E’ morta oggi all’età di 90 anni Licia Pardini. Con Licia se ne va un altro pezzo di storia della strage di Sant’Anna di Stazzema. All’epoca della strage Licia aveva 12 anni ed assieme alla famiglia subì gravi perdite.
La sua storia e quella dei suoi familiari è stata e continua ad essere un simbolo della violenza e della sofferenza che quel giorno del 1944 si abbattè sul paese di Sant’Anna. Licia quel 12 agosto è sin dalla prima mattina a lavorare nei campi con il padre Federico, che porta con sé anche i figli Vinicio, Siri e Vittorio. La mamma Bruna resta a casa con le altre figlie Cesira, Maria, Lilia, Adele e Anna, l’ultima nata da appena 20 giorni, chiamata così in onore della patrona del paese. L’arrivo dei nazifascisti a casa della famiglia è brutale. La casa viene incendiata e le donne sono davanti ad un muro. La mitragliatrice piazzata davanti a loro comincia a sparare. Bruna la mamma è tra le prime vittime, poi tutti gli altri. Cesira, Lilia e Adele sono ferite ma riescono a trovare rifugio dietro ad una porta che si apre alle loro spalle. E’ Cesira (che ci ha lasciati lo scorso aprile e che nel 2012 era stata insignita della Medaglia d’Oro al valore civile,) ad avvisare Licia e gli altri familiari di cosa è accaduto.
Licia ha ricordato molte volte quei momenti, quelle sequenze drammatiche nelle quali si rende conto che una parte della sua famiglia è stata spazzata via da una furia che non capisce, che non sa comprendere. Lo ha ricordato spesso anche parlando a studenti delle scuole, che restavano ammutoliti davanti al racconto suo e delle sorelle sopravvissute.
Negli anni successivi della maturità Licia si è sempre impegnata per il paese, gestendo uno spaccio alimentare per i minatori quando le miniere erano attive, nella cura della Chiesa del paese, nelle commemorazioni e nelle feste paesane.
“La scomparsa di Licia – si legge in una nota inviata dal Museo di Sant’Anna di Stazzema – è una grave e irreparabile perdita, dopo quelle della sorella Cesira e di Enrico Pieri nel giro di pochi mesi. E tuttavia la sua storia ed il suo racconto resteranno vivi, come fonte di conoscenza e ispirazione, da parte di una donna forte, che ha saputo ricordare momenti tanto tragici per essere di insegnamento ad altri”.
I funerali si terranno lunedi 28 novembre presso la Pieve di Valdicastello. Poi la salma sarà condotta per una benedizione alla chiesa di Sant’Anna di Stazzema, come da volontà della defunta.
Il sindaco di Stazzema Maurizio Verona, la giunta comunale, il Museo ed il Parco della pace di Sant’Anna, esprimono le più sentite condoglianze a tutta la famiglia, alle figlie Anna, Emilietta e Isabella, alle sorelle Adele, Lilia e Siria, ai fratelli Vittorio e Mario.