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Comune di Viareggio
domenica, Settembre 8, 2024

“Incanto Pucciniano. Ferruccio Pagni e il Club della Bohème”: i luoghi del Maestro dipinti dagli artisti a lui legati

E’ stata inaugurata a Villa Paolina a Viareggio la mostra “Incanto Pucciniano. Ferruccio Pagni e il Club della Bohème”: in tutto 42 opere, tra cui due ritratti di Giacomo Puccini, provenienti da prestigiose collezioni locali e nazionali, che celebrano Torre del Lago, i luoghi e le atmosfere Pucciniani, attraverso gli occhi degli artisti riuniti intorno al Maestro.

In modo complementare all’esposizione, nel foyer del Gran Teatro a Torre del Lago sarà allestita una sezione fotografica documentale dedicata alla storia del paese e al percorso artistico di Ferruccio Pagni e del Club della Bohème.

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Il progetto espositivo è stato promosso dall’Amministrazione Del Ghingaro, scaturito da una idea dell’Associazione Le nostre radici, sostenuto dal Comitato Promotore delle Celebrazioni Pucciniane, patrocinata dalla Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini e dalla Fondazione Festival Pucciniano, è corredata da un catalogo con i testi delle curatrici Claudia Baldi, Alessandra Belluomini Pucci e Gaia Querci e con approfondimenti di Giovanna D’Amia, Massimo Marsili e Umberto Sereni.

“Torre del Lago alla fine dell’Ottocento era un luogo ameno e quasi selvaggio, dominato dalla vegetazione rigogliosa del lago, dal padule, i canneti, le pinete, i canali, abitato da poche e isolate abitazioni – si legge nella presentazione della mostra sulla pagina Facebook del Comune di Viareggio – . Qui nei primi anni del Novecento intorno alla figura di Giacomo Puccini si riunì un gruppo di artisti che trovano nella natura e nel mondo incontaminato del lago, fonte di ispirazione per una pittura prevalentemente di paesaggio, predominata dal colore e da un sottile senso di malinconia. Il gruppo formato da Giacomo Puccini, Ferruccio Pagni, Raffaello Gambogi, Lodovico e Angiolo Tommasi, Francesco Fanelli, ai quali si aggiunsero presenze saltuarie come Lorenzo Viani e Plinio Nomellini, si riuniva nella “Capanna di Gambe di Merlo” e prese il nome di Club della Bohème dotandosi di uno statuto che sanciva il clima di amicizia, goliardia e spensieratezza che si respirava in quei luoghi”.

Nel corso degli anni alcuni autori hanno trattato il tema dei “Pittori del Lago” ed alcune rilevanti mostre sono state fondamentali per delineare l’atmosfera e il contesto culturale che si sviluppò intorno alla figura del compositore.

Come spiega l’amministrazione comunale, “la mostra ‘Incanto pucciniano. Ferruccio Pagni e il Club della Bohème’ nasce da una ricerca che vuole mettere in risalto per la prima volta la figura del pittore livornese Ferruccio Pagni (Livorno 1866 – Torre del Lago 1935), che fu il primo scopritore di Torre del Lago e che nel manoscritto e nel libro “Puccini Intimo”, seppe raccontare la storia irripetibile di una amicizia straordinaria, nata sulle sponde del lago, luogo ameno e “Turris eburnea”, capace di far confluire intorno al Maestro un gruppo di artisti che condividevano un’estetica fondata sul rapporto con la natura”.

“Il percorso espositivo – prosegue la presentazione della mostra – comincia proprio attraverso un viaggio visivo nelle opere di Pagni, suddivise in aree tematiche, che ci conducono nelle atmosfere di paesaggi incontaminati, dove la figura umana quasi scompare, alternando ai dipinti sia documenti fotografici che testi esplicativi. Le ultime due sale sono dedicate ai pittori del Club della Bohème: Francesco Fanelli, Raffaello Gambogi, i fratelli Tommasi, ai quali si unirono Lorenzo Viani e Plinio Nomellini, che tutti insieme delineano i caratteri di un’estetica diffusa nell’Italia tra la fine dell’Ottocento ed i primi decenni del XX secolo, capace di connettere in uno stesso sentire pittura, scultura e musica”.

“Nel formarsi del culto di Torre del Lago come Eden empireo – sottolineano gli organizzatori – un ruolo determinante ha avuto la pittura, costante nel comporre, a partire dal periodo della scoperta del suo paesaggio, l’immagine indimenticabile di una terra che rivelava, nella interpretazione che l’arte ne ha dato, una complessità di motivi culturali, sociali e non solo paesistici, davvero meravigliosa. Particolarmente nella pittura Torre del Lago manifesta, attraverso gli artisti che hanno vissuto con tanta intensità il luogo, quella trama fitta di pensiero e natura che ne costituisce la sua identità più profonda. L’amenità del territorio “tra l’alpe e il mare” produce una molteplice sequenza di “incantesimi” e di prospettive suggestive in cui la natura e la piacevolezza del paese divengono i soggetti prediletti”.

Info mostra

Villa Museo Villa Paolina / via Machiavelli, 2 – Viareggio

11 luglio 2024 / 12 gennaio 2025

Aperta tutti i giorni, dal martedì alla domenica dalle 18 alle 23. Lunedì chiuso

Info: tel. 0584 944580; mail: viareggiocultura@comune.viareggio.lu.it

(fonte: pagina Facebook del Comune di Viareggio)

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