Tradizione e innovazione. Si presenta così oggi il Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, cinque stelle lusso, entrato da poco a far parte della ristretta cerchia di The Leading Hotels of the World: una dimora di lusso in cui si fondono tradizione Liberty e lifestyle toscano.
Cinque piani, 80 camere di cui 32 suite, salotti comuni e salette più intime, una moderna area benessere e la grande sala meeting Butterfly. Il centenario del Grand Hotel Principe di Piemonte, nato nel 1922, è stato lo stimolo per progettare e realizzare un restyling interno che ha ridefinito lo stile della struttura senza mutarne l’identità. Il progetto porta la firma dello studio di progettazione fiorentino S+S Studio, a cui si aggiunge il contributo dello Studio Archea che ha riprogettato la piscina del rooftop.
“Il progetto di restyling per il Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio ha voluto riportare la magnifica struttura Liberty alla sua originaria vocazione di dimora del lusso e dell’eleganza italiana – spiegano gli architetti Diletta Storace e Nicola Spagni – . L’obiettivo di sostenibilità è stato perseguito attraverso la ricerca di interventi poco invasivi ma di grande effetto, per poter garantire una conservazione dei materiali pregiati esistenti e una valorizzazione degli apparati decorativi attraverso un accurato restauro delle vetrate, delle piombature dei vetri, degli infissi e delle porte in legno recuperate e ridate a nuova vita. Inoltre, la realizzazione di tutto il mobilio è stata commissionata ricercando antiche botteghe artigiane e fornitori all’interno di un raggio di massimo 200 chilometri, che utilizzassero solo materiali di primissima qualità, come legni masselli, laccature certificate fatte in loco a bassissimo impatto ambientale, inserti in materiali preziosi come l’ottone spazzolato inserito poi all’interno dei mobili, eliminando ogni tipo di materiale plastico. È stato poi fatto un grande studio sui tessuti naturali come lane, sete e cotoni, che hanno garantito, oltre ad una resa cromatica e percettiva unica, il rispetto di tutti gli standard di sicurezza e un valore aggiunto alla struttura stessa in termini di qualità”.
La costruzione del mito: 101 anni di cultura e mondanità
Agli inizi del Novecento, il turismo elegante del litorale toscano elegge la Versilia come meta privilegiata. Le sue spiagge sconfinate di sabbia fine, che già un secolo prima avevano fatto innamorare Paolina Bonaparte, adesso sono frequentate da note personalità del mondo artistico e letterario (Gabriele D’Annunzio descrive questi luoghi come un “paradiso di arenili dorati”). La Versilia diventa fin da subito baricentro della mondanità. Basta ricordare che, non lontano, nella tenuta reale di San Rossore, soggiornavano i Savoia e che, nel suo villino a Torre del Lago, viveva e componeva Giacomo Puccini. Mentre a Viareggio erano attivi artisti come il pittore e scrittore Lorenzo Viani e il più grande esponente del Liberty italiano Galileo Chini.
È in questo contesto di grande vitalità e fermento culturale, in cui il concetto di villeggiatura sposa le atmosfere Belle Époque, che nasce il Select Palace Hotel, primo nucleo dell’attuale Grand Hotel Principe di Piemonte. Era il 1922, Viareggio si stava espandendo in una nuova area, lungo l’asse rettilineo del Viale Margherita, che correva parallelo al mare. Qui, l’ingegnere fiorentino Giuseppe De Micheli realizza una struttura che richiama in quanto a imponenza il Carlton di Cannes. Lo spigolo stondato, nato dall’intersezione delle due facciate, diventerà iconico. Racconta il cronista locale Ulderico Tegani che l’hotel era dotato di apparecchi telefonici e di una lavanderia automatica, elementi all’avanguardia per quel periodo, ed era anche l’unica struttura della Versilia ad avere l’acqua calda nelle camere.
