Le associazioni Amici della Terra Versilia e Legambiente Versilia hanno inviato una lettera al sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro e per conoscenza al presidente del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli Lorenzo Bani, con l’invito a non procedere nel progetto di realizzare una serie di interventi di manutenzione del percorso di attraversamento della Riserva della Lecciona, tra le Marine di Levante e di Torre del Lago, in quanto lo ritengono in contrasto con le finalità di conservazione dell’area, ricadente nella Riserva naturale della Lecciona.
“Il progetto in questione – scrive Riccardo Cecchini per conto delle due associazioni – è concepito con l’intento di migliorare la scorrevolezza e rendere più agevole il percorso per le biciclette, il che si presume porterà un numero maggiore di presenze all’interno della Riserva. Considerato che l’eccessivo disturbo antropico è annoverato tra le principali criticità per la sua conservazione (vedi scheda rete Natura 2000 SIR-pSIC-ZPS 61 ‘Dune di Torre del Lago’), è possibile presumere che ciò avrà ripercussioni negative su habitat e specie ivi presenti, tutelati dalla Direttiva Habitat nonché dalla Direttiva Uccelli, per i quali è contemplato un regime di tutela particolare”.
Le associazioni al riguardo richiamano “il parere emesso dal Comitato Scientifico del Parco nella seduta del 16 ottobre 2009, tuttora valido, che così recita: ‘Il Comitato ritiene che ogni progetto teso a facilitare la frequentazione di ambienti fragili – come quelli ecotonali della Riserva della Lecciona – sia negativo, in quanto altera gli equilibri ecosistemici dei luoghi; pertanto reputa che il percorso in oggetto vada gestito solo nell’ottica di non favorire o di ridurre la frequentazione antropica. Il Comitato, inoltre, coglie l’occasione per ribadire l’importanza di questo ecosistema costiero, sempre più raro e minacciato in tutta la regione mediterranea’”.
Infine ricordano che “le Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Gestione Macchia Lucchese, all’art. 19.1 punto 9, prevedono il parere obbligatorio del Comitato Scientifico per tutti gli interventi nelle aree di riserva”.