Viareggio celebra il proprio patrimonio culturale attraverso un nuovo allestimento della collezione Viani: “Viani. Emozioni dell’Umanità”, è il titolo dell’esposizione che verrà inaugurata sabato 25 novembre alle 11 alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Viani.
“Un’accurata selezione delle opere provenienti dalla raccolta Varraud Santini – spiega l’amministrazione comunale – , dalla donazione Lucarelli e dai due grandi formati concessi in comodato dalle Ferrovie dello Stato, insieme a un corpus di quindici opere provenienti da collezioni private viareggine, consente di ripercorrere il copioso e articolato percorso di un artista tormentato e particolarmente sfuggente a descrizioni di carattere generale”.
Introduce il nuovo allestimento il dipinto Lavoratori del marmo in Versilia che, insieme ai Lavoratori del porto e partenza del marinaio, vengono commissionati a Lorenzo Viani dal Ministero delle Comunicazioni Ferrovie dello Stato nel 1934, per decorare la sala d’aspetto di prima classe della locale stazione. Le due grandi tele, che costituiscono la realizzazione di uno degli incarichi più importanti conferiti al Maestro, sono immediatamente precedenti l’ultima opera di Viani, gli affreschi al Collegio “IV Novembre” a Castel Fusano a Lido di Ostia.
E poi i ritratti, e il grande corpus di xilografie, tra le quali: Preoccupazioni, Emilio Mantelli, Una chiesa in montagna, Donne di marinai, I litigiosi, Il ponte del diavolo, Ritratto dell’avvocato Luigi Salvatori. Senza dimenticare le tele nelle quali il popolo è assoluto protagonista: siamo alla vigilia della Grande Guerra e Viani guarda alla pittura e alla scultura dei Primitivi che lo porteranno alla realizzazione delle grandi liturgie de “La peste a Lucca”, La benedizione dei morti del mare” e del “Volto Santo”.
In tutto il suo breve percorso artistico – muore nel 1936 a soli 54 anni – Lorenzo Viani si è sempre sentito attratto dai più poveri e dai derelitti, tanto nella fanciullezza quanto nella maturità. “Viani trasferisce nella tela la vita e la vicenda umana dei più deboli, con forti impressioni cromatiche e con una pennellata decisa e veloce, esprimendo una pittura intensa, espressiva e a tratti estremamente malinconica”.
“Quello che fa di Viani un grande maestro – afferma l’amministrazione – è la capacità nel far coesistere nelle sue opere drammaticità, lirismo, e grazia poetica, nel sentire e trasmettere l’umile commozione di fronte ai diseredati. La povertà di mezzi artistici è una scelta; la scabra pittura diviene essenzialità; la sobrietà un animalesco istinto nel cogliere le forme della vita degli umili, della fame, della prigione, delle malattie, della solitudine, della lotta con la montagna o con il mare, della guerra, della pazzia e del dolore”.
La mostra rimarrà allestita fino al 5 maggio ed è aperta negli orari della Galleria, tutti i giorni dal mercoledì al sabato dalle 15:30 alle 19.30, la domenica dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.30.