si parla di 865 mila euro di danni per i soli stabilimenti di Viareggio, con tanto di relazione consegnata dal sindaco Del Ghingaro al ministro Musumeci, e di 2,8 milioni di euro per i bagni del litorale massese. Dato, quest’ultimo, destinato a crescere ancora. Ma si tratta, appunto, soltanto di due esempi: i comuni colpiti dal maltempo sono tanti altri, dalla Versilia alla Costa Apuana, e chiediamo che siano compresi tutti in egual misura nella dichiarazione dello stato di emergenza nazionale”.
“Va da sé infatti – insistono i due presidenti di Confcommercio – che ci si trovi di fronte a cifre molto importanti, che certificano in modo chiaro la gravità dei danni provocati dall’ondata di maltempo di tre settimane fa. Ecco perché reiteriamo con forza l’invito alla politica locale e regionale, compresi naturalmente i parlamentari di zona, affinché venga esercitata la massima pressione possibile sul Governo per l’immediato inserimento delle nostre province nello stato di emergenza nazionale”.
“I giorni passano – terminano Ciuffi e Bertolani – e l’angoscia degli imprenditori colpiti aumenta sempre di più, di fronte a enormi difficoltà senza risposte. Lo tenga a mente e agisca di conseguenza la politica, che dopo le belle parole a caldo dei primi giorni sembra essersene dimenticata. E l’inverno è ormai alle porte”.