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domenica, Novembre 24, 2024

I costumi delle eroine pucciniane firmati storica sartoria Cerratelli in mostra alla Villa Museo di Torre del Lago

Alla Villa Museo Puccini di Torre del Lago “vanno in scena” i costumi delle eroine pucciniane. Nella residenza in cui il compositore visse per oltre vent’anni, dal 7 luglio al 29 novembre 2024 saranno esposti per la prima volta gli abiti originali realizzati per le protagoniste femminili de La Bohème, Manon Lescaut, Tosca e altri immortali capolavori, che proprio in queste stesse stanze videro la luce. Pezzi unici del mondo operistico, esemplari firmati dalla storica Casa d’Arte Cerratelli, la prima sartoria teatrale e cinematografica in Italia, e gentilmente concessi per l’occasione dalla Fondazione Cerratelli, che ne ha raccolto l’eredità.

L’esposizione, che prende in prestito il titolo da un celebre verso del primo atto di Madama Butterfly, “Sei tutta vestita di giglio…”, è promossa dalla Fondazione Simonetta Puccini e curata da Diego Fiorini, direttore della Fondazione Cerratelli, e da Manuel Rossi, direttore del comitato scientifico della Fondazione Simonetta Puccini.

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La rosa cuffietta di Mimì, la mantiglia di cui Manon Lescaut si serve per nascondere i suoi gioielli, il travestimento da popolana di Magda ne La Rondine e quello da aristocratica della sua cameriera Lisette, il kimono di Cio-Cio-San: non c’è opera di Giacomo Puccini in cui il costume non costituisca un elemento centrale, immediatamente identificativo della sua protagonista. Quelli realizzati dalla bottega Cerratelli, indossati in diverse rappresentazioni delle più grandi dive della lirica italiana e mondiale, tra cui Virginia Zeani, Magda Olivero, Oksana Dyka, Gigliola Frazzoni, Renata Scotto, Mietta Sighele e Maria Chiara, hanno contribuito non solo a rendere indimenticabili le loro interpretazioni, ma anche a fare dei titoli pucciniani tra i più amati e conosciuti al mondo. Grazie alla mostra “Sei tutta vestita di giglio…”, nel centenario dalla morte di Giacomo Puccini, questi costumi accompagneranno i visitatori lungo tutto il percorso espositivo della Villa Museo, dal salone principale – dove l’operista sedeva al pianoforte per comporre le sue indimenticabili arie – fino alle stanze da letto e allo studio con il grande scrittoio.

La Fondazione Cerratelli nasce nel 2005 con l’obiettivo di preservare e valorizzare l’immenso patrimonio dell’omonima sartoria, fondata nel 1914 dal baritono Arturo Cerratelli, uno dei primi interpreti di Marcello ne La Bohème e carissimo amico di Puccini. Tra gli anni Venti e Trenta, il marchio Cerratelli divenne uno dei più apprezzati a livello internazionale, realizzando creazioni per i più grandi teatri del mondo come il Colón di Buenos Aires e la Metropolitan Opera House di New York. Nei suoi ottant’anni di attività, l’azienda ha collaborato con i maggiori registi del Novecento, cucendo abiti per Jacques Copeau, Giorgio Strehler, Eduardo De Filippo, Luchino Visconti e Franco Zeffirelli, e avvalendosi del lavoro di maestri quali lo scenografo e disegnatore Nicola Benois, direttore dell’ allestimento scenico del Teatro alla Scala di Milano, ma anche di artisti come Salvador Dalì, Giorgio De Chirico, Felice Casorati e Renato Guttuso, che si prestarono come figurinisti. Con un archivio di oltre 30.000 costumi teatrali e cinematografici e la sua vasta collezione di cartamodelli, il fondo Cerratelli costituisce adesso una tra le più importanti raccolte di costumi, abiti e materiali sartoriali esistenti.

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