Gli ospedali di Livorno e Versilia sono tra quelli a cui oggi (giovedì 16 gennaio), in una cerimonia che si è svolta nella sede della Regione Lombardia a Milano, la Fondazione Onda ha assegnato il Bollino Azzurro.
Questo riconoscimento viene conferito ogni anno agli ospedali italiani virtuosi nell’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico in ottica multidisciplinare, con focus sul tumore della prostata e alle complicanze funzionali postchirurgiche.
A ritirare il premio a Milano, a nome di tutti i colleghi dei due presidi ospedalieri è stata Cinzia Marchetti, referente di queste attività legate alla Fondazione Onda per l’ospedale Versilia, che, insieme alla sua omologa per Livorno Marzia Chellini, si è occupata della gestione del percorso.
Ad essere valutate nell’assegnazione del riconoscimento sono in particolare le prestazioni assicurate in ambito urologico, quindi all’interno delle strutture dirette da Maurizio De Maria (Livorno, è anche direttore d’area aziendale) e Sandro Benvenuti (Versilia).
Il Bollino Azzurro viene infatti assegnato considerando la presenza nell’ospedale di servizi di promozione della prevenzione della salute sessuale e riproduttiva maschile, di percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari per le problematiche uro-andrologiche, di servizi clinico-assistenziali dedicati al tumore della prostata e alle complicanze funzionali post-chirurgiche e ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e assistenza dei pazienti. Gli obiettivi sono invece quelli di migliorare l’accessibilità ai servizi erogati dai centri, di potenziare il livello di offerta terapeutica e diagnostica, di migliorare la qualità della vita delle persone con tumore della prostata e di promuovere un’informazione consapevole tra la popolazione maschile per garantire una migliore presa in carico del paziente.
“Si tratta di un importante riconoscimento a livello nazionale – evidenzia la direttrice generale dell’Asl Maria Letizia Casani – che certifica alla qualità dei nostri percorsi in ambito uro-andrologico. Ricordo che nel corso del 2024 la nostra Azienda si è dotata anche di un robot Da Vinci, molto evoluto dal punto di vista tecnologico e ideale per interventi mini-invasivi, attivo all’ospedale Versilia ma a disposizione di tutti i territori aziendali, utilizzato inizialmente proprio per interventi di tipo urologico (in particolare per tumori alla prostata). Il Bollino Azzurro è stato ottenuto grazie alle competenze, all’impegno, alla professionalità e alla disponibilità dei nostri operatori, che ringrazio di cuore. Contiamo che, dopo gli ospedali di Livorno e Versilia, anche altre nostre strutture possano presto entrare a far parte di questa cerchia di eccellenza. E’ comunque un’ulteriore conferma di come la nostra Azienda sia in grado di garantire servizi adeguati alle esigenze della cittadinanza”.
Sono 156 gli ospedali che oggi hanno ricevuto il riconoscimento da Fondazione Onda ETS nel quadro della seconda edizione del Bollino Azzurro, volta ad individuare i centri, partendo dal network di ospedali con il Bollino Rosa, virtuosi nei settori uro-andrologici.
Gli ospedali che hanno aderito all’iniziativa sono stati valutati da un apposito Advisory Board costituito da Fondazione Onda ETS, fra cui figurano i nomi di Carlo Bettocchi, Direttore USD di Andrologia e Chirurgia Ricostruttiva dei genitali Esterni, Azienda Ospedaliero Universitaria di Foggia – Ospedali Riuniti, Orazio Caffo, Direttore oncologia medica, APSS Trento Presidio Ospedaliero S. Chiara, Roberto Carone, già primario della Neuro-Urologia e Unità Spinale e Presidente Emerito, AOU Città Della Salute di Torino – Fondazione Italiana Continenza, Giario Conti, Segretario SIURO, e Rolando Maria D’Angelillo, Direttore U.O.C. Radioterapia del Dipartimento di Oncoematologia, Policlinico Tor Vergata di Roma.
La partecipazione all’iniziativa era aperta a tutti gli ospedali partendo da quelli del network Bollino Rosa di Fondazione Onda ETS. La valutazione delle 165 strutture ospedaliere candidate e la conseguente assegnazione del Bollino Azzurro da parte dell’Advisory Board a 156 di esse, erano legate alla compilazione di un questionario di mappatura articolato su 34 domande.
L’iniziativa è patrocinata da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), AIRO (Associazione Italiana di Radioterapia ed Oncologia Clinica), AURO (Associazione Urologi Italiani), Cipomo (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri), Europa Uomo Italia, Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), ROPI (Rete Oncologia Pazienti Italia), SIA (Società Italiana di Andrologia), SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie), SIU (Società Italiana di Urologia), SIUD (Società Italiana di Urodinamica), SIUrO (Società Italiana di Uro-Oncologia), con il contributo incondizionato di Boston Scientific.
“Questa seconda edizione del Bollino Azzurro, che ha visto la partecipazione di 165 strutture ospedaliere italiane, rinnova il nostro impegno nel coinvolgere sia la popolazione maschile che quella femminile sulle tematiche relative alla salute – afferma Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda ETS -. Rispetto alla prima edizione che era focalizzata sulla gestione multidisciplinare del tumore della prostata, ora, il Bollino Azzurro si è ampliato, ponendo l’attenzione alla salute uro-andrologica con un focus sul tumore della prostata e alle complicanze funzionali postchirurgiche. I centri che hanno ottenuto il Bollino costituiranno una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose e offriranno alla popolazione l’opportunità di essere correttamente informata attraverso campagne di comunicazione mirate e di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”.
“È la seconda tappa di un percorso culturale – commenta Giario Conti, segretario SIURO – che si propone di creare reti multidisciplinari e multiprofessionali per affrontare i molteplici aspetti della salute uro-andrologica, integrando l’aspetto della prevenzione e della cura, con un focus particolare sul carcinoma della prostata, con quello della valutazione delle possibili complicanze dei trattamenti e sul percorso riabilitativo. La conservazione della qualità della vita legata alla malattia rappresenta un obiettivo di grande interesse, che coinvolge il paziente, le figure professionali che si occupano di lui e tutti i caregiver, coniugi e famigliari in primis. Per questo si è posto l’accento sulla forte valenza culturale e formativa del processo, che dalla nascita ad oggi ha avuto un’espansione per cerchi concentrici: è necessario sviluppare un linguaggio comune, prima di tutto fra le sempre più numerose figure professionali coinvolte, e creare modalità di comunicazione innovative capaci di offrire risposte concrete, informazione, supporto, attenzione alle persone. In una parola dei team multiprofessionali veri che agiscano in reti e strutture efficienti e organizzate. La strada da fare è senza dubbio lunga ma l’entusiasmo con cui i centri hanno aderito e lo sforzo che stanno mettendo in campo induce ad essere ottimisti”.
“Dal 2021 – conclude Claudio Talmelli, presidente di Europa Uomo Italia – il Bollino Azzurro, grazie alla lungimirante iniziativa della Fondazione Onda ETS, è uno strumento importante di orientamento nella scelta della struttura di cura per gli uomini che affrontano un tumore della prostata e per i loro famigliari. Oggi, a poco più di due anni dalla Raccomandazione europea sullo screening del tumore prostatico e alla vigilia dell’istituzione di un programma nazionale di screening di popolazione gratuito del primo cancro maschile, i tempi sono maturi perché sia lo stesso Ministero della Salute a fornire linee guida nazionali, vincolanti per i Sistemi sanitari regionali, sui centri multidisciplinari dedicati al tumore della prostata. È questo uno degli obiettivi prioritari della nostra azione di advocacy”.