Promuovere le pari opportunità in campo istituzionale, politico, economico, lavorativo, sociale e culturale: questi sono stati gli scopi principali delle azioni della Commissione provinciale delle Pari Opportunità nel corso dello scorso anno e nei primi mesi del 2023.
«Quello appena trascorso – commenta la presidente della Commissione, Piera Banti (nella foto) nell’esporre l’attività al consiglio provinciale – è stato un anno che ci ha viste impegnate su diversi fronti. In primis abbiamo lavorato perché le donne abbiano una pari dignità nel mondo di lavoro e vi sia una rappresentanza di genere nei luoghi decisionali. Abbiamo, inoltre, promosso una sorta di evoluzione della comunicazione in un’ottica di genere e un’educazione alle relazioni di genere e promozione di una cultura paritaria, così come abbiamo partecipato e ci siamo fatte promotrici di reti e tavoli di lavoro, nonché di relazioni con associazioni e istituzioni su queste politiche. Un discorso a parte va fatto sulla violenza di genere, sulla prevenzione della quale la Commissione è fortemente impegnata da sempre e, anche in quest’anno, ha dato vita a iniziative sia di educazione, sia di sensibilizzazione, ma anche di potenziamento delle attività di prevenzione».
Entrando nel dettaglio, per quanto concerne le iniziative che riguardano il mondo del lavoro, queste hanno permesso di conoscere in modo più analitico la presenza delle donne nel mercato del lavoro locale e, al tempo stesso, di consolidare tale presenza, valorizzandone la partecipazione con particolare attenzione alla promozione di modelli innovativi di lavoro, orientati alla conciliazione dei tempi di vita personale e professionale, al benessere organizzativo e alla prevenzione e rimozione di fenomeni come il mobbing e le discriminazioni. «Ritengo molto importante l’impegno in questo ambito, poiché è qua che spesso le donne restano vittime di meccanismi di esclusione e segregazione sia verticale che orizzontale, ma anche di discriminazioni vere e proprie. C’è ancora tanto da fare, così come non deve calare l’impegno sulla conciliazione dei tempi di vita personale e professionale, altro settore che rimane uno dei maggiori ostacoli alla piena integrazione delle donne nel mercato del lavoro», spiega la presidente.
Per quanto riguarda la presenza delle donne nei luoghi decisionali, l’obiettivo è quello di un’equa rappresentanza femminile, perseguito richiamando l’attenzione di chi è responsabile a livello politico e istituzionale, al fine di individuare strumenti e azioni concrete per la realizzazione di una compiuta democrazia paritaria.
Sulla comunicazione in un’ottica di genere, la Cpo ha affrontato la tematica in modo sistemico, con il coinvolgimento diretto degli organi di informazione, delle istituzioni, della formazione e di tutta la cittadinanza, anche attraverso iniziative specifiche.
«E’ per noi fondamentale muoverci nell’ambito dell’educazione alle pari opportunità, con iniziative rivolte al mondo scolastico, a partire dalle scuole per l’infanzia, fino all’età adolescenziale, senza però trascurare la promozione di una cultura del rispetto e non lesiva della dignità della donna, anche nella popolazione adulta. Riteniamo, però, veramente importante che la cultura del rispetto delle pari opportunità sia qualcosa che viene assimilato fin da piccoli, in modo che divenga qualcosa di naturale nell’età adulta. Per questo abbiamo organizzato varie iniziative che vanno in questo senso, come incontri e convegni».
La violenza di genere, poi, è stata centrale nell’attività della Commissione: «Il fenomeno della violenza di genere si è rivelato ancora più subdolo e sommerso – spiega Banti – nel periodo della pandemia. Anche per questa ragione abbiamo organizzato iniziative indirizzate alla prevenzione e sensibilizzazione sul tema, stimolando l’evoluzione di una coscienza collettiva verso una reale cultura del rispetto e che, al tempo stesso, permetta l’individuazione di interventi da attivare con urgenza per contrastare il fenomeno nel nostro territorio, in una prospettiva di sollecitazione delle istituzioni competenti e in una logica di dialogo istituzionale costante e costruttivo sul tema».
Una particolare attenzione è stata posta sulla cosiddetta ‘violenza economica’ sulle donne, un fenomeno sommerso e poco studiato e conosciuto, ma che merita molta attenzione.
Tra le iniziative del 2023, la Cpo ha realizzato la campagna di distribuzione di sottobicchieri con il logo ‘Scegli di vivere, scegli di parlare’, partita in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) e proseguita nel tempo.
E’ stato, inoltre, effettuato un flashmob – denominato ‘orangemob’ dal colore arancio adottato internazionalmente come colore che identifica la lotta alla violenza contro le donne –, durante l’ultimo corso del Carnevale di Viareggio, che ha colorato di arancione l’evento. L’iniziativa potrà essere ripetuta anche in occasione di altre importanti manifestazioni del territorio.
«Proseguiamo, inoltre, nell’apertura di ambulatori di estetica oncologica nei tre presidi ospedalieri della provincia – dice la dottoressa Banti – poiché la malattia oncologica, per la paziente che la vive, rappresenta un cambiamento globale capace di incidere su tutte le dimensioni della sua vita. Per questo, l’estetica oncologica diviene importante e l’estetista oncologica è una figura con attestato di competenza nel trattamento di persone in terapia, con l’obiettivo di accompagnare la paziente per tutto il percorso terapeutico, intervenendo sui cambiamenti del proprio aspetto estetico. E, per realizzare questo, saranno creati spazi accoglienti, confortevoli e riservati, nei quali le pazienti non assoceranno l’ospedale a malattia e dolore, ma dove potranno concedersi momenti di benessere e relax, rafforzando la propria autostima e fiducia».
Altro importante obiettivo che la Commissione si è data è quello della prosecuzione della distribuzione di libri che raccontano storie libere da stereotipi sessisti, alle scuole materne e primarie della provincia, per favorire una cultura della parità, dell’uguaglianza di diritti e del rispetto delle identità fin dalla più tenera età.
«Anche nel corso del 2023 – dice Banti – portiamo avanti il progetto ‘Adotta una rotonda’, sulla scorta di quanto effettuato dal Comune di Lucca che ha intitolato alcune rotonde a delle donne del territorio. Abbiamo individuato alcune rotonde di competenza della Provincia nella Piana di Lucca, in Valle del Serchio e in Versilia che saranno dedicate ad altrettante donne del territorio che hanno avuto meriti speciali. Donne che hanno superato ostacoli, abbattuto barriere, sconfitto pregiudizi e stereotipi. Inoltre, floricoltori, aziende e privati potranno partecipare a una manifestazione di interesse per gestire lo spazio per tre anni: in questo modo, avremo spazi verdi sempre curati e mantenuti, mentre chi prenderà in gestione la rotonda potrà farsi pubblicità per mezzo di un cartello posto sulla rotonda. Infine, ma non certo aspetto secondario, questo progetto contribuirà a rendere ulteriormente bello e attraente il nostro territorio, riqualificando, in questo modo, spazi spesso dimenticati».
«E’ naturale che non possiamo affermare di aver coperto tutte le possibili aree di azione – conclude la presidente della Commissione, Piera Banti – ma pensiamo di aver proseguito nella costruzione di un percorso e che ci impegneremo a realizzare al meglio delle nostre possibilità che porteremo avanti per tutta la legislatura. Per questo siamo sempre aperte al confronto e auspichiamo che ci provengano anche dal consiglio provinciale segnalazioni di possibilità, necessità, idee e anche critiche, poiché siamo convinte che solo dal confronto possiamo, ciascuno nel proprio ambito, lavorare assieme per il bene comune».