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venerdì, Dicembre 27, 2024

Puccini, una vita da film. Martina e Guidi ripercorrono la biografia del compositore e il rapporto col cinema

Quella di Giacomo Puccini è stata veramente una vita da film. Per tutti gli episodi che ha vissuto nella sua esistenza: dalla povertà alla ricchezza, dal successo planetario alle stroncature dei critici, e poi amori, passione, tragedie, morti, processi, condanne, fughe… Ma quella del compositore lucchese è stata una vita da film anche perché in molti hanno voluto raccontarla, al cinema e alla televisione e soprattutto la sua musica è diventata la colonna sonora di tante celebri pellicole. 

Sabato 28 dicembre alle 17.30 all’Hotel Esplanade tutto questo verrà raccontato con nell’incontro che vedrà insieme la giornalista e scrittrice Rossella Martina, autrice della biografia “Giacomo Puccini Gloria e Tormento” che tanto successo ha riscosso quest’anno, e il giornalista, critico e esperto di cinema Umberto Guidi autore di una ricerca sul rapporto tra la musica del Maestro e la settima arte. Introduce Stefano Mecenate.

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Rossella Martina racconterà le vicende più appassionanti della vita di Puccini che si rispecchiano poi nelle sue opere più celebri: l’amore travolgente e sensuale con Elvira Bonturi che si rispecchia nella perdizione di Manon, i giorni di gioventù e miseria a Milano in Bohéme, Corinna e la sorte assai simile della dolce Butterfly, fino a Liù, la schiava in Turandot in cui Puccini sembra aver voluto ritrarre la sua giovane cameriera Doria Manfredi, morta suicida nel 1909.

Rossella Martina

Umberto Guidi svilupperà il tema del Puccini al cinema partendo dalle musiche pucciniane che addirittura venivano già usate quando l’autore era in vita per accompagnare i film muti. Il rapporto è continuato con i numerosi “film d’opera” e quindi con vere e proprie biografie di Puccini per proseguire ancora oggi con l’utilizzo delle melodie pucciniane come vere e proprie parti della colonna sonora di molti film.

Umberto Guidi

Un pomeriggio imperdibile che concluderà l’anno dedicato a Puccini nel centenario della morte ricordandone la straordinaria modernità che ha fatto sì che la sua opera fosse proprio un ponte di passaggio con il nuovo spettacolo di massa ovvero il cinema.
Ingresso libero.

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