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venerdì, Novembre 22, 2024

“La breve estate”, la storia di Goffredo deportato ad Aushwitz. Vera Paggi svela chi lo denunciò e anche un grande amore

La breve estate. Storia di Goffredo che nessuno potè salvare. Questo il titolo del volume di Vera Paggi (Panozzo Editore), che sarà presentato martedì 30 gennaio, alle 16:30, a Villa Argentina a Viareggio, e che fa parte dell’ampio calendario di eventi organizzati dalla Provincia di Lucca, dalla Scuola per la Pace e dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Lucca in occasione del Giorno della Memoria. 

L’autrice, che sarà presente all’incontro e dialogherà con Silvia Angelini, ha ricostruito la storia di Goffredo Paggi, trentenne ebreo toscano nato a Pitigliano, dapprima obbligato al lavoro coatto presso il Consorzio di Bonifica del Medio Valdarno e successivamente arrestato dai poliziotti del commissariato Santa Croce di Firenze. Paggi fu deportato ad Aushwitz, dove morì. In suo ricordo è stata installata una pietra d’inciampo, in via Ricasoli 24 a Firenze, dove aveva sede il Consorzio nel quale Goffredo lavorava come ragioniere e dove si trovava quel 7 dicembre del 1943.

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Grazie all’ampia documentazione rintracciata negli archivi giudiziari, a distanza di quasi 80 anni da quei tragici fatti, Vera Paggi ha riportato alla luce la storia, poco nota e forse dimenticata, del giovane ragioniere, interessata a scoprire e a svelare un trama di personaggi presenti nella sua vita, e ad individuare chi lo denunciò nel dicembre del 1943 alla polizia fiorentina, condannandolo alla deportazione l’estate successiva: la storia di un’estate che si trasformò in un inverno senza fine.

Vera Paggi, lontana parente di Goffredo, non solo ha svelato l’identità del delatore, rilasciato nonostante i sospetti, ma ha anche rivelato quella del dirigente del commissariato che presumibilmente dette l’ordine di arrestare il giovane ebreo. Questi, non solo non fu condannato, ma successivamente ricevette anche onorificenze e promozioni di carriera.

Il libro si snoda come un thriller nella vita di Goffredo, del quale l’autrice ricostruisce anche vecchie e nuove amicizie, fra cui quella con Anna Caterina: fra lei e Goffredo quell’estate divampò un amore breve ma intenso, che per lui durò una sola stagione, ma che per lei restò vivo per l’intera vita in quanto non riuscì mai a dimenticarlo.

Vera Paggi è stata giornalista Rai, cronista e autrice di documentari sulla storia del Novecento. Ha lavorato a l’Unità negli anni Ottanta e come cronista de La Repubblica; per quasi vent’anni a Rainews24 dove, tra dirette e inchieste, con i suoi documentari ha raccontato storie di ebrei e antifascisti, gente comune che ha fatto la Storia del nostro Novecento. Dal 2021 realizza i podcast di Storia/in Storia, un progetto di ricerca storica e culturale di cui è autrice. Vera Paggi ha pubblicato in passato Claudio una storia ritrovata (2003), Vicolo degli azzimi, dal ghetto di Pitigliano al miracolo economico (2013), Smart life (2016), Milena cara (2021). 

La presentazione è promossa in collaborazione con ANPI Viareggio e con l’Associazione Culturale “Terra di Viareggio”

Per informazioni relative a questo evento: 0584 1647600 e info@villaargentinaviareggio.it

Sempre nell’ambito del Giorno della Memoria, prosegue, intanto, la mostra «Disegna ciò che vedi – Helga Weissova da Terezin: i disegni di una bambina», allestita  a Palazzo Ducale, nella Sala Accademia I. 

La mostra, che resterà allestita fino al 21 febbraio, è aperta dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-18. Sono previste anche due aperture straordinarie sabato 27 e domenica 28 gennaio dalle 15 alle 18

Le scuole di ogni ordine e grado hanno la possibilità di visitare gratuitamente la mostra avvalendosi delle spiegazioni di una guida: per usufruire di questa opportunità, è obbligatoria la prenotazione.

Tutte le informazioni relative agli appuntamenti in programma e per le prenotazioni si può contattare la Scuola per la Pace della Provincia alla mail scuolapace@provincia.lucca.it o al numero 0583/417481.

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