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lunedì, Aprile 14, 2025

Addio a Giorgio Giannelli: partigiano, giornalista, scrittore e politico. “Coniugò memoria storica e impegno civile”

Cordoglio a Forte dei Marmi e nell’intera Versilia per la scomparsa all’età di 98 anni di Giorgio Giannelli, figura di spicco e memoria storica del territorio, venuto a mancare simbolicamente proprio nel Giorno della Memoria.

Nato a Forte dei Marmi il 3 dicembre 1926, Giannelli è stato partigiano, giornalista, scrittore e politico. Una vita dedicata alla lotta per la libertà, alla cultura e al sociale. Durante la Resistenza partecipò alla liberazione della Versilia, contribuendo a evitare il cannoneggiamento del centro storico di Forte dei Marmi.

Giornalista parlamentare per 30 anni e direttore di numerose testate, tra cui “Versilia Oggi”, ha collaborato con figure di spicco come Sandro Pertini e Pietro Nenni. È stato il primo giornalista italiano a denunciare il fallimento della campagna antipoliomielite, avviando una svolta che portò allo sradicamento della malattia in Italia.

In Versilia, il suo impegno è stato fortissimo, nella cultura con la creazione del Circolo culturale Il Magazzino, nella difesa per il mantenimento delle tradizioni, come la creazione del Palio dei Bagni e, e nel sostegno a progetti come la strada per Sant’Anna di Stazzema e il riconoscimento della Medaglia d’Oro al valore militare per il paese martire. Ha partecipato alla vita politica di Forte dei Marmi come consigliere comunale dal 1993 al 1997.

Commendatore al merito della Repubblica Italiana, insignito di tre medaglie d’oro per il suo straordinario impegno civile, Giorgio Giannelli lascia un’eredità di valori e amore per la libertà, che ha sempre cercato di trasmettere alle generazioni future.

Giannelli ha dedicato gran parte delle sue opere alla sua terra, dimostrando un profondo legame con la storia, la cultura e le vicende della Versilia. Tra queste “La Bibbia del Forte”,  il monumentale “Almanacco Versiliese”, in più volumi, pubblicato tra il 2001 e il 2010, il “Dizionario Versiliese”, e quelle di carattere storico come “La Versilia in camicia nera”, “Versilia Era Fascista”, “La Versilia rivendica l’Impero”  e “La Versilia ha vinto la guerra, Versilia, la trappola del 1944”, “Versilia, la strage degli innocenti”  e “Sant’Anna l’infamia continua”, contribuendo alla memoria storica di eventi tragici e significativi.

“Forte dei Marmi perde oggi una figura unica, capace di coniugare memoria storica e impegno civile – affermano il sindaco Bruno Murzi, l’Amministrazione Comunale e tutta la comunità di Forte dei Marmi – . Con profonda gratitudine lo ricorderemo per il suo straordinario contributo al nostro territorio e alla nostra storia, affinché il suo esempio resti vivo nella comunità. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia in questo momento di dolore.”

Cordoglio anche dall’amministrazione comunale di Stazzema. “È stato un uomo che nel corso della sua attività ha sempre tenuto lo sguardo rivolto a tutta la Versilia – ha commentato il sindaco Maurizio Verona sulla pagina Facebook del Comune – , rivolgendo una attenzione e una narrazione profonda che non si è mai limitata soltanto alla costa versiliese. Appena fui eletto sindaco andai a trovarlo nella sua abitazione di Roma, poco prima del suo ritorno in Versilia: fu l’occasione per dedicarmi con lui ad un lungo confronto”.

Anche l’assessore alla cultura e alla pubblica istruzione di Stazzema, Anna Guidi, ha voluto lasciare un ricordo di Giannelli che conosceva personalmente: “Se ne va un uomo tenace, un giornalista, un politico, un uomo di cultura. Con ‘Versilia oggi’ ha contribuito a diffondere il meglio della Versilia, quella del Fiume, termine a lui assai caro. L’Almanacco, le pubblicazioni su l’Eccidio di Sant’Anna, battezzata da lui “la strage degli innocenti”, le sua battaglie le conosce chiunque abbia condiviso con lui un pezzo di strada. Per me era anche un amico. Buon viaggio, Giorgio”.

Giannelli infatti è stato autore di “Versilia la strage degli innocenti”, uno dei primi libri completi, con una ricostruzione seria, delle dinamiche della strage di Sant’Anna di Stazzema oggi Parco nazionale della Pace, che conteneva anche testimonianze autentiche e una ricca raccolta di foto.

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