Roberto Benigni, Francesco Nuti, Leonardo Pieraccioni, Alessandro Benvenuti, Massimo Ceccherini, Giorgio Panariello e molti altri: sono i “maledetti toscani” del cinema, gli alfieri di una comicità corrosiva e dissacrante che ha conquistato le platee. “Il cinema comico toscano” è appunto il titolo della conferenza che inaugurerà un nuovo ciclo di incontri sul cinema italiano organizzato dall’Associazione L’Uovo di Colombo. L’appuntamento è per martedì 24 ottobre alle 21, nella sede di via Matteotti 180 a Viareggio (ingresso libero).
Dopo il cinema di Francesco Rosi e gli incontri sul linguaggio cinematografico, prende il via così una nuova serie di conferenze dedicate al grande schermo.
Secondo un’interpretazione generalmente accettata il cinema comico toscano ha una data d’inizio, il 1975, e un padre nobile: Mario Monicelli. E’ con il film “Amici miei”, infatti, che l’aggressivo umorismo toscano, fino ad allora guardato con sospetto, diventa di gran moda. Il successo del film spiana la strada a una generazione di nuovi comici che spesso arrivano a dirigersi da soli.
Sarà una chiacchierata semplice, condotta con approccio divulgativo, su un tema che ha dimostrato di interessare il pubblico di ogni età. Il giornalista Umberto Guidi avrà il compito di sviluppare l’argomento.
