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venerdì, Novembre 22, 2024

La memoria come antidoto alla violenza. La Versilia ha ricordato le vittime delle foibe. Appelli per la pace

La Versilia ha ricordato stamani (venerdì 10 febbraio) la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della complessa vicenda del confine orientale. Molte le cerimonie in occasione del Giorno del ricordo, istituito nel 2004 proprio per tenere accesa la memoria su una pagina drammatica della storia.

La cerimonia a Pontestazzemese (testo e foto dalla pagina Facebook del Comune di Stazzema)

Il Comune di Stazzema ha ricordato con una deposizione di una corona di alloro il Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe e l’esodo giuliano dalmata alla presenza del vicesindaco Alessandro Pelagatti. “E’ necessario conservare la memoria della pagina dolorosa delle foibe e dei tanti italiani che lasciarono le proprie case per fare ritorno in Italia – commenta il vicesindaco Alessandro Pelagatti – e tutte le vicende della Seconda Guerra Mondiale. Stazzema conosce il dolore della Guerra, lo ha pagato fortemente ed oggi è un punto di riferimento per le politiche della pace e del dialogo come testimonia la recente candidatura da parte del Ministero della Cultura a rappresentare l’Italia per l’ottenimento del Marchio per il patrimonio europeo. Oggi celebriamo questa giorno con una nuova guerra in Europa che ha seminato nuove stragi di civili inermi e nuovi esuli dalla guerra. Occorre quanto prima che la diplomazia si sostituisca alle armi: la pace ed il dialogo sono valori assoluti a cui tendere. Dal Parco Nazionale della pace lanciamo questo appello accorato”.

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Il ricordo delle vittime delle foibe a Seravezza

A Seravezza il presidente del consiglio comunale Marco Pellegrini e la consigliera Elena Luisi, capogruppo di Insieme, hanno deposto una corona di allora alla targa nel parco pubblico di Querceta dedicato alle vittime e agli esuli. Presenti alla cerimonia anche rappresentanti di Carabinieri, Polizia, Marina, Alpini e Guardia di Finanza.

“La storia ci esorta a tenere sempre alta la guardia – ha detto Marco Pellegrini – e per arginare certi fenomeni non bastano le forze armate ma serve lo scudo culturale, la sensibilizzazione e la presa di coscienza. Per questo la politica e la cittadinanza devono fare tesoro del passato per prevenire e arginare con decisione l’emergere di eventuali nuove avvisaglie”.

La consigliera Luisi ha ringraziato il presidente del consiglio e l’amministrazione comunale per l’invito alla cerimonia, trattandosi peraltro di uno spazio istituito nel 2019 a seguito di una mozione, presentata da lei stessa due anni prima, con la quale si chiedeva di dedicare uno spazio alle vittime delle foibe, essendo Seravezza – sino a quel momento – l’unico comune della Versilia che non ricordava questo dramma.

“Una strage che ha numeri spaventosi ma lo sarebbe anche si trattasse di poche decine di vittime – ha sottolineato Elena Luisi -, la storia per cinquanta anni si è quasi dimenticata di questa pagina che è un insulto all’umanità, una certificazione dell’arroganza dell’uomo. Sarebbe necessario lavorare molto sulle nuove generazioni, con il coinvolgimento delle scuole, per far sì che parole come vittime e martiri possano essere finalmente cancellate”.

La cerimonia di Pietrasanta

Con la deposizione di una corona d’alloro al monumento “L’unione per la vita”, installato in Largo Martiri delle Foibe e la benedizione impartita da Don Messias, l’amministrazione comunale di Pietrasanta ha reso il proprio omaggio alle vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. “Sono trascorsi ottant’anni – parola del sindaco, Alberto Stefano Giovannetti – e dobbiamo impegnarci ancora di più a conservare la memoria di questa tragedia. Senza memoria non si costruisce il futuro e non si evita che gli errori e gli orrori del passato si ripresentino. E non è un’ipotesi remota: pensiamo solo alla guerra che, ormai da un anno, semina morte e distruzione ai confini dell’Europa”.

Alle celebrazioni per il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004, hanno partecipato assessori e consiglieri comunali, autorità militari e membri di diverse associazioni del territorio versiliese.

La cerimonia sul ponte che attraversa la Fossa dell’Abate (testo e foto dalla pagina Facebook del Comune di Camaiore)

I Comuni di Viareggio e di Camaiore hanno celebrato insieme il Giorno del Ricordo, omaggiando la memoria dei Martiri delle Foibe. Alla posa della corona d’alloro, era presente anche il sindaco Marcello Pierucci. “Una giornata che ci ricorda l’importanza della pace e la necessità del dialogo – ha spiegato il Primo Cittadino di Camaiore -. Episodi di violenza umana che dobbiamo far sì che non accadano più e a cui contrapporre con sempre più forza la potenza della pace”.

Le cerimonie in ricordo di Alberto Picchiani (foto dalla pagina Facebook del Comune di Forte dei Marmi)

Forte dei Marmi ha reso ricordato le vittime delle Foibe e dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre, in particolare con un omaggio alla tomba del concittadino Alberto Picchiani, infoibato nel 1943 a Vines, al quale ha partecipato anche l’amministrazione comunale di Massarosa.

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