“Non siamo soddisfatti dell’incontro che abbiamo avuto con il presidente Giani, pensavamo che venisse con delle soluzioni e invece ad oggi abbiamo capito che non c’è soluzione al problema. Per questo domani abbiamo deciso di organizzare una manifestazione con le barche al porto di Viareggio. L’inizio è alle ore 9. La gente è esasperata, facciamoci sentire”.
Così interviene Alessandra Malfatti, presidente della Cittadella della Pesca e consigliera di Confcooperative Fedagripesca Toscana, in seguito alla tragedia sfiorata al Porto di Viareggio, dove un peschereccio si è scagliato contro gli scogli.
“Con la protesta vogliamo far capire che la situazione è davvero difficile – ha aggiunto -. Ci sono persone che stanno perdendo il posto di lavoro. Serve una soluzione concreta sul problema dell’insabbiamento del Porto, l’area è ora pericolosa e quindi il problema di sicurezza è evidente”.
“Alla Regione faccio un appello – ha concluso Malfatti -. Prendiamoci qualche giorno per valutare ma poi troviamo una soluzione che sia concreta, che permetta di riacquistare l’operatività che abbiamo perduto”.
“La protesta è l’unica arma che ci rimane – si legge sulla pagina Facebook della Cittadella della Pesca – dopo che per due mesi abbiamo invano segnalato a chi di dovere che le condizioni dell’imboccatura erano del tutto incompatibili con la navigazione in sicurezza e che gli interventi messi in campo erano inadeguati e non risolutivi”.
“La tragedia sfiorata del Vincenzo Milù è solo l’ultimo e il più eclatante di una serie di episodi che si sono verificati a partire dalla mareggiata di novembre – prosegue l’intervento – : il lavoro in sicurezza è un diritto per i pescatori, non una gentile concessione di qualche ente. Per questo rivolgiamo un appello alla Regione: prendetevi pure un paio di giorni per ulteriori valutazioni ma poi trovate e mettete in campo una soluzione concreta, efficace e rapida per farci tornare a lavorare in sicurezza”.