Dopo decenni di incuria e di conseguente abbandono, è finalmente partito il recupero di Villa Caproni di Torre del Lago – unitamente all’adiacente “dependance” – con un intervento di circa 560 mila euro da parte del Ministero della Cultura.
Ridotta praticamente ad un rudere e ben visibile – a parte gli abitanti del luogo, ormai assuefatti ad una presenza dequalificante – da tutti coloro che vengono a visitare la quasi frontaliera e coeva Villa Puccini, ma soprattutto dalle migliaia di frequentati estivi del “Festival Puccini”. E sin troppo evidente che alla conclusione dei lavori la zona frontaliera del lago di Massaciuccoli assumerà più o meno l’aspetto di quando vi abitava il ”Sor Giacomo” a parte il fatto che a quell’epoca non esistevano belvederi, sia quello vecchio che quello nuovo. Anche se in compenso è stato restituito a nuova vita il giardino di Villa Puccini che allora direttamente si affacciava sul “bozzo”.
A prescindere da quale potrà essere lo scopo cui la Villa Caproni sarà destinata, l’ampio spazio a verde che si sviluppa dalla facciata verso il Lago aggiungerà ulteriore decoro ad una zona diventata godibile all’occhio.
I lavori vengono eseguiti secondo il progetto della “Delta Project” di Empoli dell’ingegner Massimiliano Poli con l’ausilio dell’architetto Paolo Riani, ma data la loro complessità non saranno certamente pronti per la prossima edizione del “Festival Puccini”. Ma l’importante è che si veda l’intervento in un’avanzata fase di realizzazione e non più il rudere che quanto meno deteriorava l’ambiente davanti al fianco della Villa Puccini e con un’impalcatura telata che rendeva l’edificio ancor meglio visibile.
Comunque sia, si sta avvicinando il momento in cui la Torre del Lago lacustre assumerà un aspetto di tutto rispetto – ci sia scusato il bisticcio – e del tutto degna di un ambiente che è destinato a ricordare la memoria dell’ultimo grande compositore lirico italiano.
Mario Pellegrini