“Se, come spero, andrà in porto il programma nazionale per le celebrazione del 100° anniversario della morte di Giacomo Puccini – ci ha detto l’artista Marco Dolfi – , ho intenzione di allestire una grande mostra per questo eccezionale avvenimento. Ovviamente a Viareggio spero di poterla fare nella Villa del Maestro al Marco Polo e poi, ovviamente, a Lucca dove è nato”. Queste sono state le prime parole che il noto pittore viareggino ci ha detto nel corso dell’incontro che abbiamo avuto sulla sua attività passata e futura, visto e considerato che per sua ammissione guarda sempre in avanti, anche se ha un passato di tutto rispetto e sotto certi aspetti addirittura contro corrente.
Infatti su questo aspetto del suo lavoro, che oggi si sviluppa per settori ed elogiando soprattutto il disegno, ha poi proseguito che contrariamente a molti suoi colleghi passati dalla tradizione pittorica italiana al futurismo, da questo è partito per poi arrivare a reinserirsi in questa tradizione che fino ad oggi in Italia gli ha dato tante soddisfazioni.
Dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Carrara e poi l’Accademia della stessa città nel ramo della scultura, ha infatti svolto numerosi lavori che non gli impedissero di dipingere e disegnare nell’arco del giorno. “Ho fatto persino il bagnino pur di avere mesi a disposizione per dedicarmi alla mia passione, per poi – vincendo un concorso statale – diventare insegnante prima presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, quindi di Sassari e infine di Carrara nella cattedra di disegno. Sono così tornato alle origini dei miei studi, ma questa volta dietro la cattedra. Non poteva essere altrimenti per uno studente che alle medie prendeva tre in matematica e otto in disegno”.
Il primo approccio con la pittura di Marco Dolfi lo abbiamo avuto nel 2018 quando nelle sale di Villa Argentina vi espose una lunga serie di ritratti fatti a famosi personaggi di Viareggio, e non solo, che ci colpì soprattutto perché i loro volti, ritratti su tela nei loro specifici tratti essenziali, impressionavano per la loro espressione, primo fra tutti quello di Lorenzo Viani colto nella sua inconfondibile caratteristica. L’ultima ovviamente è avvenuta l’anno scorso a Villa Paolina per la mostra dedicata a Percy B. Shelley nel 200° della morte, il cui corpo, naufragato nel Golfo dei Poeti, venne straccato dal mare proprio sull’arenile prospiciente la villa stessa.
Pittore disegnatore litografo, Marco Dolfi ha esposto in tutta Italia aggiudicandosi numerosissimi premi, e tutt’ora dipinge e disegna nel suo studio di via Tabarracci. “Spero proprio di trovare la strada giusta – questa la frase conclusiva del colloquio – per potere allestire per tempo la mostra su Puccini perché ho un forte desiderio di poterla fare”.
Mario Pellegrini