Domenica 17 dicembre, alle 16.30, l’Auditorium Simonetta Puccini di Torre del Lago ospita la presentazione del libro Rosetta Pampanini. Storica Butterfly (Tipografia Ancora, Viareggio 2023) della giornalista e critico musicale Lisa Domenici, pubblicato a cura dell’Associazione Amici del Festival Pucciniano e dedicato alla figura e alla carriera di Rosetta Pampanini, soprano dalla voce limpida e seducente, una delle più famose Madama Butterfly della storia.
L’evento si colloca nell’ambito delle iniziative organizzate dalla Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini in occasione del centenario pucciniano, ma celebra anche un’altra importante ricorrenza, quella dei cinquant’anni dalla morte della cantante lirica, avvenuta a Corbola, suo paese d’origine nel Polesine, il 2 agosto 1973. Un unico appuntamento per omaggiare il grande compositore e, nello stesso momento, una delle maggiori e più acclamate interpreti dei suoi capolavori.
Durante l’incontro, che vedrà la musicologa Gabriella Biagi Ravenni dialogare con l’autrice, saranno eseguiti alcuni brani musicali originali tratti proprio dalla celebre opera in cui Puccini racconta il dramma della giovane Cio-Cio-San, la “signorina farfalla” dal tragico destino.
Nata nel 1896, Rosetta Pampanini manifestò la sua attitudine al canto fin dall’infanzia. Debuttò nel 1920 al Teatro Nazionale di Roma come Micaela nella Carmen di Georges Bizet, ma ben presto fu notata da Arturo Toscanini, il quale rimase talmente incantato dalla sua voce che le propose di recitare nel ruolo di Madama Butterfly alla Scala di Milano. L’interpretazione, nel novembre 1925, fu un successo totale e portò la cantante all’apice del successo. Da quel momento la soprano calcò le scene dei teatri più prestigiosi in Italia e nel mondo, dal San Carlo di Napoli al Covent Garden di Londra, dal Theater an der Wien di Vienna fino a Chicago, cantando anche in La bohème, Turandot, Manon Lescaut e Tosca.
Fu la protagonista indiscussa delle prime due stagioni pucciniane a Torre del Lago, nel 1930 e nel 1931, nonché la prima a ricevere nel 1971 il prestigioso premio Puccini alla carriera. Un personaggio indimenticabile del mondo lirico, indissolubilmente legato alle eroine pucciniane, di cui il lavoro di Lisa Domenici ci restituisce un ritratto vivo e coinvolgente.