La pediatra della struttura di Neonatologia e Pediatria dell’ospedale Versilia Chiara Centenari è stata chiamata a discutere sul “Blocco puberale nell’adolescente con disforia di genere” al 79° congresso della Società Italiana di Pediatria che si è svolto nei giorni scorsi a Firenze.
La sessione ha fatto registrare una grande partecipazione. La dottoressa Centenari ha infatti parlato in una sala affollatissima, a testimonianza della rilevanza dell’argomento per gli oltre 2.000 pediatri italiani che prendevano parte all’evento.
La “disforia di genere” è il malessere psico-fisico e il conseguente disagio sociale percepito da un individuo che non si riconosce nel genere (maschile o femminile) assegnato alla nascita in base al sesso biologico. Questi adolescenti hanno un’identità di genere, cioè una percezione intima del proprio genere, non congruente con il loro sesso biologico e vivono con estrema sofferenza e senso di inappropriatezza i cambiamenti dei loro corpi indotti dalla pubertà. Questa condizione se non correttamente gestita si associa a profondo stress, ansia, depressione, isolamento, abbandono scolastico e aumentato rischio di suicidio, e sta giustamente ricevendo sempre più attenzione nel mondo medico e pediatrico in particolare.
Chiara Centenari è stata invitata ad approfondire questa tematica in quanto membro della Commissione “I Diritti dei Bambini” della Società Italiana di Pediatria, che si occupa di garantire a questi adolescenti, appartenenti a minoranze di genere e sessuali, un equo accesso alle cure. “Proprio nei giorni in cui si parla di violenza di genere – spiega l’Asl Toscana nord ovest – è bene sottolineare quanto ancora le donne, così come le minoranze omo e transessuali, siano più soggette a violenza psicologica e fisica, purtroppo spesso già in famiglia e poi nella società. Questo compromette il potenziale di benessere e crescita di questi adolescenti, che vanno quindi correttamente sostenuti anche attraverso percorsi medici. Fortunatamente in Toscana il Centro per l’incongruenza di genere dell’ospedale Careggi di Firenze rimane un punto di riferimento per i pediatri e per le famiglie, appunto per l’invio e per la presa in carico di ragazzi e di ragazze con disforia di genere. Con la sua esperienza decennale il centro fiorentino si conferma quindi come fiore all’occhiello, tra i pochi punto di riferimento a livello nazionale per queste condizioni, a cui tutte le strutture ospedaliere e territoriali toscane si possono rivolgere”.
Nel corso del congresso è stato anche eletto il nuovo presidente nazionale della Società Italiana di Pediatria, Rino Agostiniani, responsabile dell’area omogenea di Pediatria dell’Azienda USL Toscana Centro.