L’Hotel Palace di Viareggio recentemente è entrato a far parte del She Travel Club, l’azienda che sceglie gli hotel dopo aver verificato personalmente che la struttura abbia i requisiti ed i servizi idonei per soddisfare le esigenze di confort e sicurezza del mondo femminile. E lo fa attraverso un indagine sulle clienti che hanno già soggiornato nell’hotel preso in considerazione.
“Rivolgiamo una particolare attenzione alla clientela femminile – spiega il direttore Maurizio Lavetti – . L’iniziativa si inserisce perfettamente nell’ottica di un approccio alla clientela che vede azioni rispettose delle persone e dell’ecosostenibilità, occasioni di socializzazione come ad esempio il tè pomeridiano, l’eliminazione della plastica dalle camere, ed altre che verranno proposte a breve.”
Dalla camera ai servizi fino alla formazione del personale passando dalla garanzia della sicurezza: ecco tutti i parametri che rendono oggi un hotel women friendly. Sono in larga parte le donne a prenotare l’hotel, qualunque sia la motivazione del viaggio, e costituiscono una quota sempre maggiore di ospiti, anche in solitaria, sia per leisure che per business. Eppure, dicono le ricerche di settore, 9 donne su 10 quando soggiornano in albergo non vedono soddisfatte le proprie richieste.
Ma cosa vuol dire oggi essere un albergo “women friendly” e su cosa puntare in termini di prodotto, servizi e comunicazione per attrarre un target di clientela tanto prezioso? Ce lo spiega Maria De Chiara, Head of Sales and Business Development di She Travel Club, azienda francese che si occupa della certificazione a livello globale degli hotel capaci di rispondere alle esigenze delle viaggiatrici donne: “Il 64% dei viaggiatori mondiali è costituito da donne, che rappresentano anche il 52% di chi viaggia per affari – afferma Maria De Chiara – . L’80% delle prenotazioni è finalizzato dalle donne, che prenotano per sé, per la famiglia, per gli amici, per i colleghi – non a caso alle donne si deve il 70% delle visite ai siti degli hotel. Per quanto riguarda l’Italia – dati pre-Covid – sono all’incirca 1,5 milioni le italiane che ogni anno fanno la valigia per esplorare il mondo in solitaria. Il problema è che, a livello globale, 7 donne viaggiatrici su 10 dicono di aver subito maltrattamenti o stalking durante i propri viaggi di lavoro e il 90% delle viaggiatrici constata di avere esigenze specifiche che non sono sufficientemente considerate dal settore alberghiero. Sono dati – conclude – che non soltanto sottolineano l’importanza di integrare i bisogni e le aspettative della clientela femminile nelle politiche del settore, ma rappresentano anche una grande opportunità per gli operatori alberghieri che desiderano farsi parte attiva della transizione sociale attraverso un impegno diretto.”