25.7 C
Comune di Viareggio
giovedì, Giugno 19, 2025

Pronto intervento sociale, il servizio si estende alla zona Versilia. Consegnato agli operatori il numero verde unico

Cresce la rete del SEUS, il pronto intervento del servizio sociale. La Versilia è infatti la diciassettesima zona che entra a far parte del sistema. Si estende così progressivamente il servizio, che permette di fronteggiare H24 e 365 giorni all’anno le situazioni gravi come i casi di maltrattamenti familiari, violenze di genere, e le situazioni di estrema povertà e disagio.

Oggi nella sala di rappresentanza della sede del Comune di Viareggio si è svolta la consegna ufficiale del numero verde unico regionale

E’ bene evidenziare che si tratta di un servizio di secondo livello. Non viene cioè attivato direttamente dai cittadini ma a far partire le segnalazioni sono soggetti pubblici: servizi sociali territoriali, forze dell’ordine, dipartimento dell’emergenza urgenza sanitaria, altri servizi sanitari, soggetti del territorio che si trovino di fronte ad una situazione di emergenza-urgenza sociale personale o familiare. 

L’evento, che si è svolto nella sede comunale viareggina con un’ampia partecipazione di “addetti ai lavori”, è iniziato con la presentazione di un filmato di presentazione del nuovo importante servizio.

Sono seguiti i saluti del presidente della Conferenza zonale dei sindaci Bruno Murzi, della direttrice del Dipartimento dei Servizi Sociali Asl Toscana nord ovest Laura Guerrini, dell’attuale responsabile dell Zona distretto della Versilia Manuela Folena, di altri sindaci e assessori di Zona e di Cristina Corezzi della Regione Toscana (Direzione Sanità, welfare e coesione sociale – Settore Welfare e Innovazione Sociale).

Dopo un’introduzione ancora di Laura Guerrini e della referente SEUS per l’Asl Toscana nord ovest Marica Ghiri, il coordinatore tecnico-scientifico SEUS a livello regionale Andrea Mirri ha parlato di questa ulteriore tappa di avvicinamento all’obiettivo finale, che è quello di arrivare a una copertura totale del territorio regionale. 

Sono stati quindi presentati i componenti del gruppo operativo di emergenza sociale (GOES): Marica Ghiri, Gioiella Galli, Sara Consani, Valentina Landucci, Veronica Nassi, Elena Manfrini, Ombretta Severini, Alberto Letari, Francesco Fragale, Gianluca Vannucci, Concetta Vargas, Francesca Poleschi, insieme a Eleonora Biagini, RES Versilia, che ha anche approfondito i temi della sperimentazione operativa interna.

A spiegare il funzionamento della centrale operativa (COES) e delle unità territoriali (UTES) sono stati la local manager della Cooperativa Sociale Proges Antonella Rosa e la coordinatrice della COES e delle UTES (sempre Cooperativa Sociale Proges) Arianna Giannelli. Da evidenziare che le unità UTES saranno collocate in sedi territoriali e verranno attivate un po’ come avviene per il 118, in base alla disponibilità della squadra più vicina al luogo in cui è richiesto l’intervento. Visto il contesto emergenziale, una volta sul posto gli operatori lavoreranno esclusivamente per la “messa in sicurezza nell’immediato della persona” e non quindi per un progetto a lungo termine. 

Il momento clou dell’incontro di oggi è stato dunque quello della consegna ufficiale del numero verde a tutti gli operatori Asl e degli enti locali componenti la zona.

Nel corso della giornata si è parlato anche dell’esperienza della Zona distretto della Versilia su SEUS (è stata infatti fatta una sperimentazione prima di partire).

L’evento si è chiuso con un’esercitazione basata sulla simulazione di casi, sul nuovo processo di soccorso.

Il pronto soccorso sociale, che la Regione Toscana ha introdotto per prima,  si sta rivelando di grande utilità. Risponde infatti in maniera tempestiva ed adeguata a situazioni sociali gravi e improvvise, permettendo di integrare la risposta sociale con quella sanitaria e consentendo una continuità fondamentale tra l’evento che ha determinato l’intervento e la presa in carico dei servizi sociali.

Tra le motivazioni più frequenti per cui viene attivato il servizio ci sono esplosioni di alta conflittualità in nuclei familiari fragili, episodi di violenza e maltrattamento di donne o di persone anziane, manifestazioni di grave malessere in ragazzi e adolescenti, improvviso abbandono o stato di solitudine di persone non autosufficienti o gravemente disabili. In situazioni come queste, per le quali un intervento sociale è necessario e indifferibile, questo servizio garantisce l’attivazione tempestiva di un pronto intervento di sostegno per garantire una stabilizzazione della situazione, o per evitare un suo peggioramento o un rischio per l’incolumità della persona coinvolta.

Nel corso dell’incontro è stata sottolineata l’importanza della data del 19 giugno, che implica un cambiamento significativo nella gestione delle emergenze sociali.

Sono stati messi in rilievo anche l’entusiasmo e la passione del gruppo (GOES) che ha lavorato al progetto, credendo molto in quello che si stava predisponendo.

Related Articles

ULTIMI ARTICOLI