“L’universo di Fattori” è la mostra che la Società di Belle Arti, con il patrocinio del Comune di Forte dei Marmi, in collaborazione con Villa Bertelli, ha allestito negli spazi del Forte Leopoldo I, simbolo della cittadina e polo espositivo.
“Come un prezioso scrigno – si legge sul sito del Comune di Forte dei Marmi – , il Fortino accoglie nelle proprie sale una straordinaria selezione, al tempo stesso copiosa e di elevata caratura, della produzione di Giovanni Fattori, non solo maestro indiscusso della rivoluzione macchiaiola, padre generoso e accorto promotore dell’arte italiana di fine Ottocento, ma altresì eccezionale precursore della modernità del XX secolo. Sono trascorsi circa vent’anni dall’ultima mostra presentata in Versilia sul grande maestro livornese, incentrata sulla grafica e sulla figura. Nel frattempo, parallelamente al progredire degli studi, sono state allestite varie mostre a Firenze, Padova, Torino, finalizzate a farne conoscere opere nuove e a sottolinearne la grandezza”.
La mostra al Forte Leopoldo I “vuole essere l’occasione per dare la dimensione reale di un artista senza limiti, attraverso una sceltissima antologia di circa cinquanta opere.
Sotto i propri occhi, nel succedersi di sette sezioni tematiche, il visitatore assisterà all’affascinante mutazione della forma e della tecnica dalle prime ricerche di macchia applicate alla documentazione degli eventi bellici italiani, ai magistrali ‘ritratti dell’anima’ nei quali la sensibilità introspettiva sa combinarsi con il marcato realismo di stampo toscano; dagli studi di paesaggio dell’aurea stagione di Castiglioncello sostanziati dal sentimento autentico di natura, alle incantate impressioni nelle quali la luce diviene lo strumento per plasmare la realtà in potenti e iconiche immagini, fino alla narrazione attenta e non priva di nostalgia delle trasformazioni del tessuto urbano fiorentino”.
“Tra le opere in mostra spiccano Soldati francesi del ’59, Posta militare al campo e l’inedito In marcia, cui si affiancano nella loro fresca ariosità La Punta del Romito e La Punta del Romito con barche e pescatori. Un vero e proprio inno alla vita e alla libertà dell’animale immerso nella natura è Cavalli al pascolo, dove cielo e mare si fondono all’orizzonte in un’immagine di forte sentimento panico. Ma l’aspetto che forse più sorprenderà il visitatore è la serie di ritratti di amici e parenti che, come testimoni diretti di brani di vita del pittore, disvelano gli aspetti più intimi e lo strato sociale del suo mondo”.
La mostra è corredata da un catalogo curato da Claudia Fulgheri, Elisabetta Matteucci e Francesca Panconi, studiose e profonde conoscitrici della vasta produzione fattoriana. L’edizione è arricchita da un nutrito apparato iconografico che documenta la figura di Fattori come uomo e come artista.
Orario fino al 4 settembre: tutti i giorni 17-24; mercoledì 10-13. 5 settembre – 20 novembre: mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10-12.30 / 16.30-19.30. Aperture straordinarie: 31 ottobre, 1 e 2 novembre 10-12.30 / 16.30 – 19.30. Info: tel. 0584 – 280292; forteinfo@comunefdm.it; www.visitforte.com
Inoltre al Forte Leopoldo I è arrivata l’installazione di Emanuele Giannelli “Mr. Arbitrium”, che rappresenta un messaggero di pace fra i popoli: “Una monumentale figura maschile dalla possente muscolatura che, nell’impavido atto di appoggiarsi al Fortino, fulcro di storico ‘passato’, ‘sorregge’ il presente per ‘spingere’ il tutto verso il futuro, ricordando a chi l’osserva, che l’inizio è oggi e non domani.
La scultura, accolta e patrocinata dal Comune di Forte dei Marmi, rimarrà esposta fino al 22 agosto e – come si legge sulla pagina Facebook dell’amministrazione – raffigura l’inarrestabile pensiero umano. “Dopo la sua personale “Altro come possibilità” ospitata al Fortino nel 2018 – afferma Graziella Polacci, consigliere alla Cultura e Turismo – abbiamo pensato di proseguire il percorso con l’artista, accogliendo questa colossale e simbolica scultura che va ad inserirsi perfettamente nel contesto, non solo armonizzandosi con il Fortino, ma con tutta la piazza Garibaldi”.
“E’ sul continuo fruire dei pensieri umani, che Giannelli vuole portarci oltre. Chi è questo gigante misterioso che sembra essere uscito da un mondo mitologico ancora da scrivere, sulle parole: ‘… Mr Arbitrium spinge o sorregge?’. Lo stesso autore racconta:’ad ogni riflessione lascio libero arbitrio, proprio come il nome che porta. La scultura è pensata con tutta la muscolatura in tensione, intenta a sorreggere o altrimenti a spingere via, in maniera decisa. Giocare su tale ambivalenza è l’intento del mio progetto, e nel duplice significato di questa azione si cela il concetto che sta alla base della mia opera’”.