Un progetto pilota per consentire ai pazienti che accedono alle case della salute della Versilia di usufruire dei servizi specialistici della Diabetologia, in base alle indicazioni dei medici di medicina generale che operano in queste sedi. L’iniziativa è stata avviata ufficialmente lo scorso 21 giugno con l’apertura del primo ambulatorio di Diabetologia al di fuori delle mura dell’ospedale Versilia, all’interno della Casa della salute di Querceta.
Il progetto ha dunque preso il via nella struttura di Querceta grazie alla stretta collaborazione tra la direttrice dell’unità operativa di Diabetologia dell’ospedale Versilia Stefania Bertoli, il responsabile delle Cure primarie della zona Claudio Ciabattoni e il responsabile della AFT 6 Giuseppe Cavirani, in linea con quanto previsto dal decreto ministeriale 77 e dalla missione 6 del PNRR.
Grazie alla collaborazione di un altro medico già coinvolto nell’iniziativa, Paola Pucci, già a partire da questo mese di luglio è previsto che questa importante sinergia ospedale-territorio si sviluppi anche nella Casa della salute di Pietrasanta.
Entro l’autunno il progetto sarà poi esteso alle Case della salute di Viareggio, Camaiore e Massarosa.
I medici di medicina generale avranno a disposizione degli slot di visite specialistiche, di cui potranno usufruire in base alle esigenze dei propri assistiti. Avranno inoltre a disposizione degli spazi per l’analisi e la discussione dei casi clinici più complessi, quelli che richiedono una visita congiunta con lo specialista.
L’obiettivo è di venire sempre più incontro alle necessità dei cittadini della Versilia, in particolare per le situazioni in cui emergano difficoltà della persona a spostarsi e ad accedere alle strutture ospedaliere.
La prevalenza della patologia diabetica nel nostro territorio è in continua crescita ed è necessario uno sforzo per rendere più capillari i controlli, facilitando così diagnosi precoce e rapida presa in carico. Si punta in questa maniera ad evitare, per quanto possibile, lo sviluppo di complicanze che – nonostante il miglioramento della qualità e della possibilità di cura – sono purtroppo ancora frequenti e spesso gravi.