Al Select Palace arrivano subito ospiti illustri, come Puccini e Guglielmo Marconi, e come i duchi di Windsor, Edoardo VIII e Wallis Simpson, la coppia scandalo della casa reale inglese.
Nel 1925, l’hotel si amplia per mano dell’architetto fiorentino Ugo Giovannozzi. L’edificio diventa ancora più sontuoso e imponente. Si alza di due piani e si arricchisce di elementi decorativi, come l’elegante frontone con l’insegna dell’hotel, che lo trasformano nella scenografica struttura che ancora oggi possiamo ammirare.
Viareggio è ormai entrata nel novero delle stazioni balneari preferite da una clientela cosmopolita, composta da intellettuali, artisti ed esponenti dell’alta borghesia. E il Select ne è al centro con le sue serate danzanti, i gala di beneficenza, le cene sontuose e con il Premio letterario Viareggio, fondato da Leonida Rèpaci, che si svolse per la prima volta nel 1929 con la partecipazione di Luigi Pirandello.
Sul finire degli Anni Trenta, il Select cambia nome diventando Principe di Piemonte, in onore di Umberto II di Savoia, ultimo Re d’Italia. Sono gli anni del fascismo. Di lì a poco una legge avrebbe espressamente vietato l’uso di nomi stranieri per locali pubblici e privati. Poi, gli anni bui della guerra.
Difficile immaginare un momento più vivace e spensierato di quello che seguì al boom economico, quando il Principe di Piemonte diventa un palcoscenico di celebrità del mondo dello spettacolo, della politica e del cinema. Da Walter Chiari a Domenico Modugno, da Fabrizio De André a Ornella Vanoni. E ancora, Patty Pravo, Gaber, Mina e le gemelle Kessler. Un lungo elenco di nomi celebri che consacra il Principe come il fulcro della mondanità.
Hanno lasciato un ricordo sul libro degli ospiti anche alcuni artisti di punta, come Giorgio De Chirico, Renato Guttuso e Primo Conti. Oltre al mito dello sport cubano, Alberto Juantorena, e al più grande saltatore in alto di tutti i tempi, Javier Sotomayor.
È il cinema a tracciare un fil rouge che corre lungo questi 101 anni di storia. Tra i divi che hanno passeggiato nella hall e tra i saloni sontuosi del Principe, e soggiornato nelle sue preziose suite, ci sono Marlene Dietrich, Jerry Lewis, Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Roberto Benigni, Paolo Villaggio e Nick Nolte. Da salotto buono in riva al mare a set cinematografico, il passo è stato breve. È così che il Principe è entrato più volte nei ciak. Nel 1995, è stato quartier generale della troupe del film “Il Paziente inglese” con Juliette Binoche. E due anni dopo, il suo profilo è apparso sullo sfondo dell’ultima scena di “Viola bacia tutti” con Asia Argento.
Dalla hall al rooftop: un viaggio tra classicità e contemporaneità
Il Grand Hotel Principe di Piemonte offre un percorso punteggiato da opere d’arte di diverse epoche, installazioni floreali, carte da parati dipinte a mano su fondi di seta che riecheggiano sapori orientali. E ancora, arredi realizzati su misura, grandi tappeti annodati a mano che attutiscono il rumore dei passi o la filodiffusione attraverso casse in oro zecchino firmate da K Array.
La nuova reception, lineare e volutamente minimale, viene incorniciata da una grande installazione composta da una parete in marmo sapientemente incisa, che attraverso un sofisticato sistema di retroilluminazione lascia emergere la naturale doratura del materiale stesso.
Gli ampi spazi del piano terra, riflessi in specchiature dorate, si articolano in salotti e angoli dedicati, che garantiscono comfort e privacy agli ospiti.
La Sala Cinese rimanda al concetto di lusso estremo con tessuti e arredi unici. È uno spazio raccolto e complesso, che evoca il viaggio e l’esplorazione. Un’oasi del relax dal gusto esotico, con pregiatissime carte da parati su fondo di seta decorate a mano, tappeti Illulian e oggetti originali di antiquariato cinese come arredamenti.
