Tosca è certamente l’opera più drammatica di Puccini, crudeltà e sadismo fanno da sfondo alla storia d’amore e di morte ambientata a Roma nel 1800. Un melodramma che finisce in una tragedia: muore il fuggiasco, muore il cattivo Scarpia, muore il pittore ed infine muore Tosca suicida.
Al Festival Puccini 2022 sarà presentata con l’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma che porta la firma di Pier Luigi Pizzi e che vedrà sul podio dell’Orchestra del Festival Puccini l’affidabile bacchetta di Enrico Calesso. Pizzi, uno dei più grandi registi del melodramma che firma anche scene e costumi compie uno spostamento temporale, per cui dalla Roma in età napoleonica si arriva all’Italia di fine anni Trenta.
“Di questo momento storico ho sfruttato le tensioni politiche, l’arroganza del potere- dichiara Pizzi- nelle opere di Puccini non c’è nulla da inventare. Tutte le opere di Puccini sono di estrema chiarezza: ad ogni gesto corrisponde un preciso momento musicale. E bisogna rispettare il suo stile di scrittura così pieno di dettagli preziosi. Ma si può immaginare di vestire i personaggi in maniera diversa, di collocarli in epoche diverse, lasciando alla base la chiarezza assoluta del racconto”
Per la sua Tosca Pizzi, veste i personaggi con abiti anni Trenta e le guardie papaline con divise fasciste. Un approccio con cui Pizzi denuncia qualsiasi forma di totalitarismo che porta gli uomini al potere ad abusi verso il prossimo. “Mi interessava il tema del potere in mano a personaggi come Scarpia. Questo non vuole essere provocatorio, ma è uno spostamento d’epoca che permette di situare l’azione in un clima più dimesso”, spiega Pizzi. “Tutto si svolge nella dimensione di un dramma borghese all’italiana, con le tensioni che si creano in presenza di un governo totalitario”, e Tosca, non è assolutamente “una vittima” ma una donna che decide il suo destino con freddezza, ha la stessa statura di Scarpia e combatte contro l’arroganza del potere nella Roma degli anni Trenta. Sul podio, alla guida di un cast di grande spessore il Maestro Enrico Calesso: Floria Tosca sarà interpretata dal soprano Karine Babajanyan, che sostituisce la collega Aksenova che ha dovuto rinunciare per una improvvisa indisposizione mentre nei panni del pittore Mario Cavaradossi Ivan Magrì e nei panni del perfido Scarpia il grande baritono Roberto Frontali. A COMPLETARE IL CAST Cesare Angelotti William Corrò Il Sagrestano, Giulio Mastrototaro, Spoletta Shohei Ushiroda, Sciarrone Alessandro Ceccarini, Un carceriere, Ivan Caminiti, Un pastorello.
Carola Finotti Light designer e Assistente alla regia, Massimo Pizzi Gasparon Assistente costumista Lorena Marin Maestro del coro Roberto Ardigò Maestro del coro voci bianche Viviana Apicella
Guida all’ascolto
Nel Giardino del Teatro (spazio incontri) prima dello spettacolo dalle ore 20.00 a cura di “Amici del Festival Pucciniano”
Biglietteria&Informazioni – Fondazione Festival Pucciniano Tel. 0584359322/ticketoffice@puccinifestival.it. Biglietti da € 169 a 19,50 – Tosca replica il 29 luglio e 13 e 26 agosto