Siccità da bollino arancione, per dirla con la terminologia utilizzata comunemente per definire le condizioni meteo, nel territorio gestito della Toscana del nord da Gaia S.p.A. “Una situazione certamente critica – spiega il gestore idrico – , con un 60% in meno di precipitazioni rispetto alla media storica di periodo del precedente decennio, che hanno ridotto la risorsa idrica disponibile già del 30% rispetto a quella di pari periodo di anni nella norma. In questo quadro risulta essenziale monitorare quotidianamente la situazione, come sta facendo il Gestore idrico Gaia, i cui tecnici ogni giorno controllano i livelli delle principali fonti di approvvigionamento in rete, e sono impegnati ad effettuare proiezioni a breve termine, studiando approcci strategici rispetto ad ogni criticità, per scongiurare il rischio di veder colorare di rosso l’emergenza idrica 2022”.
“Da più di sei mesi subiamo gli effetti di una notevole scarsità di precipitazioni, che ci fanno ripiombare agli anni più critici della storia recente che sono stati il 2012 e il 2015 – afferma il presidente di Gaia S.p.A. Vincenzo Colle – . Regioni vicine a noi, come l’Emilia Romagna, stanno dichiarando lo stato di emergenza: in Toscana in questo momento possiamo dire di essere in uno stato molto serio di allerta e dobbiamo fare il possibile per scongiurare futuri rischi, attenzionando tutto il territorio con particolare riguardo alle zone montane che evidenziano le criticità maggiori, ma anche alle aree che stanno già accogliendo importanti flussi turistici, come la costa. Stiamo lavorando per mitigare i possibili fenomeni di emergenza idrica per la stagione estiva, intervenendo preventivamente per preparare al meglio gli acquedotti alle condizioni di maggior stress. Nello specifico, stiamo conducendo operazioni di rilevamento e riparazione di perdite e predisponendo collegamenti temporanei per affrontare l’eventuale emergenza”.
Nello specifico della Versilia, “monitoriamo costantemente lo stato della falda acquifera al Campo Pozzi Frati ma al momento conserva ancora un certo margine sui livelli di guardia – ha concluso Colle – . L’invito è anche alla coscienza collettiva: ciascuno con le proprie abitudini può avere un peso importante, preservando il più possibile l’acqua ed evitando gli usi impropri. Siamo sicuri che i nostri utenti siano molto sensibili su questo tema e sapranno portare il proprio contributo al superamento di questo periodo”.