La Biblioteca utilizzata come sala di attesa mantiene il suo elemento fondamentale: la grande libreria è esaltata con l’inserimento di carte da parati prodotte a mano da de Gournay, espressione di lusso e ricercatezza. La sala è inoltre arricchita dalle opere del noto scultore contemporaneo Emanuele Giannelli.
La Sala Guttuso, oltre a ricordare uno dei più celebri ospiti del Grand Hotel Principe di Piemonte, ospita la collezione “Lo Zodiaco”, 12 quadri del maestro raffiguranti i segni zodiacali e la loro simbologia.
La grande veranda è stata poi ripensata completamente per ospitare, in una sorta di galleria dorata, il ristorante stellato “Il Piccolo Principe”. Una passatoia di oltre 30 metri disegnata dallo studio S+S e realizzata a mano da maestri tessitori abbraccia la lunga galleria e simboleggia e guida il passo tra le arcate rivestite in oro e specchio. L’opera “Setole”, progetto artistico di Francesca Pasquali in collaborazione con Marco Casamonti & Partners (Archea Associati), aggiunge un tocco di sognante poeticità all’insieme.
Lo scalone principale di accesso ai piani diventa una grande installazione artistica dove protagonista è un tappeto con carpe koi che risalgono la corrente, metafora di una ascesa ricca e fortunata. Al grande tappeto blu e oro si contrappone il lampadario centrale con quasi mille pendenti di vetri e oro in continuo movimento e vibrazione.
I corridoi dei quattro piani principali suggeriscono diverse esperienze emozionali attraverso un attento dialogo fra le decorazioni parietali, le diverse carte da parati e l’artigianalità dei corpi illuminanti. Tutti i soffitti sono poi ritmati da grandi cassettoni in specchiature anticate a soffitto, illuminate in modo graduale nei diversi momenti della giornata. I corridoi del quinto piano, dove sono anche ospitate le penthouse panoramiche, sono invece rivestiti da una preziosa madreperla che vibra e riflette la luce e crea un’esperienza ovattata di grande effetto.
Le 80 camere (Classic, Deluxe, Superior, Family, Prince Suite, One/Two/Three Bedroom suite, Panorama Penthouse, Presidential suite) rispecchiano la volontà̀ di diversificare l’offerta partendo sempre da un sofisticato concetto di lusso. Oro e superfici specchianti continuano a essere il filo conduttore, a cui si contrappongono l’opacità e il calore dei preziosi tendaggi, dei tappeti e dei paramenti murali tessili. Il comfort è garantito dalla possibilità di scegliere da un Pillow Menu la tipologia di cuscino preferita. Inoltre, il Grand Hotel ha selezionato i nuovi ed esclusivi materassi artigianali Vispring, che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento Queen’s Award for Enterprise.
Una prima tipologia di camere valorizza tutti i sistemi decorativi, arricchiti e rafforzati per dare un ordine maggiore allo spazio; una seconda tipologia rispecchia lo stile di un classico-contemporaneo ed interessa le suite, che aumentano di numero, per offrire spazi privati comodi e flessibili. Le stanze che si affacciano sulle Alpi Apuane e sulla corte interna sono state realizzate invece in uno stile classico con richiami romantici, arricchite da carte da parati del tono dell’azzurro e del blu, con un mobilio artigianale realizzato da manodopera fiorentina.
L’offerta ricettiva si diversifica poi nella realizzazione di un sistema di suite nelle parti terminali dei corridoi: tre suite da un lato e due dall’altro, che garantiscono un’estrema versatilità e hanno la possibilità di essere occupate singolarmente o in diverse combinazioni fino ad arrivare a un insieme di più ambienti che creano un’unica grande suite. Questi spazi sono concepiti per garantire ogni comfort e servizio secondo i più alti standard dell’accoglienza, a partire dalla sontuosità dei letti a baldacchino fino ad arrivare ai nuovi bagni dotati di doccia emozionale e sauna privata.
