Cordoglio in Versilia per la tragica morte della dottoressa Barbara Capovani, aggredita venerdì scorso all’ospedale Santa Chiara di Pisa. Come noto è indagato per l’aggressione un suo ex paziente di Torre del Lago.
Il ricordo dei colleghi
“Barbara non c’è più e non ci abitueremo mai a questa perdita personale – scrivono i colleghi del Dipartimento per la salute mentale e dipendenze dell’Asl Toscana nord ovest – . Ma non c’è più neppure la grande professionista che era. Un vuoto, in entrambi i casi, che non si colmerà mai. Una grande mancanza per la città di Pisa e per la comunità sanitaria che rappresentava con tanta competenza, perché la dottoressa Barbara Capovani aveva una grande passione per la vita e per questo difficile mestiere; una donna sensibile e disponibile con tutti. Affrontava ogni questione, anche le più difficili, in prima persona, senza delegare. Aperta ai cambiamenti e sempre propositiva sul lavoro”.
“Alla famiglia di Barbara – concludono – , giungano la nostra vicinanza e il nostro lungo e profondo abbraccio, ma anche la promessa che ci impegneremo per raccogliere tutto quello che ha fatto per la psichiatria e per Pisa, donandolo, ancora una volta, agli altri”.
Cordoglio a Seravezza
Nel corso dell’incontro tra l’amministrazione comunale di Seravezza e il Comandate della Capitaneria di Porto di Viareggio, Alessandro Russo, è stata ricordata anche la figura della psichiatra Barbara Capovani, figlia del matematico quercetano Milvio, uccisa a Pisa da un suo paziente. Il sindaco Alessandrini, il comandante Russo e il presidente Pellegrini hanno ricordato, con commozione, la figura di questa apprezzata professionista, rinnovando il profondo cordoglio alla famiglia.
Proposta di legge del PD
Il PD Versilia in una nota si stringe intorno alla famiglia della compianta dottoressa Barbara Capovani, nativa di Viareggio. Nel ricordare le qualità umane di una persona, affabile e di indiscussa professionalità, il Partito Democratico chiede che “la politica tutta si interroghi sulle situazioni troppo spesso a rischio e dei difficili rapporti tra operatori del Servizio Sanitario, il loro impegno quotidiano, spesso profuso con senso di abnegazione e di dedizione ed il disagio mentale dei loro assistiti, chiedendo soluzioni adeguate per i medici che operano in ambulatori o in strutture di ‘frontiera’ troppo spesso esposti alle intemperanze dei loro assistiti e senza un valido supporto che garantisca sicurezza”.
“Chiediamo nello stesso tempo – prosegue la nota firmata dalla Segreteria territoriale del Pd Versilia, da Aldo Lasagna (responsabile Giustizia e legalità), Vincenzo Santoro (responsabile Sanità Welfare) e dalla Conferenza Donne Democratiche Versilia – che ci siano le adeguate risorse ed una diversa organizzazione per rimodulare la cura territoriale delle persone con problematiche psichiatriche talvolta affidate solo alle loro famiglie, soprattutto di quelle che hanno manifestato sintomi di pericolosità non gestibili solo con un approccio medico specialistico, ma necessitanti di percorsi e strutture a loro dedicate”.
Al riguardo il PD Versilia annuncia che “si farà promotore di un’iniziativa politica, che coinvolga i suoi parlamentari, per delle proposte di Legge finalizzate a garantire un adeguato rispetto delle condizioni in cui operano i sanitari preposti alla cura delle malattie psichiatriche e per monitorare le situazioni di maggior disagio e per una migliorare la presa in carico delle persone con malattia mentale e supportare le loro famiglie”.