Una storia vera e allo stesso tempo incredibile, raccontata come un romanzo da Riccardo Nicolai, libraio di Massa. È quella di Alì Piccinin, un bambino di appena dieci anni che sul finire del 1500 venne rapito nel borgo di Mirteto, nella piana massese, durante un’incursione di pirati barbareschi e condotto ad Algeri. Anziché diventare oggetto di riscatto o restare schiavo il piccolo Alì, diventato adulto, scala tutta la gerarchia del potere fino a diventare Pascià, il più ricco e potente signore della capitale algerina. Nella terra natale non tornerà ma Alì non si scorderà mai né della città apuana né dei suoi amati genitori.
Alcune lettere e pergamene inviate, tra il Cinque e Seicento, dall’Algeria al principe Alberico Malaspina, ritrovate dall’autore del libro nell’Archivio di Stato di Massa, sono alla base del racconto. Dunque, un romanzo storico con riferimenti a fatti e personaggi realmente esistiti, scritto magistralmente da Nicolai e giunto alla sua terza edizione, oggi tradotto in francese e pubblicato anche in Algeria.
Il libro sarà presentato venerdì 21 marzo, alle ore 17,30, nella sala “M. Tosi” della Croce Verde in via Capriglia, 5 a Pietrasanta. Con l’autore converseranno Fabio Simonini, presidente dell’Associazione culturale “Rolando Cecchi Pandolfini”, il giornalista Giuliano Rebechi e, ospite d’eccezione, Alberto Cutillo, ambasciatore d’Italia ad Algeri.

“Il merito di Nicolai non è solo quello di aver scritto un bel libro ma di aver contribuito a consolidare un ponte culturale e di amicizia tra le due sponde del Mediterraneo – ha detto Simonini – . Nella capitale Algeri oggi ci sono tracce ben visibili e importanti della vita e della presenza di Alì Piccinin a cominciare dalla moschea di marmi apuani da lui fatta erigere nella casba e un monumento in marmo bianco ad Alì realizzato a Massa e recentemente collocato nel grande parco botanico della capitale”.
La cittadinanza è invitata a partecipare.