Le Panorama penthouse del quinto piano offrono poi un’esperienza unica dell’accoglienza dove uno stile contemporaneo disegna varie situazioni ed emozioni, dalle mini-piscine private nelle ampie terrazze alle zone living dove è possibile cenare con vista panoramica, dalle zone notte affacciate direttamente sul mare alle ampie aree dedicate alla cura del corpo.
Il rooftop rappresenta l’anello di congiunzione tra il Grand Hotel Principe di Piemonte e il mare di Viareggio. La grande terrazza, sulla quale si affacciano il ristorante Maitò Viareggio e il suo cocktail bar, offre una panoramica a 360 gradi sulla spiaggia. Infine una zona relax per gustare il sole e l’effetto rinfrescante della infinity pool creata dall’archistar Marco Casamonti.
La suite presidenziale firmata da S+S Studio
Rappresenta l’apice dell’eccellenza del Grand Hotel Principe di Piemonte e la massima espressione di modernità e raffinatezza che si apprezza nella disponibilità degli spazi (160 metri quadri la superficie), nella preziosità degli arredi, nella ricercatezza dei dettagli e nelle atmosfere avvolgenti studiate per offrire un’esperienza di altissimo livello.
La suite si trova al primo piano e gioca con il più sofisticato degli abbinamenti: il bianco e il nero. I due colori vengono declinati attraverso materiali preziosi, come i marmi, le sete e i legni pregiati rifiniti in ceralacca. Texture diverse donano spessore e movimento al monocromatismo. Mentre l’oro delle cornici e l’ottone dei particolari completano un’esperienza estetica di grande impatto. L’attenta ricerca delle eccellenze artigianali locali ha guidato costantemente le scelte dei designer dello studio fiorentino, in linea con i criteri di sustainable luxury che hanno caratterizzato il restyling del Grand Hotel Principe di Piemonte. Tutti gli arredi sono stati pensati e realizzati artigianalmente. Il risultato è uno spazio ridefinito nella sua essenza da pezzi unici. Nei singoli ambienti, passione progettuale e attenzione al benessere trasformano il comfort in privilegio.
Gli ospiti vengono accolti nel vestibolo rivestito da boiserie nera, caratterizzata da una laccatura super glossy, che protegge lo spazio storage. Nel salotto, al contrario, prevale il bianco con divani in raffinato tessuto bouclé e carta da parati tessile. Il mobile bar è rifinito in candida ceralacca e sormontato da un top in marmo nero Marquina.
La sala da pranzo, circondata da carta da parati in seta dipinta a mano, è impreziosita da applique e specchi dorati, sontuosi lampadari in seta e un cabinet riservato alle bevande.
Gli elementi di pregio si moltiplicano nella zona padronale, caratterizzata dal sontuoso letto a baldacchino super king size. Molto raffinati l’armadio e il vanity in rovere con finitura decapata, ante rivestite in pelle imbottita e maniglie gioiello in bronzo e vetro. Il grande schermo tv scompare dietro il contro soffitto.
Separato dalla zona notte, è stato creato uno studio inteso come spazio intimo per i momenti di lavoro, ma anche di relax.
Il bagno padronale è una vera oasi privata. Un trionfo di marmi (Calacatta e Marquina) e boiserie laccate introducono alla zona wellness: doccia emozionale, sauna, tv e minipool a idromassaggio realizzata appositamente per il Grand Hotel Principe di Piemonte.
Per la seconda camera da letto, sono stati scelti un letto a semibaldacchino e un armadio rivestito con carta tessile moiré. Porte a specchio celano l’ingresso al bagno di pertinenza.
Infine, un piccolo gioiello, il terzo bagno, rivestito con carta da parati nera e oro, e arredato con un lavamani in marmo Calacatta viola.
