Approvato con 14 voti favorevoli e 9 contrari il bilancio di previsione 2024/26. “Un bilancio che si caratterizza per essere fondato su criteri di solidità, trasparenza e prudenza – ha detto l’assessore Laura Servetti presentando l’atto – . Prudenza rappresentata, solo per fare alcuni esempi, dal fondo crediti dubbia esigibilità pari a oltre 85 milioni di euro (circa l’85% del totale dei crediti) e dal fondo contenzioso che supera i 6 milioni. A ciò si aggiunga l’accantonamento di somme finalizzate a nuove assunzioni per garantire il necessario turn over ed il raggiungimento di tutti gli obiettivi di mandato”.
“E poi una visione strategica con investimenti milionari sulle grandi opere e una programmazione triennale sulle manutenzioni delle strade e dei marciapiedi – continua Servetti – . Nel bilancio viene sviluppata un’idea di cultura che superi i confini del territorio e ponga Viareggio al centro del panorama nazionale, vengono mantenute inalterate le aliquote sui tributi e rilanciato il tessuto economico delle piccole e medie imprese. Senza dimenticare il sociale, con forti investimenti per sostenere chi ha più bisogno e mantenere alto il livello di assistenza”.
Entrando nel merito: gli investimenti programmati per il 2024 e per gli anni successivi, ammontano a 20 milioni l’anno, 15 milioni invece sono solo per il sociale. E poi la Cultura, il Turismo, lo Sport: con un’imposta di soggiorno ritornata ai numeri del 2019, prima della pandemia, interamente destinata alla promozione della Città.
“C’è poi un forte calo dell’indebitamento dell’Ente che ha restituito interamente ed anticipatamente il mutuo erogato per il dissesto e continua ad avere un livello di tesoreria molto alto. Da sottolineare infatti la cassa di oltre 60 milioni, tenendo conto della restituzione integrale del mutuo richiesto al Ministero (un totale di 33 milioni) a parziale copertura del dissesto. Ringrazio gli uffici perché hanno lavorato bene – conclude l’assessore – e hanno consentito di portare in approvazione il bilancio entro fino anno, consentendo così una programmazione adeguata senza dover ricorrere all’esercizio provvisorio”.