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venerdì, Novembre 22, 2024

Tirreno-Adriatico, non solo sport: un’occasione d’oro per la promozione turistica di tutto l’anno

Non solo Lido di Camaiore ha abbracciato i quasi duecento corridori impegnati nella Tirreno-Adriatico: la breve corsa a tappe di primavera che dal 2015 – dopo il crepuscolo del gran premio ‘Città di Camaiore’ – è l’evento che il Comune ha utilizzato come surrogato per saziare la fame di ciclismo degli sportivi locali. Ma non è solo lo sport che merita di essere sottolineato nella kermesse odierna che tocca Lido di Camaiore e dintorni. Lo sport c’è. C’è anche, e soprattutto da più punti di vista, quella promozione turistica che per una zona che vive di turismo è un veicolo indispensabile per arrivare il più lontano possibile, presentando un prodotto ‘ambiente & territorio’ in grado di intercettare i gusti del pubblico, italiano e straniero, interessato alle vacanze. E non solo.
D’accordo, il mondo esce da due anni difficili. Per giunta, quando la curva pandemica ha imboccato la discesa, c’è stata una nuova impennata di preoccupazione e di dolore profondo per la guerra vera e non solo a parole, sta tragicamente interessando l’Est europeo. Ma pensando positivo, sperando che quanto prima quanto meno le parole “accordi di pace” prendano il sopravvento, è necessario pensare a presentare Viareggio e la Versilia nella condizione migliore per i vacanzieri che verranno. Riusciranno in questo intento, gli imprenditori del comparto turistico, albergatori, balneari e commercianti in ordine rigorosamente alfabetico? Lo vedremo cammin facendo.
Un fatto è certo: è da sabato pomeriggio che la carovana della Tirreno-Adriatico (la stessa che fra due mesi si metterà in moto per il Giro d’Italia) si è acquartierata in zona. Con tutto quel consegue: in periodi di bassa stagione questi eventi sono manna dal cielo per chi vive e lavora nel turismo. Peccato, che rispetto al passato, la fascia costiera da Torre del Lago a Forte dei Marmi, non sia più riuscita ad intercettare con offerte vantaggiose le squadre che spesso a cavallo della fine dell’anno vecchio e l’inizio di quello nuovo scelgono località turistiche con un clima temperato per svolgere il periodo di preparazione in vista dell’inizio della stagione ciclistica e in particolar modo delle classiche di primavera, dalla Milano-Sanremo alle spettacolari gare di un giorno in Belgio e Olanda. Venticinque anni fa c’erano 7-8 squadre di primo piano nel panorama internazionale che alloggiavano fra Viareggio e Forte dei Marmi. Ora, al massimo solo una. Peccato. Con tutto quel che significa in termini economici e di visibilità mediatica: è vero che ad un certo pubblico, i corridori in bicicletta fanno venire l’orticaria e mettono sotto pressione in sistema nervoso ma è altrettanto vero che questa zona – a detta di molti direttori sportivi – presenta un dedalo di strade e anche di brevi salite che ben di modellano sul tipo di preparazione da svolgere per le prime gare della stagione. Peccato non essere riusciti a modellare – in questo caso con un’intesa sovracomunale di enti e associazioni di categoria – un’offerta in grado di rispondere alle esigenze delle squadre del circuito World Tour, sempre più espressioni di colossi multinazionali dell’economia globalizzata.
Siccome tutto scorre e le mode passano, questo nuovo appuntamento con la Tirreno-Adriatico, potrebbe diventare se adeguatamente sfruttato dagli operatori del settore turistico per predisporre nuove offerte per il futuro. Sarà possibile cogliere questa opportunità? Oppure una certa qual rassegnazione (“siamo sconfitti in partenza: altre località della Spagna e della Francia propongono offerte più vantaggiose delle nostre…”) continuerà ad avere il sopravvento?Giovanni Lorenzini

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