L’orto biodinamico, cuore green del Principe: qualità top e rispetto del territorio
Al Grand Hotel Principe di Piemonte la ricerca della sostenibilità passa anche attraverso l’offerta gastronomica. Ben prima che la filosofia “farm to kitchen” diventasse una moda, lo chef Giuseppe Mancino ha introdotto tra le sue materie prime gli ortaggi coltivati, a pochi chilometri dal Grand Hotel, dall’azienda agricola Biodinamica Mediterranea di Luca Salvadori. Qui, grazie allo sviluppo di metodi di coltivazione alternativi e rispettosi dell’ambiente, vengono prodotti vegetali genuini e dai sapori autentici, veri punti di forza della ristorazione dello chef.
Nell’orto biodinamico sono banditi pesticidi e sostanze chimiche. La coltivazione avviene nel rispetto della stagionalità e della filosofia rifiuti zero (tutti gli scarti vengono riutilizzati per produrre humus). Alcune verdure vengono inoltre coltivate anche in acquaponica, quindi fuori suolo, nutrite in maniera completamente naturale e sostenibile.
La prima colazione: il corner vegetariano, il grande buffet e le uova Gallus
Anche la prima colazione è pensata per soddisfare i nuovi criteri di sostenibilità. Vero protagonista di un’offerta che non lascia nessun desiderio insoddisfatto è il buffet della frutta e della verdura, molte prodotte nell’orto biodinamico, che diventano un’installazione vegetale e si trasformano in estratti e frullati colorati e carichi di energia.
Il grande buffet presenta una selezione di scelte dolci e salate che permettono di trasformare la prima colazione in un brunch con prodotti di pregio. Attenzione viene riservata a intolleranze, allergie ed esigenze alimentari particolari grazie all’angolo della salute.
Altro elemento distintivo è la “live station” interamente dedicata alle regine del breakfast continentale, le uova. Per il menu à la carte, con sei piatti innovativi, sono state selezionate le uova prodotte, sempre a chilometro 0, da Simone Ianniello, nell’Azienda agricola Gallus, dove galline di razza araucana, marans, moroseta mugellese, kabir, olive egger, wyandotte, ma anche oche di Tolosa e anatre mute, sono lasciate libere di razzolare all’aperto e di scegliersi il cibo che trovano nell’aia e sotto gli alberi da frutta.
Il Piccolo Principe, l’unico due stelle Michelin della costa toscana
Al piano terra il ristorante Il Piccolo Principe rappresenta un’eccellenza dell’intera Versilia. Lo chef Giuseppe Mancino, che lo dirige da 18 anni, ha conquistato la prima stella Michelin nel 2008 e la seconda nel 2014 divenendo così il più giovane bistellato d’Italia, nonché l’unico in Versilia.
Chef Mancino ha saputo negli anni portare ai massimi livelli il concetto di ristorazione d’albergo, partendo dalle specificità del territorio versiliese e dunque da una cucina di mare e dai sapori mediterranei che poi richiamano anche le sue origini salernitane. Nel nuovo menu l’attenzione dello chef si concentra sui vegetali, per riscoprire antichi e genuini sapori trasformandoli in esperienze gustative, olfattive e visive di grande impatto.
Ad affiancare Mancino, un nuovo direttore food & beverage: Davide Macaluso che da oltre 20 anni lavora nel settore dell’ospitalità in Italia e nel mondo.
Il Bar del Piccolo, a disposizione day & night
Il Bar del Piccolo completa l’offerta food & beverage del Grand Hotel Principe di Piemonte, diretta da Simone Corsini, ed è concepito come un fulcro attorno al quale ruota la giornata dell’hotel. Dalla mattina alla sera, la proposta food è curata da Il Piccolo Principe attraverso piatti light e gustosi e drink classici internazionali ma con un tocco in più, come Cocktail 101, un omaggio ai 101 anni del Grand Hotel, a base di gin, vermouth, china e acqua di mare, e il Martini aromatizzato con foglie di sigaro toscano “Puccini”.
