Le Edizioni Hop Frog stanno per iniziare la pubblicazione di una collana di storia del Novecento viareggino. Una collana agile e seria indirizzata agli amanti della storia cittadina ma non solo, perché il suo compito sarà, in primo luogo, divulgativo. Pillole di storia aperte a tutti coloro che vorranno conoscere avvenimenti, personaggi, storie del Novecento viareggino.
I curatori della collana sono Andrea Genovali e Franco Pocci. I Taccuini saranno pubblicati grazie alla ormai consolidata e importante collaborazione che le Edizioni Hop Frog hanno con le Edizioni L’Ancora di Mario Niccolai.
Sono già pronti per le stampe i primi numeri di questa collana dal titolo Il Pinuglioro – Taccuino di Storia del Novecento viareggino. I libri saranno acquistabili nelle librerie e in varie edicole della città, oltre che nel negozio Tutto Coppe in via Verdi e presso il Caffè Così Com’è in Via Machiavelli, in quest’ultimo caso per la consultazione. La speranza dei promotori è che “leggendo queste pagine nasca una curiosità, un anelito, un’esigenza di approfondire e conoscere meglio l’argomento trattato”.
Il primo taccuino uscirà a maggio ed è di Andrea Genovali. Intitolato “Levate loro le armi ma portiamoli a mangiare (Quando le donne di Viareggio si ribellarono)“, sarà dedicato alle donne viareggine che nel maggio 1920 furono la spina dorsale di una insurrezione rimasta unica in Italia durante tutto il Biennio Rosso 1919-1920. Un libro realizzato in 9 scene nelle quali si racconta la storia di quella insurrezione ma anche la condizione, la vita, i sogni e le speranze di una giovane donna, Marianna Genovali. Una storia che oscilla fra la cruda realtà economica, sociale e politica dell’epoca e i sogni e le speranze di una giovane donna che incarna i sogni emancipatori delle donne viareggine, appartenenti a classi sociali sfruttate, dei primi anni del secolo scorso. Un libro che chiude idealmente il ciclo delle Giornate Rosse di Viareggio curato da Genovali dal 2011 e che ha riportato – dopo quasi un secolo di oblio – quelle Tre giornate del maggio 1920 protagoniste della storia novecentesca di Viareggio e ad avere anche reso possibile l’intitolazione di un luogo pubblico, nel centro storico di fronte alla Torre Matilde, ad esso intestato.
