Stamattina presidio di protesta indetto dal sindacato autonomo Fials all’esterno della struttura ospedaliera di Lido di Camaiore, per esporre le criticità rilevate sul fronte amministrativo, sanitario e gestionale del settore. Erano presenti i sindaci di Forte dei Marmi, Pietrasanta e Seravezza. Il segretario del Fials Versilia, Daniele Soddu, ha chiesto un consiglio comunale congiunto per analizzare le problematiche della sanità versiliese.
“Sono qui a rappresentare la gratitudine e la vicinanza della comunità di Pietrasanta ai lavoratori e alle lavoratrici dell’ospedale unico della Versilia – ha dichiarato Alberto Stefano Giovannetti, sindaco di Pietrasanta – . Ma anche per ascoltare e capire, in modo da portare indicazioni chiare e utili, per loro ma anche per gli utenti della nostra struttura sanitaria, al tavolo con direzione sanitaria e regionale. La popolazione della Versilia quasi triplica in estate, il Covid non ha ancora mollato la presa, le unità di assistenza domiciliare attivate durante la pandemia sono state ‘sciolte’, il che comporta un aggravio ulteriore sul pronto soccorso degli ospedali. Eppure, vediamo che la direzione Asl decide di ‘rimescolare le carte’ proprio a fine giugno. Abbiamo bisogno di una gestione più presente alle necessità del territorio, che sono quelle dei lavoratori ma anche degli utenti, cittadini e ospiti. Siamo noi sindaci, i primi tutori della salute della nostra comunità e non possiamo restare a guardare mentre altri decidono per noi”.
“Registriamo un atteggiamento da parte della direzione Asl – ha aggiunto il sindaco di Seravezza Lorenzo Alessandrini – che tende allo smantellamento e che avverto come pericolosamente simile a quello che circolava anni fa, quando vennero chiusi quattro ospedali che, a forza, di depauperarli di energie e di forze, di personale e di servizi, allora sembrò quasi conveniente sopprimerli. Purtroppo le cose sono state messe in modo tale che noi sindaci possiamo solo rappresentare le istanze, senza poter intervenire direttamente nella gestione. Restiamo comunque in uno stato di allerta generalizzata e vedremo come procedere, a partire per esempio dalla convocazione un consiglio comunale unico”.