Maitò Viareggio
Al quinto e ultimo piano è ospitato il Maitò Viareggio, ristorante del gruppo MyMaitò di Forte, nato con la storica location sulla spiaggia di Forte dei Marmi. Al Principe, lo stile Maitò si coniuga perfettamente con le atmosfere della grande terrazza panoramica: tra cielo e mare, tavoli effetto “pied dans l’eau” ai bordi delle grandi vasche a sfioro, che sembrano un tutt’uno con le acque del Tirreno. Maitò Viareggio è un luogo a parte, suggestivo e vivace, per degustazioni en plein air dei migliori piatti della tradizione di mare. Maitò Viareggio è aperto a pranzo e a cena per gli ospiti del Grand Hotel e, in base alla disponibilità, anche per i clienti esterni.
Sulla terrazza, il cocktail bar
Sempre sul rooftop del Grand Hotel Principe di Piemonte, la terrazza con la sua infinity pool offre piacevoli momenti di relax, per un light lunch, all’ora dell’aperitivo o per una serata speciale vista mare. La proposta food, curata da Maitò Viareggio, prevede insalate, toast, frullati di frutta. Dal tramonto in poi, l’atmosfera si accende con una carta dei cocktail studiata dal nuovo barman Simone Corsini, vincitore di The Vero Bartender Italia 2022, arriva al Grand Hotel Principe di Piemonte dopo un’esperienza di sette anni all’Atrium Bar del Four Seasons di Firenze.
L’area benessere
Per la cura del corpo e della mente, il Grand Hotel Principe di Piemonte mette a disposizione dei propri ospiti un’area benessere concepita con criteri di modernità, efficienza ed estetica. Un ambiente riservato, completamente rinnovato, che si compone di molteplici spazi per offrire rituali completi per ogni tipo di esigenza.
Nella SPA si susseguono la sauna finlandese, il bagno turco, le docce emozionali e le cabine per trattamenti individuali o di coppia. A questo percorso si aggiunge il Salidarium, area relax di nuova concezione circondata da pareti di sale dell’Himalaya retro-illuminate che favoriscono la circolazione e la rimozione delle tossine.
Inoltre trattamenti beauty e, per il fitness quotidiano, una palestra attrezzata con i macchinari più moderni.
Il General Manager, Max Venturelli
A gennaio 2023 Max Venturelli entra a far parte del team del Grand Hotel Principe di Piemonte come general manager. Forte di oltre 25 anni di esperienza nel settore hospitality in resort di lusso in Italia e all’estero – da Dubai alla Toscana, da Abu Dhabi all’Azerbaijan – è stato scelto per guidare e coordinare il restyling dello storico hotel che si presenta quasi totalmente rinnovato per la stagione 2023. Una nuova sfida che ha come obiettivo quello di riportare il Grand Hotel agli storici splendori e diventare il riferimento dell’hotellerie di lusso di altissima gamma dell’intera costa tirrenica.
La società, il gruppo
Il Grand Hotel Principe di Piemonte è stato acquistato nel 2020 da GB Invest Holding, una realtà imprenditoriale di grande visione che opera – con altre società di diversi settori- in Toscana e in tutto il mondo. Il Gruppo GB Invest ha completato, negli ultimi 5 anni, importanti investimenti in Toscana, con particolare riferimento al territorio della Versilia. Fra le altre, il Gruppo ha acquisito il Principe, l’Excelsior, l’ex Cinema Odeon, Villa Selene e Villa Blanc a Viareggio; Palazzo Andreotti a Pietrasanta, oltre a numerosi ulteriori immobili direzionali ed industriali. Ha inoltre acquistato e rilanciato il cantiere nautico Next, che produce yacht di lusso con i Marchi Maiora ed AB Yachts, tutti di Viareggio. Ha realizzato ulteriori importanti operazioni in altre aree della Toscana, fra le quali spiccano l’ex Ospedale Militare San Gallo a Firenze, che diverrà un 5 stelle lusso, ed il recupero della ex centrale a carbone dell’Enel a Piombino.